Niente aumenti Imu e Tari; aliquota Tasi che passa dal 2 al 2,5 per mille; razionalizzazione delle spese di indennità e mini spending review interna; più fondi per cultura, servizi sociali, sport, manutenzione e arredo urbani.
Sono alcune delle novità contenute nel bilancio di previsione 2015 appena approvato dalla giunta.
Un bilancio, tra spese correnti e spese in conto capitale, dall'importo complessivo di 1,5 miliardi di euro, cifra nella quale rientrano anche gli 824 milioni trasferiti dal Governo per la ricostruzione privata.
“Un bilancio di svolta” lo ha definito l'assessore Lelio De Santis “passato attraverso una serie infinita di riscritture ma in cui riusciamo a conciliare finalmente rigore e sviluppo”.
Nel documento contabile, che ora dovrà essere portato in consiglio comunale per l'approvazione finale, viene anzitutto scongiurata la stangata su Imu e Tari paventata dal sindaco appena un mese fa, quando ancora il contributo straordinario assegnato dal Governo al Comune in ragione delle minori entrate e delle maggiori spese derivanti dalla ricostruzione era fermo a 17 milioni di euro, con 8 milioni in meno rispetto al 2014.
Ora che, però, questo gap è stato colmato con l'approvazione del decreto Enti locali - che assegna altri 8,5 milioni – e che dagli uffici del Mef e del ministero degli Interni sono arrivate risposte anche sul patto di stabilità e sul fondo di solidarietà (che sarà di 6 milioni e 200mila euro), la giunta ha potuto rimodulare e, nel caso di Imu e Tari, disinnescare gli aumenti dati per certi fino a poche settimane fa.
A conti fatti, gli aquilani pagheranno di più soltanto la Tasi, che passerà da un'aliquota del 2 a una del 2,5 per mille (la più alta, visto che gli aumenti previsti oltre quella soglia e portabili fino al del 3,3 per mille, devono essere destinati alla copertura di eventuali detrazioni).
“Si tratta di un rincaro necessario, per due motivi” ha spiegato il sindaco Massimo Cialente “Il primo è che dovevamo dare un segnale al Governo, per dimostrare che non siamo soltanto quelli che chiedono; il secondo è che la città necessita di più manutenzione, più pulizia e decoro e dovevamo dare delle risposte ai cittadini”.
A fronte dell'incremento della Tasi rimarranno invece invariate le aliquote Imu (ma è stata confermata la mini stangata per i locali e gli appartamenti sfitti, per i quali sarà dell'8,1 per mille) e la Tari, sia quella sulle utenze domestiche che quella sulle utenze non domestiche (per queste ultime ci sarà anzi una riduzione media del 5%).
Per quanto rigurarda la Tari, ha spiegato il dirigente del settore tributi Fabrizio Giannangeli, il Comune è riuscito a recuperare 4,5 milioni di euro grazie alla lotta all'evasione e al ricalcolo delle superfici. Per il 2015, inoltre, sono previste diverse tipologie di riduzioni a beneficio dell'utenza (compostaggio domestico, unico occupante, residenti all'estero, manutenzione autonoma verde progetto Case).
Ricapitolando, il gettito tributario previsto per il 2015 è di 9,35 milioni per la Tari (al lordo delle riduzioni, pari a 250 mila euro), di 10 milioni per l'Imu e di 9 milioni per la Tasi. Agli introiti derivanti dalle tre imposte sulla casa, va aggiunta l'addizionale Irpef comunale, dalla quale si attende un gettito di 6 milioni di euro.
Le altre novità annunciate dalla giunta riguardano le maggiori poste stanziate per alcuni settori – come i servizi sociali e scolastici, lo sport, la cultura - che, negli ultimi anni, erano stati falcidiati dai tagli.
“Per la cultura” ha affermato De Santis “abbiamo previsto 190 mila euro in più rispetto al 2014; per lo sport 200 mila euro, 120 mila per la Consulta giovanile, 100 mila per le situazioni di fragilità e marginalità sociale. Per i servizi legati alle scuole, come i trasporti e le mense, ci saranno aumenti solo per i redditi di fascia alta, secondo il principio di progressività. Sono le conseguenze derivanti dal nuovo calcolo dell'Isee”.