Giovedì, 04 Luglio 2013 14:34

Epifani a L'Aquila: "Da manovra finanziaria risorse certe per ricostruire. Europa assurda"

di 
Video Nello Avellani

Dopo una lunga riunione a porte chiuse, fatta con gli esponenti del Pd locale e la parti sociali, il segretario del Partito democratico Guglielmo Epifani interviene in conferenza stampa: "Quando il Governo arriverà a varare la manovra finanziaria ci sono due strade per assicurare risorse certe per una ricostruzione veloce dell'Aquila e del suo territorio – afferma deciso davanti ai giornalisti – la prima è che si trovi una leva finanziaria che arrivi a 10miliardi, la seconda che nella programmazione delle Stato si mettano semplicemente in bilancio i soldi necessari".
Il problema principale secondo Epifani risale al 2009: "Il governo non volle assicurare, come sempre fatto dai governi sino ad allora, le risorse dallo Stato per una catastrofe enorme. Con il miliardo e 200milioni appena stanziati abbiamo iniziato ad ottenere qualcosa"

Il secondo punto nevralgico toccato dal segretario è l'Europa. Prima di lui ci avevano pensato il Sindaco Cialente e la Senatrice Pezzopane, ad attaccare la burocrazia di marca Ue, che con l'articolo 35 vorrebbe in sostanza la restituzione del 100% delle tasse dalle imprese che hanno beneficiato dello sgravio al 40%: "Dobbiamo muoverci di più in Europa perché quello che chiedono – continua Epifani – non è degno neanche di un Paese civile. C'è stato uno sgravio fiscale perché non c'era possibilità di lavorare. Pensare a questo come un aiuto di Stato è semplicemente assurdo".
Intanto ieri, il Presidente del Consiglio Enrico Letta esultava perché a Bruxelles il presidente della Commissione Barroso ha annunciato al Parlamento Europeo che la Commissione è disposta ad accettare per l'Italia e altri Paesi in recessione, una deroga al vincolo di bilancio, a patto che non superi il 3% di deficit nominale rispetto al pil: "può avere in teoria delle ripercussioni positive anche per L'Aquila perché è come se si fosse abbattuto un muro, quello per cui non si poteva mai far nulla – dichiara Epifani – si tratta di vedere quanto è grande e reale questa apertura e quali sono le condizioni. Perché spesso Bruxelles ci ha abituato a dire una cosa e poi trovare dei codicilli che ci impediscono di fare quella cosa, e voi siete un esempio preciso di questa situazione"
Poco prima Cialente aveva sferrato un duro attacco riguardo il basso profilo del Governo italiano nei confronti dell'Ue: "Trigilia deve cambiare atteggiamento – ha detto Cialente – quello paternalistico non va bene. Non accettiamo che emendamenti diretta espressione delle richieste di questo territorio, vengano poi modificati d'ufficio. Dopo le elezioni non c'è stato un funzionario con la sensibilità di andare a contrattare con l'Europa."

epifa1Insomma dopo essere apparso un po' moggio nella giornata di ieri, forse in conseguenza delle litigate che stanno creando qualche frattura nel pd aquilano in vista delle elezioni regionali, Cialente oggi rivà all'attacco e minaccia: "I dati sulla cassaintegrazione lanciati dalla Cgil sono allarmanti, ormai ci sono operai a L'Aquila che dormono in macchina. Se a Roma continuano a non capire la nostra situazione, devono capire allora che non abbiamo neanche niente da perdere e che tra dormire in una Panda o in guardiola non c'è molta differenza".

In sala presente anche il candidato delle prossime elezioni regionali, Luciano D'Alfonso: "favorevolissimo alle primarie" dichiara alle telecamere mentre Stefania Pezzopane ci tiene a chiarire, ad inizio conferenza, che "non ci sono guerre nel Pd aquilano. Il nostro unico impegno è quello di ricostruire L'Aquila e il nostro unico nemico è chi ci impedisce di farlo"

Chiaro riferimento al siluramento arrivato ieri da parte del Sindaco al suo capo di gabinetto Pierpaolo Pietrucci, reo di essersi spinto troppo in là nella battaglia delle candidature alle regionali. Un piccolo caso Renzi, ironizza qualcuno che vede nei giovani democratici locali altri piccioni da impallinare. Insomma una mediazione è sempre necessaria in casa Pd, a tutti i livelli. Chissà se in questo contesto, in vista del congresso che si terrà entro fine anno, non sia proprio il segretario "a tempo" Epifani a restare in sella dall'alto della sua opera di mediazione. Lui smentisce, ma dopo la rielezione di Napolitano a Presidente del consiglio tutto è possibile. Bisogna solo capire quando grande diverrà la crisi nel Partito democratico.

Intanto sembrano svanire le possibilità di Giovanni Lolli di rientrare in Parlamento con la rinuncia al seggio del sottosegretario Legnini: "Ci sono due esigenze – risponde a tal riguardo il segretario nazionale – una di rappresentanza di questo territorio, contrapposta ad altre esigenze". Ma di quali esattamente, non è dato sapere.

 

Ultima modifica il Giovedì, 04 Luglio 2013 17:57

Articoli correlati (da tag)

Chiudi