Dopo aver sviscerato novità e conferme di L'Aquila e Gran Sasso [leggi l'articolo] e poi di Belve Neroverdi, Paganica ed Avezzano [leggi l'articolo], terza ed ultima puntata del viaggio di old.news-town.it nel mondo del rugby abruzzese. Ci addentriamo nella Serie C1, ultima serie nazionale gestita dalla Federazione italiana rugby (Fir), con qualche accenno alla Serie C2, campionato regionale gestito dai comitati regionali della Fir.
Nonostante la retrocessione del Cus L'Aquila, la C1 continuerà ad avere tre abruzzesi. Un po' a sorpresa, infatti, qualche giorno fa è stata ripescata la Polisportiva Abruzzo, anche se ancora manca l'ufficialità da parte degli organi competenti. Non si è iscritto infatti il Cus Roma, retrocesso dalla A alla B, ed a catena è stato ripescato il Villa Pamphili (altra squadra romana), che dunque giocherà in B, nel girone 4 che vedrà protagonisti anche Paganica ed Avezzano. Così, si è liberato un posto in C1 e sono saliti i chietini, che avevano perso in primavera la doppia finale promozione contro il Frascati Tusculum.
La Polisportiva Abruzzo punterà dunque ad ottenere qualche sponsor in più, per garantirsi il campionato nazionale (più oneroso) ed uno staff che si vorrebbe rinforzare. Confermati gli allenatori dello scorso anno, Marco Trivellone con Alessandro Ienaz che cura la mischia, e giovanili nutrite dalla U8 alla U18. Per quanto riguarda la prima squadra, ancora prematuro parlare di arrivi - soprattutto alla luce dell'inaspettato ripescaggio - ma l'ossatura rimarrà quella della scorsa stagione, con l'innesto di almeno cinque U23 autoctoni.
Giocherà il suo secondo campionato consecutivo di C1 anche la Polisportiva L'Aquila. La società neroverde, dal nome e blasone gloriosi, cercherà di migliorare il deludente campionato scorso, quando con una squadra tra le più forti e diversi atleti esperti dalla carriera importante, non riuscì neanche a centrare la pool promozione. Quest'anno la Polisportiva, che parte ancora tra le favorite, sarà allenata da Alessandro Marozzi e Riccardo Parisse. Preparatore atletico dovrebbe essere riconfermato Francesco Catonica. Tra gli arrivi più importanti ci sono la seconda linea trentenne ex Gran Sasso Marco Mancini, giocatore sicuramente di categoria superiore, e Stefano Paiola dal Paganica. Dal Cus sono arrivati Vincenzo Guaiani, Marco Pezzetta e Carmine Capestrani, mentre Alessandro Mucciante è andato alla Gran Sasso. Con il club grigiorosso e il Paganica si stanno definendo in questi giorni altri nullaosta in entrata ed in uscita.
Da ricordare che una gemmazione della squadra (L'Aquila Neroverde), nutrita di giocatori di L'Aquila Rugby Club, Gran Sasso e Paganica, ha perso in estate la finale scudetto di rugby league (rugby a 13) solo ai calci piazzati, dopo aver pareggiato 32-32 contro il Reggio Calabria.
Tornando sulla costa, invece, si appresta ad iniziare un altro campionato di C1 anche la Gran Sasso cadetta, che trova ospitalità e vita nel Sambuceto Rugby, sul campo "Oasi" di San Giovanni Teatino (Chieti). La Gran Sasso cadetta l'anno scorso è stata l'unica abruzzese a giocarsi la promozione in B, giocando la prima fase nel girone marchigiano. Anche quest'anno, probabilmente, verrà inserita nel girone Marche, a differenza delle cugine Polisportiva Abruzzo e Polisportiva L'Aquila, che se la vedranno con le laziali.
Per quanto riguarda la squadra, sarà confermata in blocco quella che ha ben figurato l'anno scorso, con Francesco Iannucci - quest'anno anche coach della squadra in A - confermato direttore tecnico e Gianluca Capone responsabile della squadra cadetta ed emergenti. Anche in questo caso le giovanili attive saranno dall'U8 all'U18, con i ragazzi migliori che si alleneranno una volta a settimana con la Gran Sasso a Villa Sant'Angelo.
Per quanto riguarda la Serie C2, invece, è ancora molto presto per capire la composizione del girone ed individuare le squadre che si iscriveranno effettivamente al campionato, al di là del rinnovo delle affiliazioni Fir scadute qualche settimana fa. La novità potrebbe essere rappresentata dall'esordio delle Vecchie Fiamme Old Rugby L'Aquila, che negli ultimi anni hanno ottenuto risultati importanti nel touch rugby, e che ha iscritto una squadra in C2: dovrebbe, ma il condizionale è d'obbligo, giocare sul campo delle Belve Neroverdi a Poggio Picenze (L'Aquila). Dovrebbe convogliare giocatori fuoriusciti del Cus ed altri dell'aquilano.
Non si sa se riuscirà ad iscriversi il Cus L'Aquila, che l'anno scorso in C1 ha incamerato troppi punti, perso troppi giocatori e fallito l'obiettivo della salvezza. L'unica certezza, ad ora, è che ci saranno U16 e U18. Attualmente, comunque, ha rinnovato l'affiliazione, assieme a Pescara, Teramo e Tortoreto che si sono già iscritte.
Per il resto si naviga a vista, e secondo i rumors ci sarebbero quest'anno addirittura problemi a far iscrivere un numero di squadre sufficienti per un girone tutto abruzzese, dando il la all'accorpamento con un girone laziale. Se si verificherà - speriamo di no - sarà una chiara sconfitta di tutto il movimento regionale, che da troppo tempo non riesce ad esprimere una governance all'altezza e un giro di giocatori, affiliati, giovanili sufficientemente valido.
Considerando che, nello stesso periodo tempo, altre regioni (vedi alla voce Toscana) sono andate in crescita esponenziale.