"Per quanto soddisfatti e grati di essere stati eletti, non possiamo certo condividere l'entusiasmo del Sindaco per l'affluenza e il 'grandissimo successo' dell'iniziativa. Ci sembra, invece, che si debba molto lavorare per costruire una partecipazione informata e attiva alle sorti della città". Ad affermarlo, in una nota, alcuni eletti in differenti circoscrizioni dell'Aquila, "rinate" dopo le elezioni dell'11 ottobre scorso.
Le richieste ai presidenti dei consigli di quartiere vanno verso una maggiore trasparenza e sono in opposizione alle indicazioni "molto scarne" del regolamento dei consigli: "Chiediamo che a scadenze fisse e almeno mensili (per esempio il primo lunedì di ogni mese fuori dagli orari di lavoro) le sedute siano in forma aperta ossia con possibilità di intervento da parte delle cittadine e dei cittadini, per la discussione di proposte e istanze da rivolgere agli organi comunali.
Sarebbe ottimo se tutti i CTP, nei vari territori, si riunissero in seduta aperta nello stesso giorno e sempre nella stessa sede. Insomma dovrebbe diventare un appuntamento fisso e già calendarizzato per tutta la città", scrivono Carla Cimoroni e Umberto Giancarli (L’Aquila Centro); Leonardo Dongiovanni (Torretta, Pianola, Gignano, S.Elia); Maria Aielli e Andrea Piermarocchi (S.Barbara, Pile, S.Sisto) ed Emiliano Petrucci (Paganica, Tempera, S.Gregorio, Onna, Bazzano).
La nota completa
A giorni, per ogni ambito territoriale, verrà convocata la prima seduta del rispettivo Consiglio di Partecipazione (CTP) per la nomina del vicepresidente.
Per quanto soddisfatti e grati di essere stati eletti, non possiamo certo condividere l'entusiasmo del Sindaco per l'affluenza e il "grandissimo successo" dell'iniziativa. Ci sembra, invece, che si debba molto lavorare per costruire una partecipazione informata e attiva alle sorti della città.
Proprio i CTP potranno recuperare in questo senso, se la loro attività sarà improntata alla trasparenza e al coinvolgimento delle cittadine e dei cittadini residenti. E' per questo, del resto, che ci siamo candidati.
Il Regolamento approvato dal Consiglio comunale fornisce solo indicazioni molto scarne sul funzionamento dei CTP. Per questo chiediamo a tutti i neo-eletti presidenti che già dalla prima convocazione vengano applicate norme comuni che favoriscano l'interesse e la presenza della popolazione, norme tra l'altro in uso per le adunanze dello stesso Consiglio comunale.
Chiediamo, quindi che a scadenze fisse e almeno mensili (per esempio il primo lunedì di ogni mese fuori dagli orari di lavoro) le sedute siano in forma aperta ossia con possibilità di intervento da parte delle cittadine e dei cittadini, per la discussione di proposte e istanze da rivolgere agli organi comunali. Sarebbe ottimo se tutti i CTP, nei vari territori, si riunissero in seduta aperta nello stesso giorno e sempre nella stessa sede. Insomma dovrebbe diventare un appuntamento fisso e già calendarizzato per tutta la città.
Diamo naturalmente per scontato:
- che tutte le sedute siano comunque pubbliche ed effettuate in orari e luoghi accessibili, messi a disposizione dall'Amministrazione comunale;
- che siano valide se presenti almeno la metà dei consiglieri oltre al presidente;
- che il voto sia palese e che i verbali delle sedute siano resi pubblici.
Altrimenti, avremo preso in giro i nostri elettori.
Carla Cimoroni e Umberto Giancarli (L’Aquila Centro)
Leonardo Dongiovanni (Torretta, Pianola, Gignano, S.Elia)
Maria Aielli e Andrea Piermarocchi (S.Barbara, Pile, S.Sisto)
Emiliano Petrucci (Paganica, Tempera, S.Gregorio, Onna, Bazzano)