Giancarlo Silveri e Francesco Zavattaro hanno superato l'esame. La direzione regionale alla Sanità, dopo una lunga verifica, ha promosso i due manager - a capo, rispettivamente, della Asl L'Aquila-Avezzano-Sulmona e Chieti-Lanciano-Vasto - nominati dalla giunta di Gianni Chiodi.
Concretamente ciò significa che sia Silveri che Zavattaro potranno rimanere in carica fino alla scadenza naturale del loro contratto, prevista per il 2018.
Il dossier con la verifica tecnica condotta dai dirigenti regionali è stata consegnata all'assessore alla Sanità Silvio Paolucci, che ora dovrà portare il documento in giunta per una ratifica politica e il beneplacet del presidente regionale/commissario alla Sanità Luciano D'Alfonso.
Un passaggio che dovrebbe essere una pura formalità. Con la nuova normativa, infati, le nomine dei dirigenti Asl non sono più soggette a meccanismi di spoil system ma rispondono a delle valutazioni eseguite su criteri oggettivi fissati da una norma chiara su obiettivi e requisiti.
La verifica, arrivata al termine dei primi 18 mesi di lavoro dei due manager, è stata portata avanti sulla base di una valutazione tecnica tramite un accertamento del raggiungimento degli obiettivi che erano stati fissati e un'applicazione dei parametri sulla gestione delle Asl scritti nella legge.
Secondo alcune indiscrezioni, la prestazione di Silveri - che negli ultimi mesi era stato pesantemente attaccato dal centrosinistra aquilano, in primis da Massimo Cialente e Stefania Pezzopane, per una gestine non positiva - sarebbe stata di gran lunga superiore al punteggio minimo di 120 punti, la quota fissata dalla norma come somma di vari indicatori.
Il superamento della prova vale una conferma fino alla fine del mandato, ma nei prossimi 3 anni e mezzo, entrambi i contratti scadono a fine 2018, la Regione fisserà altri obiettivi e altri parametri in corso d'opera. Insomma, ci sarà una verifica-bis, in casi estremi forse addirittura altre due.