"Sta emergendo, in queste ore, una forte determinazione del sindaco Massimo Cialente che dimostra, in questo caso, il coraggio dimostrato in altre occasioni, ricomponendo una situazione di rapporti con i precari e con le organizzazioni sindacali che li rappresentano".
Lo dichiara a NewsTown Rita Innocenzi (Cgil), a qualche ora dalla riunione di Giunta aggiornata al pomeriggio, per tentare di aggirare i pareri negativi formulati dai dirigenti.
La situazione è disperata: è necessaria una forzatura politica dell'amministrazione che dovrebbe scrivere una nuova delibera, motivando la scelta, e trovare un dirigente disposto ad assumere il rischio di firma. Il problema è che la Giunta non pare solidissima: "Stanno emergendo posizioni all'interno della Giunta contrarie alla volontà di procedere", denuncia Innocenzi.
Che poi avverte: "Se c'è qualcuno che pensa di poter utilizzare i precari come carne da macello per contribuire ad una possibile caduta dell'amministrazione Cialente per mire politiche future, sappia che la città ricorderà bene tutti i passaggi".
Un messaggio chiaro. "Vale la pena tentare il tutto per tutto, andare avanti e dimostrare di volere politicamente risolvere la situazione: a quel punto, emergeranno e verranno smascherate anche le posizioni contrarie di alcuni assessori. Politicamente ne risponderanno, ora e in futuro".
Come detto, però, non si tratta soltanto di volontà politica. Bisognerà trovare chi assumerà la responsabilità di un atto formulato nonostante il parere negativo di due dirigenti. "Ci è stato detto che ci sono anche altri pareri positivi autorevoli, in particolare dell'avvocatura che non è soggetto irrilevante. Penso possa essere utile, se è vero che tutti stiamo perseguendo un obiettivo: la continuità dei servizi. Non ha senso far supportare la macchina amministrativa e disfarsi poi dei precari, e, contemporanemente, dicutiamo della vita lavorativa di 56 persone che, eticamente, non può essere lasciata nelle mani di una dirigente che, nel chiuso della sua stanza, con tre pagine di parere, decide del futuro di così tante famiglie".