La nomina del nuovo titolare Usra Raniero Fabrizi continua a far discutere, per i ruoli assunti in passato dal dirigente del ministero delle Infrastrutture, insediatosi da qualche giorno all'Ufficio speciale per la ricostruzione dell'Aquila [leggi chi è Raniero Fabrizi].
Il deputato di Sel Gianni Melilla, assieme al collega Arturo Scotto, ha presentato una interrogazione a risposta in aula al presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, per sapere "con quali criteri si sia decisa la nomina dell'ingegner Raniero Fabrizi, dirigente del ministero delle Infrastrutture, messo a capo dell'Ufficio Speciale per la Ricostruzione dell'Aquila" (Usra).
Nella premessa il documento ispettivo ricorda che Fabrizi "ha lavorato per anni con persone finite sotto inchiesta giudiziaria per il sistema costruito intorno ai grandi eventi della Protezione civile; è stato ed è ancora componente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per anni presieduto da Angelo Balducci, figura centrale del sistema smantellato dalle note inchieste della magistratura".
Nell'interrogazione si sottolinea, comunque, che il nuovo responsabile dell'Usra "non è stato indagato, ma la sua nomina suscita seri interrogativi su cui oggi Il Corriere della Sera riflette con un articolo circostanziato e ricco di particolari, visto che avrà un ruolo centrale nella gestione dei fondi ingenti che lo Stato ha destinato alla ricostruzione dell'Aquila e dei 56 comuni del cratere sismico: 2,2 miliardi di euro nei prossimi 3 anni". Il quotidiano di via Solferino pubblica oggi un articolo su Fabrizi a firma del giornalista siciliano Manuele Bonaccorsi, che ha scritto inchieste e libri sull'emergenza del post-sisma all'Aquila ed è stato più volte presente in città. "E' il caso che proprio a L'Aquila a presiedere un ufficio così delicato venga messo l'ingegnere che ha spesso lavorato con gli uomini della cricca?", si chiede Bonaccorsi.
Le diverse inchieste che hanno già riguardato le fasi dell'emergenza e della ricostruzione dell'Aquila hanno spinto il gruppo parlamentate di Sel a chiedere un anno fa la istituzione di una commissione di inchiesta monocamerale sulla gestione dei fondi pubblici destinati alla Ricostruzione, che "alla luce di questa nomina assume una importanza significativa".
Melilla e Scotto chiedono dunque al Premier "se non ritenga utile una valutazione ulteriore al fine di fugare dubbi e perplessità sull'opportunità di questa nomina". (m. fo.)