Rischia di essere vano il sacrificio fatto da Camillo D'Alessandro, dimessosi dalla carica di sottosegretario alla presidenza della giunta nel delicato valzer di poltrone che doveva portare all'ingresso di Andrea Gerosolimo (Abruzzo civico) nell'esecutivo regionale. 

Sel, il partito di Mazzocca, ha bocciato l'offerta di D'Alfonso di sostituire il suo assessore con Gerosolimo e di metterlo al posto di D'Alessandro come sottosegretario alla presidenza, lasciandogli però le deleghe all'Ambiente.

La decisione è maturata al termine di una riunione nella quale la posizione di cui si era fatto portavoce il parlamentare Gianni Melilla (che, sostanzialmente, proponeva di dire sì all'avvicendamento) è finita in minoranza.

Il partito, all'unanimità, ha deciso di tenere ferma la barra e di chiedere a D'Alfonso una formale verifica di maggioranza, di tipo numerico ma soprattutto politico-programmatico.

"Francamente non vediamo alcuna ragione, inerente al suo operato da assessore, per cui Mazzocca debba essere sostituito" dicono a NewsTown fonti interne al partito. "E non ci si venga a dire che Abruzzo civico ha due consiglieri: D'Alfonso lo sapeva benissimo anche un anno fa. Inoltre la carica di sottosegretario non ha alcun valore e ingenererebbe dei problemi di opportunità politica perché impedirebbe a Mazzocca di presentare interrogazioni, proporre delibere, insomma di fare il consigliere".

Nel partito serpeggia anche il sospetto che la scelta di silurare Mazzocca sarebbe dettata anche dalla sua contrarietà al progetto di Ombrina Mare e dall'appoggio dato alla battaglia referendaria che sta svolgendo Possibile per abrogare lo Sblocca Italia, il decreto poi convertito in legge che contiene una serie di misure favorevoli alle trivellazioni. Su questa come su altre questioni ambientali, ad esempio il metanodotto Snam, le posizioni di Mazzocca sono sempre state improntate a una linea "dura".

Sel a questo punto chiederà formalmente a D'Alfonso una verifica di maggioranza, per vedere se la giunta dell'ex sindaco di Pescara ha ancora i numeri per governare.

Il partito di Vendola sa che anche all'interno di buona parte del Pd si agita un certo malcontento nei confronti di D'Alfonso e della sua decisione di imbarcare in giunta Gerosolimo, un'operazione che significherebbe non solo spostare troppo al centro l'asse della maggioranza ma anche mettersi in casa un guastatore di professione, visto che Gerosolimo è noto più per il numero di giunte che ha fatto cadere che per altri meriti.