Il Comune dell'Aquila sul Progetto Case e la sua manutenzione continua a navigare a vista, incappando inevitabilmente su alcuni scogli e dando spesso l'impressione di non sapere che pesci prendere.
L'El Dorado verso cui afferma di essere in rotta l'amministrazione Cialente,ora si chiama "Global Service", una soluzione per cui tramite un bando europeo si esternalizzerebbe tutto il servizio. Ma intanto - dopo anni di proroghe (a Manutencoop), ripensamenti (nel 2011 la delibera non attuata per l'affidamento ai privati, poi quella del 2013 per una società mista pubblico privata fino ad arrivare all'orientamento verso il Global service), cambi al comando (da Moroni a De Santis all'attuale Cialente-De Paolis) e nel frattempo anche l'affidamento (inutile) ad un costoso advisor per la consulenza nel redigere il bando (in base alla delibera del 2013) - la gestione è stata affidata da settembre a privati per soli sei mesi (ma rinnovabili per altri sei), tramite un bando indetto direttamente da Palazzo Margherita.
A vincere, lo scorso aprile, un'ATI composta da Guerrato, CSA ed Econos Tecnologie ambientali Srl che ha applicato un ribasso del -41,6% che all'indomani i sindacati avevano definito come "catastrofico".
Risultato, ai 32 lavoratori addetti della Csa che si occupa delle pulizie è stato subito tagliato il 25% dello ore di lavoro e si rischia di andare addirittura fino al 50%.
Dopo un primo incontro con l'azienda, i sindacati ne avevano previsto un altro per lunedì 28 settembre al quale sarebbe dovuto intervenire anche il Comune, che però non si è presentato.
"Il contratto scade a dicembre e noi ci auguriamo che non sia rinnovato a queste condizioni, perché sarebbe drammatico" afferma a NewsTown Luigi Antonetti segretario della Filcams Cgil. "In un primo momento ci accordammo con la CSA per una riduzione-prova del solo 25%, per vedere se così il servizio si poteva fare lo stesso o meno, in base alle lamentele che sarebbero arrivate. Le lamentele ci sono state, sia formali che informali, tanto che nei Map la pulizia non veniva proprio fatta...e si parla di portarla al 50%?"
Dopo esser saltato l'incontro dello scorso lunedì è già pronta la data per un nuovo confronto tra l'azienda, le rappresentanze sindacali ed il Comune: "Ora abbiamo rinviato l'incontro l' 8 ottobre che per noi è un incontro definitivo in cui si dovrà decidere se rimanere con la riduzione del 25%, arrivare al 50% o tornare al 100%. Come CGIL ovviamente siamo per tornare al 100% perché il servizio come abbiamo visto non può essere garantito. Siamo irremovibili su questa posizione. L'incontro sarà nell'aula consiliare alle 10:30, e fuori ci saranno anche i lavoratori con cui subito dopo riferiremo quanto deciso nell'incontro. Ci auguriamo che le cose vadano bene ma in caso contrario ci saranno azioni di lotta. Se le risorse destinate non sono sufficienti - conclude il sindacalista - deve esserci un ripensamento, l'Amministrazione ammetta di aver fato un errore".
L'Assessore al bilancio Lelio De Santis due anni fa aveva ereditato la delega alla gestione del Progetto Case dall'ex Assessore Alfredo Moroni che, secondo De Santis, aveva gestito la delega in maniera "dilettantistica"disse. A sua volta però è stato rimosso dal ruolo qualche mese fa direttamente dal Sindaco. Fu sotto la sua gestione che il Comune indisse il bando vinto poi dall' ATI con la Guerrato in virtù del forte ribasso.
"Io - si difende De Santis - ho espresso perplessità sin dall'inizio perché un ribasso del genere è chiaro che avrebbe portato anche problemi e difficoltà anche sul piano dei dipendenti. Non so come la Guerrato abbia giustificato il ribasso pensando di mantenere gli stessi livelli occupazionali, perché altrimenti poteva configurarsi anche come un'offerta anomala visto che con quel ribasso qualunque impresa avrebbe problemi a mantenere maestranze.
"Il mio punto di vista - ribadisce l'assessore - è fare subito il Global service con la gara europea che affida tutto ad un soggetto esterno. Ma se non facciamo l'ufficio preposto del Progetto case, con la dirigente De Paulis che ha ricevuto la delega ad istituire il nuovo bando, il rischio è proprio quello di una proroga.
"Al tempo della manutnecoop - conclude De Santis - si disse 'facciamo una gara per continuare il servizio e poi con più tempo si farà quella più lunga per il Global service', ma adesso io non sono più coinvolto direttamente, va chiesto al Sindaco".
E Massimo Cialente, contattato a sua volta da NewsTown liquida il tutto ribadendo la volontà di procedere rapidamente al bando per il tanto agognato Global service...ma quando esattamente? "Se ne sta occupando la dirigente del settore patrimonio De Paolis, io non ho tempo per tutto". Eppure il problema coinvolge molte persone, lavoratori ed abitanti che hanno diritto al servizio.
I risultati, immediati e futuri, positivi o negativi, avranno però di certo ricadute politiche.
E con la vicenda precari ancora in corso, la Giunta comunale potrebbe varcare una soglia di consenso cittadino mai così critica.