Si torna a parlare di frazioni, quanto meno in Seconda Commissione 'Territorio' dove il presidente, Enrico Perilli, e gli altri consiglieri-commissari, hanno ascoltato alcuni rappresentanti del territorio.
Nel servizio video, le interviste al presidente Enrico Perilli, ai consiglieri Giustino Masciocco, Emanuele Imprudente e Roberto Tinari, a Franco Papola del coordinamento interfrazioni, Marco Carpini di Onna Onlus e Fernando Galletti, presidente degli usi civici di Paganica.
Ad oggi, nessun aggregato è partito nei centri storici delle frazioni e il crono-programma approvato due anni fa dal Comune dell'Aquila è stato del tutto disatteso.
Le responsabilità sono diffuse. Si parte dal fatto che i soldi non ci sono e in nessun luogo come nelle frazioni fa la differenza l'annuncio di fondi "per competenza" che però non sono immediatamente spendibili, perché non "in cassa".
Le frazioni insomma - dove la ricostruzione è partita solo in periferia - si sentono discriminate, e vivono un rapporto conflittuale centro-periferia che ha tutte le sembianze di una guerra tra poveri.
I rappresentanti dei Comitati chiedono di recuperare rispetto al recente passato in modo che "i finanziamenti futuri siano concentrati essenzialmente sulle frazioni agevolando l'istruttoria di almeno due comparti o, nel caso di piccoli centri, di tutto il centro storico".
D'altronde il rapporto nella destinazione dei fondi doveva essere inizialmente del 60% per L'Aquila ed il resto per gli altri centri storici, ma per utilizzare le parole del capogruppo di Forza Italia, Guido Quintino Liris, si è arrivati ad un rapporto di 90% e 10%.
Non secondari sono i problemi legati ai sottoservizi, alla suddivisioni in comparti e all'istruttoira delle schede parametriche, in particolare dei progetti parte seconda.