Martedì, 15 Settembre 2015 12:10

Gran Sasso, De Matteis: "Rettificare area Sic, è opera della Pezzopane"

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Un ordine del giorno che impegna il sindaco e la giunta comunale “a farsi parte attiva presso la Regione Abruzzo affinché sia rettificata l'area del SIC che insiste sul Gran Sasso escludendo dalla stessa l'area interessata dal progetto di sviluppo territoriale 'Scindarella-Monte Cristo' aprovato con deliberazione del Consiglio regionale n. 135/5 del 18 maggio 2004 che, peraltro, è stata anche considerata nella successiva deliberazione n. 135/11 assunta nella medesima giornata che adotta il Piano del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga”.

A depositarlo sarà il consigliere comunale Giorgio De Matteis. “Senza fare la storia del partecipato dibattito che, negli ultimi mesi, ha discusso le azioni da porre in essere per un sviluppo sostenibile dell'area del Gran Sasso, innescato dalla nota vicenda della sostizione delle Fontari - ha spiegato De Matteis stamane, in conferenza stampa – ci sono due questioni che vanno immediatamente affronate: la prima, riguarda la nomina del direttore e del presidente dell'Ente Parco. Aspettiamo che il Ministero adempia alle nomine: come noto, abbiamo espresso un gradimento chiaro e formale per la figura del vice sindaco del Comune dell'Aquila, Nicola Trifuoggi. La scelta di 'candidare' Trifuoggi, a quanto pare, non è piaciuta al governatore D'Alfonso ma non ci interessa: crediamo, infatti, che il nostro territorio abbia il diritto di formulare delle proposte”.

De Matteis ha soltato accennato alle 32 contestazioni formulate dalla Ragioneria generale a seguito di una ispezione del 2013 e relativa alla precedente gestione dell'Ente. “Sarà argomento di altra conferenza stampa, ha promesso”.

Ha voluto invece insistere sulla seconda questione da affrontare al più presto: la rettifica dell'area SIC che insiste sul Gran Sasso. Con una premessa: “Vorrei rispondere a chi ha scritto, nelle settimane passate, che non avrei partecipato al voto sull'emendamento proposto dal consigliere Perilli e che prevedeva lo stralcio dei lavori degli impianti di Monte Cristo dal piano triennale delle Opere pubbliche per salvare la maggioranza Cialente. Si tratta di una stupidità politica: mai e poi mai, infatti, avrei votato un emendamento che avrebbe bloccato lo sviluppo del Gran Sasso. Tra l'altro, ammesso e non concesso che la maggioranza fosse andata sotto, non sarebbe successo altro che quanto sta accadendo in questi giorni: Perilli è stato ammutolito, azzerato, e il direttivo di Rifondazione comunista ha inteso aprire un confronto con il sindaco restando ben saldo, però, in maggioranza”.

Fatta la premessa, De Matteis ha dunque mostrato le delibere di Consiglio regionale citate nell'ordine del giorno che sta per depositare. Si torna indietro nel tempo, al maggio 2004. Al governo di Regione Abruzzo c'è la giunta di centrodestra guidata da Giovanni Pace, De Matteis è assessore. “Con la delibera 135/5 il Consiglio approvò, su mia proposta, il progetto speciale territoriale Scindarella-Monte Cristo. Non solo. Con delibera 135/11, lo stesso giorno, venne adottato anche il Piano del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga che, tra l'altro, considerava gli strumenti urbanistici generali e di pianificazione su cui avevamo raggiunto l'intesa con la delibera 135/5. Chiaro no? E chi era assente ad entrambe le votazioni? L'allora consigliera Stefania Pezzopane che, assessore regionale all'epoca della precedente Giunta di centrosinistra, con Antonio Perrotti dirigente, aveva compiuto scelte operative folli, perimentrando l'area Sic anche là dove erano piazzati gli impianti. Ovvio che non si presentò: avrebbe dovuto contraddirre quanto prodotto da assessore”.

Ora, non c'è altro da fare che rettificare l'area Sic anche perché, continua De Matteis, “l'attuale perimetrazione che insiste nell'area del bacino sciistico di Campo Imperatore si pone in contrasto con le finalità del progetto territoriale Scindarella-Monte Cristo che il Consiglio regionale approvò nel 2004. Tra l'altro, nell'ambito del procedimento volto alla approvazione della delibera di Consiglio, in parola, era stata raggiunta l'intesa tra Regione Abruzzo ed Ente Parco con parere favorevole rilasciato – con alcune prescrizioni – da parte del Comitato Via. Dunque, tenuto conto delle prescrizioni, esiste un progetto che prevede, nell'ambito di un'area ben delimitata, la possibilità di poter effettuare specifici interventi. E pertanto, non è conciliabile con tale volontà espressa dal Consiglio regionale l'apposizione degli stringenti vincoli previsti per la Zona speciale Territoriale”.

Bisogna fare in fretta, però. La procedura in corso sui Sic sta per concludersi e una volta terminata trasformerebbe le aree, appunto, in Zona speciale di Conservazione ai sensi della direttiva 92/43 'Habitat' con un accrescimento dei vincoli che renderebbe impossibile immaginare di investire le risorse a disposizione per il rilancio del Gran Sasso.

“Per questo – ha concluso De Matteis – ho già avvertito il vice presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli dell'ordine del giorno che sto per depositare. E Lolli si è detto assolutamente daccordo. Sarebbe incredibile il contrario: se ci si è adoperati per trovare le risorse finanziarie al rilancio del Gran Sasso, è impensabile affossare il progetto con i soldi in cassa. La Regione Abruzzo deve comunicare all'Europa la rettifica dell'area Sic prima che si concluda la procedura”.

Ultima modifica il Martedì, 15 Settembre 2015 22:42

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