Martedì, 25 Giugno 2013 17:34

Bilancio: il Consiglio si riunisce venerdi. Raggiunto l'accordo con le opposizioni

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Il Bilancio di previsione del Comune dell’Aquila verrà discusso in seduta consiliare venerdi 28 giugno e, se ci fosse bisogno di ulteriori approfondimenti, lunedi 1 luglio alle 16:30, a conclusione della visita in città della presidente della Camera, Laura Boldrini.

L’accordo è stato appena raggiunto nella riunione d’urgenza dei capigruppo, convocata dal presidente del Consiglio comunale, Carlo Benedetti, su richiesta del sindaco Cialente e dall’assessore al bilancio De Santis che hanno proposto di indire urgentemente il Consiglio per l’approvazione, senza attendere i 7 giorni previsti dal regolamento.

A cosa è dovuta questa ennesima corsa affannata? Proviamo a spiegarlo. La discussione del Bilancio di previsione, in Consiglio, era già stata programmata per giovedi 27 giugno. E’ arrivato poi il rinvio perché la Giunta ha inserito nel Bilancio la previsione per i rifiuti ma non la delibera con la quale viene istituita la Tares, la nuova tassa che prenderà il posto della Tarsu. E l’approvazione della delibera da parte del Consiglio comunale è atto propedeutico rispetto al Bilancio di previsione.

Il testo deliberativo, tra l’altro, avrebbe dovuto contenere la tabella con le tariffe e, dunque, la specifica in termini di entrate di spesa per l’ente comunale. In parole povere, erano state messe a bilancio delle aliquote in base ai conti effettuati con la vecchia Tarsu.

Un vero pasticcio, perché se è vero che non dovrebbero esserci novità rispetto a quanto già previsto in Bilancio, è vero anche che ad oggi non è facile stabilire se con la Tares alcune famiglie pagheranno di più o di meno rispetto a quanto previsto dalle tabelle Tarsu: il calcolo infatti, con la nuova tariffa, tiene conto anche del numero dei componenti del nucleo familiare oltre che dei metri quadrati dell’abitazione. E, a L’Aquila, in particolare, è difficile stabilire la base imponibile, soprattutto per chi abita i progetti CASE e i villaggi MAP.

L’esecutivo ci ha messo una pezza: la delibera sulla Tares è stata approvata dalla Giunta lo scorso venerdi. Come allinearla, però, con il Bilancio preventivo? I consiglieri di minoranza hanno sollevato, giustamente, un problema di metodo: se la Giunta intendeva presentare la delibera sulla Tares come emendamento al Bilancio, avrebbe dovuto farlo almeno dieci giorni prima della convocazione del Consiglio comunale. Non c’erano i tempi tecnici, in altre parole, per il via libera già nella seduta del prossimo giovedi.

Qual è il problema, potreste chiedervi, se è vero che il Governo ha prorogato la scadenza dell’approvazione dei Bilanci preventivi dal 30 giugno al 30 settembre proprio per le criticità legate alla nuova tassa? Semplice: qualora non venisse approvato il Bilancio, il Comune non potrebbe erogare i fondi per la ricostruzione e pagare, così, le imprese. Prima viene approvato il Bilancio, prima si possono erogare i contributi già impegnati. Insomma, la Giunta ha trattato con poca attenzione una questione tremendamente importante.

L’assessore al bilancio, Lelio De Santis, ha provato a minimizzare, a spiegare che non si trattava di un vero e proprio emendamento, che la delibera sulla Tares non avrebbe influito sui numeri del Bilancio e che, comunque, non era propedeutica all’approvazione dello stesso. Con poca forza, a dire il vero. Anche perché, se fosse stato davvero così, non si capisce perché la Giunta avrebbe dovuto rinviare il Consiglio di giovedi. Si temeva, a ragione, una pregiudiziale che avrebbe immediatamente interrotto la discussione.

Il Sindaco, da parte sua, ha più volte provato a giocare la carta del sottile ricatto: "spero - ha ripetuto in commissione - che da parte di tutti i gruppi vi sia la volontà di accelerare al massimo l'approvazione poiché dallo stesso dipende la possibilità di trasferire milioni di euro per la ricostruzione ma soprattutto far partire i bandi per lavori pubblici non rinviabili, tra i quali quello dello Stadio Fattori, per avere la possibilità di giocare, a L'Aquila, già nel mese di agosto, gli incontri di Coppa Italia. Ritengo ci sarà l'interesse di tutti di non assumersi la responsabilità di andare ad inutili rinvii dell'approvazione del bilancio".

La responsabilità, però, è esclusivamente della sua Giunta. Alla fine, comunque, si è trovato il compromesso: le minoranze sono venute incontro al Sindaco, accettando la convocazione del Consiglio per venerdi e autorizzando il presidente del Consiglio comunale ad ignorare i regolamenti che impongono il rispetto dei 7 giorni per indire la seduta consiliare e la possibilità di proporre emendamenti fino a 10 giorni prima la data di convocazione. In cambio, il primo cittadino ha promesso un comunicato stampa per ringraziare della collaborazione. Che è arrivato qualche minuto dopo.

E’ così che viene amministrata la nostra città.

Ultima modifica il Mercoledì, 26 Giugno 2013 15:05

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