Oltre la destra e la sinistra, un progetto liberal-socialista per L'Aquila, su 10 punti progettuali: a presentarlo, il consigliere comunale Pierluigi Properzi, gruppo consiliare 'Domani L'Aquila', già candidato sindaco alle passate elezioni amministrative con Forza Italia. Accanto a lui Mauro Chilante, segretario regionale del Partito Liberale, e Daniele Toto, fino al marzo scorso cordinatore nazionale organizzativo di Pli e gran sostenitore di Luciano D'Alfonso alle passate elezioni regionali.
"Immagino il vostro interesse sia relativo al posizionamento di questa proposta politica nel panorama cittadino piuttosto che ai contenuti", ha detto Properzi, rivolto ai giornalisti presenti. "Recentemente, ho letto su alcuni organi di stampa di un possibile mio sostegno alla maggioranza di centrosinistra: giusto chiarire, dunque, che non ho alcuna intenzione di entrare in maggioranza né di essere di sostegno al centrosinistra".
Ad un anno e mezzo dalle elezioni amministrative, la situazione politica del Comune dell'Aquila è particolarmente complessa, riconosce Properzi: "Assistiamo a riposizionamenti di varia, a gruppi consiliari che si scompongono e si ricostituiscono, a fibrillazioni interne alla maggioranza su questioni fondamentali per lo sviluppo della città. Manca un progetto di città: ci stanno lavorando i giovani del Pd, con 'Progetto L'Aquila', ci sta lavorando il sindaco Cialente, per lasciarlo all'attuazione di chi verrà dopo di lui: è un pò tardi, però".
In altre parole, "le ricollocazioni senza un progetto politico chiaro sono assolutamente inutili" sottolinea Pierluigi Properzi, e pare una critica al centrodestra cittadino più che alla maggioranza di centrosinistra. Ecco il motivo della conferenza stampa: presentare alla città il progetto liberal-socialista che Properzi è pronto a discutere con tutti, oltre la destra e la sinistra appunto. "L'intervento del sindaco Cialente, a margine del Consiglio comunale convocato per l'approvazione del bilancio - ha riconosciuto il consigliere di 'Domani L'Aquila' - mi è sembrato importante, perché ha segnato una inversione di rotta: mi pare che il primo cittadino abbia inteso dire che vuole cambiare modo di governo, aprendo ad apporti esterni per l'ultima parte del suo mandato. Credo vada prestata molta attenzione a questa apertura".
Insomma, se è vero che Properzi non entrerà in maggioranza, né la sosterrà da fuori, è vero anche che i liberal-socialisti sono pronti a discutere di programmi con tutti, ponendo sul tavolo della discussione alcuni spunti progettuali per lo sviluppo della città che andranno confrontati con le altre proposte che emergeranno: "Spero che ci sia la volontà di trovare convergenze significative: significherebbe davvero costruire un nuovo modo di governare, al di là degli arroccamenti ideologici".
E dunque, eccole le idee progettuali presentate stamane in conferenza stampa. Innanzitutto, il riconoscimento per L'Aquila di 'Area funzionale urbana': "le proposte di legge legge per L'Aquila capoluogo e su L'Aquila capitale della macro area mediana - ha spiegato Properzi - hanno finito per infangarsi a vicenda. In realtà, bisognerebbe lavorare all'idea di area funzionale urbana, per il capoluogo così come per Pescara: permetterebbe alle città di ottenere speciali deleghe dalla Regione, significherebbe semplificazione amministrativa e la possibilità di un coordinamento efficace sui Comuni intorno".
