Si sono riuniti in Consiglio federale a partire dalle 15 a Roma rilasciando nel pomeriggio questo verbale che potete leggere per intero cliccando qui.
Presenti: Beretta (in collegamento telefonico), Lotito e Pozzo per la Lega Nazionale Professionisti – Serie A; Abodi per la Lega Nazionale Professionisti – Serie B; Gravina, Pitrolo e Rosso per la Lega Pro; Cosentino, Caridi, Burelli, Mambelli e Tonelli per la Lega Nazionale Dilettanti; Ulivieri e Perdomi in rappresentanza degli allenatori; il Presidente del Settore Giovanile e Scolastico Tisci; il Presidente del Settore Tecnico Rivera; il Presidente Aia Nicchi; il Direttore generale della FIGC Uva; il Segretario federale Di Sebastiano; il Vice Presidente UEFA Abete.
Tra le altre cose hanno deliberato come già noto che sarà Ventura il prossimo Ct dell'Italia. Hanno accettato l'idea di Gravina di nodificare la formula play off in Lega Pro che prevede la "partecipazione di 24 squadre, classificate dal terzo al decimo posto dei tre gironi", divisi "in una prima fase e una seconda fase dove entreranno in tabellone anche le seconde classificate e la vincitrice della Coppa Italia di Lega Pro. Le migliori otto si affronteranno in una final eight (quarti di finale con gare di andata e ritorno) e a seguire semifinali e finale da disputare in campo neutro individuato dalla stessa Lega Pro".
Hanno stabilito alcuni criteri per il ripescaggio relativi alle somme da versare abbassando per la Lega Pro, la quota da 300 a 250mila euro e richiedendo parametri elevati per quanto riguarda le infrastrutture.
Ma il Consiglio non è entrato nel merito della situazione che interessa L'Aquila calcio, ossia se sarà possibile ripescare le società coinvolte quest'anno in illeciti sportivi. Alcune fonti rifersiscono di una delega data al Presidente Tavecchio che sentite le parti interessate, club compresi, prenderà una decisione. Un percorso in salita che lascia però ancora tutto aperto.
I Vertici di Lega si trovano probabilmente stretti tra la morza di dover affrontare dei ripescaggi ma aver poche squadre a disposizione. In tutto ciò c'è L'Aquila che corrisponderebbe bene alle caratteristiche di ripescaggio (pagamenti e nuovo stadio permettendo), ma che si ritrova addosso il marchio di dirty soccer, seppure per "responsabilità oggettiva".
In un certo senso, quello della società rossoblù, potrebbe finire per costiuire un caso specifico. Vedremo cosa succederà nei giorni a venire. In questo quadro sarà certamente importante l'influenza del Presidente di Lega Pro Gabriele Gravina, abruzzese d'adozione e con interessi anche a L'Aquila.