E' apparso stamane sul seguitissimo blog beppegrillo.it un post dell'ex comico genovese, a capo del Movimento 5 Stelle, che si scaglia contro gli emendamenti al Decreto enti locali presentati dalla senatrice del Partito Democratico Stefania Pezzopane.
La vicenda del Decreto enti locali è nota agli abitanti del cratere sismico abruzzese, in quanto l'articolo 11 riguarda le nuove norme in fatto di ricostruzione privata post-sisma [leggi l'articolo].
Ed è proprio sulle proposte di modifica all'articolo 11, al vaglio in questi giorni in Senato, che Beppe Grillo attacca Pezzopane: "Con il placet del Governo - afferma il leader M5S - è riuscita ad annullare il senso dei controlli antimafia. Basta l'autocertificazione: io mafioso posso prendere appalti per la ricostruzione post terremoto dell'Aquila semplicemente dichiarando che non sono mafioso. Nessuno controllerà, si fidano dell'autocertificazione. 'Ndranghetisti, mafiosi, camorristi e compagnia ringraziano per il regalo di ferragosto. Solo Elisa Bulgarelli e gli altri senatori M5S in commissione Bilancio hanno denunciato la vicenda e si stanno opponendo a questa norma pro-mafie".
La questione riguarda la sostituzione del comma 1, nel cui testo si propone di inserire la frase: "La certificazione antimafia di cui alla lettera b) è da intendersi sostituita dall'autocertificazione".
Sostanzialmente l'emendamento presentato dalla Senatrice aquilana nasce in seguito alla bocciatura del Ministero degli Interni della proposta di white list delle imprese "pulite" nella ricostruzione post-sisma. Il governo Renzi, infatti, con grande sorpresa dei suoi stessi luogotenenti abruzzesi, aveva respinto l'ipotesi di white list adducendo come motivazione la volontà di non sovraccaricare di lavoro le prefetture.
"Dal momento in cui il ministero degli Interni ha posto un ostacolo sulle white list - aveva spiegato Pezzopane nel corso della conferenza stampa di presentazione dei suoi emendamenti al Decreto enti locali - noi, razionalmente, siamo intervenuti sull'articolo 11 rafforzandolo con le attestazioni SOA e le autocertificazioni".
Pezzopane: "Più legalità e trasparenza per la ricostruzione dell'Aquila e dei Comuni del cratere"
Non tarda ad arrivare la replica della senatrice Stefania Pezzopane al durissimo attacco di Beppe Grillo. Pur non nominando mai l'ex comico genevose, la senatrice democrat ha voluto spiegare che "gliemendamenti, scritti a quattro mani con il governo ed in particolare con la struttura del Mef, non cancellano la certificazione antimafia per la ricostruzione dopo il sisma in Abruzzo. Niente di più falso. Tutto il 'pacchetto ricostruzione' che ho presentato e la mia proposta di legge (A.S.1960) ha l'obiettivo di garantire più legalità e trasparenza e più barriere alle infiltrazioni della criminalità organizzata nella ricostruzione dell'Aquila e dei Comuni del cratere".
L'emendamento incriminato, ha sottolineato Pezzopane, "interviene solo sulla ricostruzione privata, per la quale dal 2013 a seguito dell'approvazione del nuovo Codice antimafia, i privati, siano essi professionisti o imprese, non sono più abilitati a richiedere la certificazione antimafia alle prefetture. Questa può essere richiesta da soggetti pubblici. Si era dunque creato un vuoto pericoloso da colmare. E' per questo che con la modifica che prevede la possibilità di ricorso alla autocertificazione, abbiamo risolto un problema e aumentato le garanzie. Inoltre si ribadisce che il contributo è sottoposto a condizione risolutiva. In altre parole, le imprese e i professionisti coinvolti nella ricostruzione privata in Abruzzo saranno tenuti all'autocertificazione antimafia e, se questa dovesse risultare mendace, i contratti saranno nulli e i contributi al privato cancellati. In più, il privato deve garantire la regolarità formale dei contratti e deve trasmettere, per il tramite degli uffici speciali per la ricostruzione, copia della documentazione ai Comuni per i controlli, aggiuntivi a quelli delle prefetture. Vengono inoltre previsti l'incompatibilità tra direttore dei lavori e impresa e l'obbligo per le aziende dell'attestazione Soa. In aggiunta a tutto questo, avevo anche proposto, con l'emendamento 11.11, anche le white list, liste certificate di imprese pulite al 100 % e l'albo reputazionale per i professionisti, ma purtroppo l'emendamento è stato bocciato per non appesantire di lavoro le prefetture".
E' dunque evidente - ha concluso Pezzopane - "che qualcuno ha voluto equivocare gli emendamenti e gettare discredito su un lavoro importante e prezioso che stiamo portando avanti con il governo e spero con il contributo di tutti".