Ci hanno provato anche quest'anno. La Strada dei Parchi Spa, società facente capo all'imprenditore abruzzese Carlo Toto, gestisce da anni le due autostrade abruzzesi, e da anni annuncia rincari ai pedaggi superiori all'adeguamento dell'inflazione e alla media nazionale. L'aveva già fatto l'anno scorso, aumentando le tariffe di oltre l'8% (il doppio della media nazionale) e ci ha riprovato quest'anno, annunciando un aumento del 9%, a conferma del fatto che le autostrade A24 e A25 sono in assoluto tra le più care del Paese.
Il millantato aumento sarebbe, però, stato scongiurato: è stato affannoso - complici anche le feste natalizie che ovattano persino i tempi della politica - il tentativo di rivendicare la paternità del passo indietro che avrebbe compiuto la società di Toto.
Ieri mattina il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente ha affidato su Facebook, come suo stile, la rivendicazione politica sui mancati aumenti, o comunque sul contenimento degli stessi. Il pedaggio, ha scritto il primo cittadino, aumenterà "solo" dell'1,5%, come da massimale previsto dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Il passo indietro di Strada dei Parchi sarebbe stato comunicato a Cialente dal sottosegretario socialista Riccardo Nencini.
Nel pomeriggio, poi, la rivendicazione della "vittoria politica" sul ridimensionamento del rincaro è arrivata anche dal deputato marsicano del Nuovo Centrodestra Filippo Piccone. L'ex sindaco di Celano ha "rilanciato", annunciando di aver parlato direttamente con il ministro dei Trasporti, il collega di partito Maurizio Lupi: "Ho manifestato al ministro dei Trasporti tutta l'indignazione della stragrande maggioranza degli abruzzesi, costretti già dallo scorso anno a subire l'ennesimo aumento da parte dell'Autostrada dei Parchi - ha affermato Piccone attraverso un comunicato stampa - ho riscontrato immediatamente da parte del Ministro tutta la sua sensibilità, tanto da rassicurarmi che non permetterà alcun aumento del 9%, restando fermo al massimo all'1,5% relativo all'inflazione programmata. Non potevamo permettere che ogni anno l'Autostrada dei Parchi si trasformasse in autostrada dei 'pacchi' con conseguente sorpresa amara per gli abruzzesi".
Insomma, con la consapevolezza che da sempre gli aumenti delle tariffe autostradali rappresentano un tema sentito per gli abruzzesi, ognuno cerca di parlare al proprio elettorato di riferimento. Il meccanismo è favorito, negli ultimi anni, anche dall'aumento esponenziale della comunicazione politica. Comunicati stampa continui, in una perenne rincorsa alla rivendicazione di questa o quella vittoria, piccola o grande che sia.
Ad ogni modo, l'aumento dei pedaggi non può continuare ad essere giustificato con gli "alti costi di manutenzione", a causa le montagne attraversate dall'asse, né con una presunta maggiore efficienza, in casi di emergenza, di Strada dei Parchi Spa rispetto ad altre società di gestione in Italia (è di ieri sera un tamponamento causato dalla neve, che ha coinvolto ben undici veicoli nella Marsica).
In realtà, come spesso succede quando si parla delle grandi infrastrutture in Abruzzo, i privati hanno la meglio sulla politica. L'ennesimo aumento comunque ci sarà, in controtendenza con l'andamento economico del Paese (in deflazione i prezzi di beni e servizi generalmente diminuiscono) e in barba a ogni natalizia rivendicazione politica.