Venerdì, 09 Ottobre 2015 13:18

Precari, il centrodestra: "Cialente dia seguito al parere di de Nardis"

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"Abbiamo formulato la richiesta di convocazione della V Commissione consiliare perché pensavamo fosse il posto più adatto per discutere del difficile rinnovo dei precari. Invece, è emersa soltanto una profonda spaccatura tra la Giunta e la maggioranza di centrosinistra in Consiglio comunale che fa seguito alla spaccatura già evidente in seno all'esecutivo".

Parole di Giorgio De Matteis che stamane, con i colleghi consiglieri di centrodestra Guido Quintino Liris, Alessandro Piccinini, Roberto Tinari e Vito Colonna, oltre che con Corrado Ruggeri, coordinatore cittadino del gruppo 'L'Aquila città aperta', ha indetto una conferenza stampa per denunciare l'impasse sul rinnovo dei precari, all'indomani della riunione di V Commissione che ha audito la dirigente Ilda Coluzzi. Assente ingiustificata l'assessora al personale, Betty Leone: "Ha rimediato una figura barbina, rifiutandosi di venire", ha incalzato De Matteis. Che ha poi voluto porre l'attenzione sulle spaccature che stanno emergendo a livello politico, tra il vice sindaco Nicola Trifuoggi che ha ribadito l'impossibilità di procedere con i rinnovi, il sindaco Massimo Cialente e la stessa Leone che, al contrario, avevano istruito - poco più di 10 giorni fa - un atto d'indirizzo alla dirigente Coluzzi perché approntasse la delibera per le proroghe dei contratti. Delibera in effetti preparata da Coluzzi, seppur con il 'famoso' parere negativo che ha paralizzato l'azione amministrativa.

"La spaccatura non è soltanto politica", ha aggiunto De Matteis. "C'è una profonda divergenza d'opinione anche tra i dirigenti, con l'avvocato de Nardis che, al contrario della collega, ha istruito un parere favorevole alla proroga, articolato e complesso, basato su tre riferimenti normativi speciali". Eppure, Trifuoggi ha definito il parere di de Nardis come un "esercizio di pura teoria". E anche la Coluzzi si è mostrata inflessibile a cambiare idea.

"Chiediamo al sindaco Cialente di dare seguito al parere favorevole del dirigente de Nardis che, al momento, veste i panni di segretario generale del Comune. Se così non dovesse essere, significherebbe che il dirigente è stato completamente sfiduciato. Tra l'altro, a quanto abbiamo appreso, de Nardis sarebbe pronto a firmare la delibera per il rinnovo, qualora arrivasse una precisa indicazione politica". Notizia che, se fosse confermata, in effetti metterebbe ancora più all'angolo la giunta Cialente, tirata per la giacca dai sindacati, dalla senatrice Pezzopane, dalla sottosegreteria De Micheli, dai lavoratori in occupazione a Palazzo Fibbioni, dalle minoranze in Consiglio comunale oltre che dai consiglieri di maggioranza che, in Commissione, hanno ribadito di voler perseguire il rinnovo dei contratti. Una presa di posizione che ha irritato non poco il primo cittadino: "Si dimettano in blocco - ha ribadito Cialente - così, esco di scena e viene il commissario prefettizio".

"Se davvero i consiglieri di maggioranza non hanno recitato l'ennesima parte in commedia - ha sottolineato Guido Quintino Liris - dovrebbero sfiduciare gli assessori, qualora non seguano le indicazioni di de Nardis venendo meno alla volontà politica del Consiglio. Mi domando: che senso ha chiedere ulteriori pareri, innanzi al giudizio chiarissimo e ben formulato del dirigente? Che senso ha rivolgersi alla Corte dei Conti sapendo che non risponderà nel merito del quesito? La sensazione è che l'amministrazione sia alla ricerca di pareri che scongiurino i rinnovi: al momento però, sono tutti favorevoli".

In conclusione di conferenza stampa, Alessandro Piccinini si concede un'ultima valutazione politica. "Il sindaco Cialente non è mai stato tanto debole come in queste settimane. L'amministrazione non è più in grado di dare risposte alla città e la macchina comunale vive difficoltà anche nell'affrontare l'ordinaria gestione. E l'impasse ha motivi politici: stiamo assistendo ad un conflitto tutto interno al Pd, e i precari sono soltanto uno strumento di questo conflitto. I margini per il rinnovo c'erano e ci sono: al contrario, l'amministrazione si è preoccupata soltanto di trovare i fondi per le proroghe dei dirigenti, alcuni dei quali sono direttamente responsabili della fase di stallo che stiamo vivendo".

Ultima modifica il Venerdì, 09 Ottobre 2015 16:51

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