La notizia positiva c'è, ed è quella dell'avvenuta ricapitalizzazione della società di 600mila euro.
Per il resto invece si registrano da parte del sodalizio rossoblù alcune prime mosse e qualche ombra, come quella del mancato ingresso in società della famiglia Iannini. Dopo Deodati e Vecchio infatti, anche il nome dell'imprenditore aquilano attivo nel mondo dell'edilizia - nonostante la sponsorizzazione e la vicinanza alla squadra per tutto il girono di ritorno - ha deciso infine di non entrare più in società
"Negli ultimi tempi - ha scritto in una dura nota inviata alla stampa Davide Iannini - sono emerse divergenze sostanziali e non superabili su più fronti. In primis per quanto concerne l'organizzazione del club e le modalità di gestione economica e tecnica dello stesso. In secondo luogo, ma non per importanza, avevamo messo a punto un preciso e circostanziato piano di rilancio sotto il profilo tecnico e organizzativo di cui il Presidente era perfettamente a conoscenza. Tanto è vero che avevamo pronti accordi con figure tecniche di indiscutibili potenzialità, superiori sia alla categoria Dilettantistica che eventualmente la Lega Pro".
Ventiquattro ore dopo la replica stizzita di Chiodi: "Dal loro comunicato dimostrano di voler imporre delle scelte e condizioni prima ancora dell'entrata ufficiale in società. Accettare significherebbe minare la coesione ed il legame tra i soci storici che rappresentano questo sodalizio.
Atteggiamenti che già in passato hanno rischiato di creare tensioni e malumori tra i soci e disorientamento tra operatori e calciatori.
Una situazione questa, che una volta chiarita, non lascia più dubbi su chi ha veramente a cuore il futuro della nostra squadra, fondato sulla partecipazione ed armonia all'interno della società".
Insomma il fronte Chiodi, forte della fiducia rinnovata con la ricapitalizzazione, sembra rimasto comunque unito, mentre si infrangono contro la realtà le speranze di coloro che vedevano con l'ingresso di Iannini prospettive societarie migliori.
Dal punto di vista della prossima stagione invece, dubbi sulla permenanenza del Ds Alessandro Battisti (lo vuole il Lanciano), mentre si sono fatte largo delle voci su un possibile richiamo per mister Perrone anche in D, ma non è la sola possibilità.
Intanto, al netto delle flebili speranze di ripescaggio, c'è già chi azzarda la composizione dei prossimi gironi del campionato dilettante: L'Aquila sarebbe in quello F con abruzzesi, marchigiane e molisane e più precisamente con Albalonga, Avezzano, Città di Foligno, Chieti, S. Nicolò Teramo, AlmaJuventus Fano, Castelfidardo, Fermana, Jesina, Matelica, Monticelli, Recanatese, Vis Pesaro, Olympia Agnonese, Città di Campobasso, civitanovese, Vastese e Pineto. (Ale.Tet)
I COMUNICATI INTEGRALI
Quello di Davide Iannini
«La famiglia Iannini non entrerà a far parte della compagine sociale de L'Aquila Calcio». A dichiararlo è Davide Iannini che intende chiarire la propria posizione legata alle recenti vicende che riguardano il sodalizio rossoblù. «La nostra famiglia – dice Iannini – aveva mostrato concretamente interesse per un possibile acquisto di quote. Negli ultimi tempi, però, sono emerse divergenze sostanziali e non superabili su più fronti. In primis per quanto concerne l'organizzazione del club e le modalità di gestione economica e tecnica dello stesso. In secondo luogo, ma non per importanza, avevamo messo a punto un preciso e circostanziato piano di rilancio sotto il profilo tecnico e organizzativo di cui il Presidente era perfettamente a conoscenza. Tanto è vero che avevamo pronti accordi con figure tecniche di indiscutibili potenzialità, superiori sia alla categoria Dilettantistica che eventualmente la Lega Pro».
Inoltre, Iannini tiene a puntualizzare che nella mattinata di lunedì 13 giugno incontrandosi con il presidente Chiodi gli aveva ribadito la sua posizione, restando, nel contempo, d'accordo con quest'ultimo che avrebbe riportato le sue parole all'assemblea dei soci prevista nel pomeriggio. Il presidente Chiodi si sarebbe impegnato, una volta terminata l'assemblea a ricontattare Iannini per informarlo delle decisioni assunte dalla società; a riguardo, Davide Iannini ritiene di fondamentale importanza far presente che nessun contatto, o eventuale tentativo, da parte della società è avvenuto nè nella giornata di lunedi nè nei giorni seguenti fino ad arrivare a giovedi 16 giugno quando come tutti sappiamo ha avuto luogo la ricapitalizzazione.
«È per queste ragioni -conclude Davide Iannini- che ci troviamo costretti a non poter supportare come avremmo voluto L'Aquila Calcio come abbiamo fatto per diversi mesi attraverso un cospicuo esborso economico e con l'impegno quotidiano nella vita della società a maggior ragione in un momento così delicato della sua storia. E' con estremo rammarico che, dunque, ufficializziamo che né ora e né in futuro, stante le condizioni attuali, la famiglia Iannini potrà far parte di questa compagine societaria ».
LA RISPOSTA DI CHIODI
"L'Aquila Calcio 1927 è un sodalizio composto da tanti soci, di collaudato affiatamento e che ha garantito e garantisce continuità.
La forza del sodalizio è la condivisione delle strategie e delle scelte e purtroppo, ultimamente, alcune si sono rivelate sbagliate e di questo
ce ne scusiamo assumendocene le responsabilità.
La famiglia Iannini è stata accolta con entusiasmo nella compagine e questo è stato considerato un segnale importante perché un nuovo imprenditore aquilano prometteva di entrare nel sodalizio per renderlo ancora più forte. Sebbene nel ruolo di sponsor la famiglia Iannini e' entrata nel merito e ha condiviso tutte le scelte della passata stagione, più precisamente tutte quelle del girone di ritorno. Lo testimonia la loro continua presenza in campo, sugli organi di stampa e tv.
Dal loro comunicato dimostrano di voler imporre delle scelte e condizioni prima ancora dell'entrata ufficiale in società.
Accettare significherebbe minare la coesione ed il legame tra i soci storici che rappresentano questo sodalizio.
Atteggiamenti che già in passato hanno rischiato di creare tensioni e malumori tra i soci e disorientamento tra operatori e calciatori.
Una situazione questa, che una volta chiarita, non lascia più dubbi su chi ha veramente a cuore il futuro della nostra squadra, fondato sulla partecipazione ed armonia all'interno della società.
Con questo voglio ringraziare tutti i miei soci che hanno compreso, apprezzato ed accettato il mio tentativo di allargare la compagine.
Ha poca importanza se questo tentativo fallirà, dal momento che mi è stata rinnovata la fiducia deliberando un aumento di capitale milionario.
Questi sono i fatti, agli altri lasciamo le parole ed il diritto di dar significato alle chiacchiere".