Si acuisce a distanza lo scontro tra il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente e il suo ormai ex capo di gabinetto Pierpaolo Pietrucci. Ieri quest'ultimo è stato rimosso a sorpresa dall'incarico, reo - secondo il Sindaco - di aver avuto rapporti con "avversari" dell'amministrazione. Avevamo raccontato in esclusiva come probabilmente la goccia che ha fatto traboccare un vaso ormai pieno da settimane fosse stato un articolo firmato da Peppe Vespa su L'Editoriale, all'interno del quale il direttore della testata attacca duramente l'Assessore alle opere pubbliche Alfredo Moroni in relazione alla vicenda dell'aeroporto di Preturo.
Evidentemente a Cialente non deve essere piaciuto l'attacco - consueto, a dir la verità - di Vespa a un membro della sua giunta. Seppur non esiste dichiarazione pubblica in tal senso, è lecito ipotizzare che Cialente abbia incolpato Pietrucci di "suggerire" a giornalisti "nemici" gli articoli e le persone da attaccare. In chiave pre-elettorale? Forse, non ci è dato sapere. Quel che si sa però ormai da tempo è che Pierpaolo Pietrucci e Alfredo Moroni sono entrambi in corsa per il posto "aquilano" in seno al prossimo consiglio regionale.
Una goccia traboccante, dicevamo. Quello su Moroni non è l'unico articolo de L'Editoriale che negli ultimi tempi ha fatto saltare sulla sedia Cialente. O almeno così parrebbe dai rumors, che parlano di un Sindaco infuriato all'uscita lo scorso aprile di un articolo sul periodico riguardante una presunta promozione di sua moglie Donatella Ussorio all'interno dell'Azienda Ospedaliera. Chissà che allora il primo cittadino non abbia collegato anche questo articolo alla figura del suo ex capo di gabinetto.
Il dato certo è che Massimo Cialente non sembra fare passi indietro, e anzi intorno alle 21.30 di ieri sera affida al social network Facebook la difesa della sua scelta: "Il fatto che i miei più stretti collaboratori, quelli più stretti in assoluto, si incontrino con i miei più duri avversari (parola grossa definirli avversari, ma tanto per rendere l'idea) mi sta bene se lo fanno come privati cittadini. Non possono farlo se sono Direttore Generale o Capo di Gabinetto. Avevo chiesto ripetutamente al mio Capo di Gabinetto di evitare questi atteggiamenti che sono retaggio di un modo oscuro di fare politica in questa città dove il gossip e la calunnia tentano di assurgere a valenza politica, quando invece sono armi di pressione, a volte mafiosa. Pierpaolo Pietrucci non ha inteso accogliere il mio ripetuto invito, dettato dalla mia convinzione che in politica la forma è sostanza, per cui, come già gli avevo spiegato, avendo perso la mia fiducia in lui, sono stato costretto a privarmi della sua preziosa collaborazione" aggiungendo, a conclusione del suo lungo post, di trovare "soprattutto idiota che si parli di un conflitto generazionale, quando se qualcuno sta cercando di dare spazio ai giovani, quello sono io. Però i giovani devono, a mio modestissimo avviso, apprendere bene le regole della politica". Largo ai giovani, ma le regole non si toccano, insomma. Sarà, ma è ben noto il malumore del Sindaco nel digerire l'indicazione di Emanuela Di Giovambattista come nuova Assessora al sociale, come tangibile è la solidarietà dichiarata a NewsTown del giovane segretario cittadino del Pd Stefano Albano, in ottimi rapporti con Pietrucci come tutti i Giovani Democratici. Certo, da qui a dare del renziano a Pietrucci - come hanno scritto molti aquilani ieri sui social network - ce ne passa, ovviamente.
Come ogni scontro politico 2.0 che si rispetti, attraverso lo stesso utilizzatissimo social network, la risposta di Pietrucci arriva giusto un paio d'ore più tardi, poco prima della mezzanotte. In un lungo post, dai toni chiaramente amareggiati, il "principe" - come lo chiamano tutti nell'ambiente ormai da anni - difende la propria posizione scrivendo: "I giornalisti (categoria alla quale appartengo essendo iscritto all'Ordine) frequentano il Comune ed io parlo con loro, come con tutte le altre persone, sia fuori che dentro , cosa che rientra nei doveri del Capo Ufficio di Gabinetto, che costituisce una cerniera tra il vertice politico e l'apparato amministrativo da una parte e quelli che sono i naturali interlocutori della pubblica amministrazione. Inoltre quello che esce sui giornali il giorno dopo non lo sappiamo e quindi io dovrei togliere preventivamente il saluto a tutti i giornalisti, nell'eventualità o nel dubbio che l'indomani le testate su cui scrivono possano condurre attacchi contro l'amministrazione". Anche in questo caso, tutto molto chiaro.
Sullo sfondo rimane una giornata - quella di ieri - di passione e amarezza per tutto il Partito Democratico dell'Aquila, riunitosi d'urgenza intorno alle 18 per discutere dell'accaduto. Resta inoltre la consapevolezza che con la rimozione dell'incarico di Pierpaolo Pietrucci, in vista delle prossime elezioni regionali, la sfida interna al Pd sarà più dura di quel che gli stessi tesserati avevano previsto fino a ieri. Rimane infine l'attesa per la conferenza stampa di stamane al Canadian Hotel del segretario nazionale del partito Guglielmo Epifani, in visita all'Aquila. Sarà interessante, tra le altre cose, notare gli sguardi d'intesa e quelli d'attrito tra gli esponenti del primo partito della città.