Altri punti centrali nell'idea di sviluppo liberal-socialista sono gli adeguamenti infrastrutturali dell'armatura urbana della macroregione mediana, il contratto di fiume dell'Aterno, il distretto rurale della Conca aquilana, "c'è una scarsa attenzione ai progetti rurali previsti con legge regionale 14 del 2015 che sarebbero invece indispensabili per L'Aquila". E ancora l'autority ambiente montano, "struttura che permetterebbe di proporre progetti all'Unione europea per il rilancio e lo sviluppo della montagna", e il progetto sperimentale di guida autonoma sul tratto della A24, "un'idea assolutamente innovativa che permetterebbe un collegamento più rapido e sicuro con Roma e a cui stiamo già lavorando con il gruppo Toto, Telecom, Unipol e Fiat".
Ancora: con il sindaco di Navelli, Paolo Federico, si sta lavorando all'idea di una scuola di pianificazione per la Pubblica amministrazione, da istruire proprio nel Comune della piana, che organizzerebbe corsi di formazione settimanali per i funzionari regionali di tutta Italia oltre ad un paio di corsi l'anno per l'alta formazione internazionale. C'è poi il progetto di mobilità centrale lenta sul tratto ss80-ss17bis che andrebbe collegato con la pista ciclabile dell'Aterno.
Infine, altri due punti programmatici molto cari a Properzi: il museo della città, "un museo interattivo dove ricostruire una identità cittadina, non vera ma voluta, così che si sviluppi quella idea di città che manca e che non può essere calata dall'alto", e la proposta di variante alla normativa del Prg. "Inutile aspettare il nuovo Piano regolatore generale - è l'idea di Properzi - non ce la faremo mai ad approvarlo entro la fine della legislatura. Nel frattempo, dunque, si lavori ad una variante alla normativa del Prg che indichi dove si può andare e dove non si può andare, per dar vita a progetti urbanistici non più rinviabili".
Su questi punti, i liberal socialisti sono pronti a discutere e confrontarsi con tutte le forze politiche e partitiche. "Abbiamo parlato di museo della città - ha inteso sottolineare Mauro Chilante -: il rischio è che L'Aquila diventi un museo. Il più grave errore dell'amministrazione Cialente è non aver saputo cogliere l'occasione di costruire una nuova idea di città, a partire dall'urbanistica, imprigionata nell'idea del com'era e dov'era. C'è il moloc della ricostruzione che condiziona completamente la vita politica e amministrativa: tanto è vero che L'Aquila è, oggi, isolata dal suo territorio, incapace di produrre una idea complessiva di sviluppo".
Esempio lampante di questa incapacità, stando a Chilante, "è l'istituzione di due uffici speciali per la ricostruzione che non dialogano tra loro, lavorando ognuno per conto proprio. Viviamo una situazione diversa rispetto a tutti i terremoti degli ultimi 25 anni: altrove, c'era - e c'è, perché funziona così anche in Emilia Romagna - un commissario, che è il presidente della Regione, coadiuvato da un comitato tecnico-scientifico e dai Comuni, al lavoro per la ricostruzione. Senza uffici e ufficietti. La nostra è una situazione straordinaria, singolare: la testa della ricostruzione è a Roma e la Regione non ha alcuna competenza diretta. Anche a questa singolarità sono dovuti gli episodi di irregolarità amministrativa. In questo quadro, mi chiedo: dov'è il progetto? Senza una prospettiva condivisa di sviluppo, è impossibile porsi in maniera positiva rispetto al territorio. Il timore di tutto e di tutti che contraddistingue L'Aquila, in questo periodo, è dovuto proprio all'incapacità di portare avanti un progetto chiaro e definito".
Poche le parole aggiunte da Daniele Toto, a chiusura della conferenza stampa: "Sono qui per la stima personale che mi lega al professor Pierluigi Properzi che ha saputo dimostrare la differenza tra fare l'amministratore e fare politica. La politica può tutto, se è capace di produrre idee e progetti, e penso all'enorme sfida della futura infrastrutturazione dei trasporti regionali". Ultima battuta sul particolare momento politico che vive l'amico D'Alfonso, "un momento d'attesa" lo definisce Toto, che poi aggiunge: "La domanda è: abbiamo tempo per attendere?".