"In Consiglio comunale ci saranno sorprese".
Ad annunciarlo è Ettore Di Cesare, consigliere uscente di Appello per L'Aquila che vogliamo, tra le associazioni e i movimenti sociali e politici di cui la contestata mozione sullo sgombero del già sgomberato asilo occupato [leggi qui] chiede vengano identificati presidenti e rappresentanti legali.
L'assise cittadina discuterà la mozione domani, martedì 26 settembre; "all'asilo, si è riunita anche l'associazione delle vittime delle stragi di tutta Italia, potremmo identificare anche loro", ironizza Di Cesare. "O magari la mamma di Federico Aldrovandi. Che poi, se estendiamo il concetto ad altri posti, allora si dovrebbe chiedere l'identificazione anche del sindaco dell'Aquila, ospite di iniziative in un altro posto occupato in città, di qualche senatore o del vice presidente della Giunta regionale. Questo è l'aspetto folcloristico della vicenda", aggiunge l'ex consigliere comunale. C'è poi l'aspetto politico: "E' ovvio che l'occupazione dell'asilo ha risposto ad un bisogno sociale di spazi d'aggregazione; un'amministrazione comunale che scambia per problema di ordine pubblico un bisogno sociale è davvero fuori strada. Invece di perdere tempo a sgomberare spazi che non sono più occupati, la maggioranza di centrodestra inizi a lavorare, piuttosto, per dare vita a spazi di socialità, garantendo risorse e attenzione".
Di Cesare si dice stupito non tanto che la mozione sia stata presentata dal capogruppo di Forza Italia "ma che l'abbiano firmata gli altri consiglieri di centrodestra, che abbiano avuto il fegato di farlo: è scandaloso". E ribadisce: "Se le politiche sociali e giovanili sono ricondotte a problemi di ordine pubblico, il segno dell'amministrazione mi pare piuttosto evidente".
"Per me che abito lì, l'asilo occupato è stato il primo spazi pubblico che sono tornata a frequentare", aggiunge Carla Cimoroni, consigliera comunale della Coalizione sociale. "Sono rientrata in una casa B, con agibilità parziale proprio come l'edificio di viale Nizza: non c'era altro, in centro storico, e dunque è stato un sollievo il cineforum organizzato all'asilo, in sala Monicelli".
Commentando la mozione che verrà discussa martedì, in Consiglio comunale, Cimoroni sottolinea come rappresenti la "ricerca di visibilità di un consigliere che, evidentemente, non ha altro da fare. Infatti, è già superata dai fatti: l'asilo è vuoto da gennaio, per questioni di sicurezza, avendo riportato ulteriori danni a seguito dei terremoti dei mesi precedenti. Sono state organizzate alcune attività all'aperto, soltanto per raccogliere fondi così da pagare le utenze, intestante alle persone che hanno liberato - non occupato - lo stabile. I ragazzi stessi che, nell'ultimo periodo, hanno preso contatto col sindaco dell'Aquila per avere uno spazio dove proseguire le attività".
Per la consigliera della Coalizione sociale, l'asilo "ha rappresentato un centro d'aggregazione importante e, oltre agli eventi culturali e sociali - l'ultimo, la raccolta di beni per i terremotati del centro Italia - ha fatto da pungolo per l'amministrazione uscente affinché recuperasse lo stabile, colpevolmente abbandonato. Dall'occupazione è partito il progetto di riqualificazione dell'edificio come centro aggregativo giovanile e come centro anziani, un progetto che gli occupanti non hanno mai osteggiato anzi hanno favorito".