Venerdì, 09 Settembre 2016 16:01

L'Aquila, 'Supporters' Trust: "Stadio da completare e doppia intitolazione forzata"

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Non mollano e anzi stanno sul pezzo come un vero sindacato di tifosi deve fare. E' il supporters' trust L'Aquila mè, ormai al suo terzo anno di atività, che in un lungo ed esaudiente comunicato ci tiene a far notare come, al di là della gioia dell'inaugurazione, sono molti i lavori ancora da fare per completare lo stadio "Gran Sasso d'Italia - Italo Acconcia", come l'amministrazione ha scelto di chiamarlo con una nuova delibera che non tiene conto di una partecipata consultazione tra tifosi.

Su tutte le incompiute presenti, risalta agli occhi la mancanza nello stadio inaugurato dal Comune di L'Aquila vincitore del premio Smau Smart Communities Milano 2015, di un tabellone elettronico.

IL COMUNICATO INTERO DEL SUPPORTER'S TRUST

Tutti i tifosi e gli sportivi aquilani hanno provato soddisfazione e gioia per il fatto che L'Aquila Calcio ha potuto finalmente esordire, in occasione della prima giornata del campionato di Serie D 2016-2017, nel nuovo Stadio "Gran Sasso d'Italia – Italo Acconcia". Con la partita di domenica, infatti, è finalmente terminata un'attesa durata troppi anni.

La soddisfazione e la gioia, tuttavia, non devono far dimenticare che, se si è potuto disputare un incontro calcistico ufficiale nel nuovo stadio, ciò è stato possibile esclusivamente a seguito dell'apposita ordinanza sindacale che ha disposto l'apertura dell'impianto, con una capienza però molto ridotta rispetto alle sue reali capacità dal momento che non sono stati ancora rispettati tutti i requisiti per il riconoscimento della sua piena agibilità.

In poche parole, lo Stadio "Gran Sasso d'Italia – Italo Acconcia" è ancora incompleto. Questo dato di fatto impone di non abbassare la guardia, per evitare che – come spesso capita – il provvisorio diventi definitivo e, dunque, pure questa opera si aggiunga al lungo elenco delle 'eterne incompiute'. Ciò significa non solo sollecitare una effettiva, rapida conclusione degli interventi indispensabili per la concessione dell'agibilità totale da parte della Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, ma anche stare all'erta affinché pure le lavorazioni necessarie per rendere lo Stadio più bello e fruibile, nonché in grado di ospitare eventi di caratura nazionale e internazionale, siano effettuate nel tempo più breve possibile, in primis dal Comune e – non appena sarà siglata l'attesa e necessaria convenzione sulla gestione dell'impianto – dalla società L'Aquila Calcio 1927.

Basti pensare, tra le altre, alla realizzazione della tribuna stampa e della tribuna autorità, alla copertura dei "finestroni" della struttura retrostante rispetto al settore ospiti, all'installazione di un tabellone luminoso.
Più in generale, si tratta di determinare e via via concretizzare un progetto complessivo per la valorizzazione dello Stadio che lo metta nelle condizioni di poter dar lustro all'immagine non solo sportiva della Città, ne garantisca una gestione sostenibile nel tempo e – come a più riprese e da più parti auspicato – lo trasformi nel vero valore aggiunto per le ambizioni future del sodalizio calcistico aquilano.
Da parte sua, il Supporters' Trust L'AQUILA ME' continuerà dunque a seguire da vicino – doverosamente – tutte le vicende legate all'impianto fino al suo effettivo completamento, raccogliendo le segnalazioni e i suggerimenti della tifoseria e rinnovando le sue proposte per perfezionare la nuova casa rossoblù.

In questa ottica, non si può non censurare la scelta messa in atto dal Comune dell'Aquila relativamente all'intitolazione dello Stadio: nonostante la consultazione popolare indetta ad hoc dal Supporters' Trust – cui presero parte ben 957 persone – avesse visto prevalere a stragrande maggioranza (81,5% delle preferenze) la denominazione "Gran Sasso d'Italia" e fatto registrare la forte contrarietà (84,85% dei rispondenti) all'ipotesi di un'intitolazione doppia dell'impianto, la Giunta municipale ha preferito imporre una discutibile doppia intitolazione che non ha evidentemente tenuto conto – se non in maniera assolutamente parziale – della volontà dei tifosi de L'Aquila Calcio e di tutti coloro che avevano inteso esprimere democraticamente il proprio pensiero in merito, finendo così quasi col rendere indigesto alla 'piazza' rossoblù il nome di un grande uomo di sport aquilano come Italo Acconcia.
In un'epoca in cui frequentemente si predica il valore della partecipazione, anche se spesso proprio le istituzioni che dovrebbero valorizzarla ne favoriscono in realtà la implementazione solo quando lo reputano più conveniente, ci si sarebbe aspettato ben altro atteggiamento.

Ultima modifica il Venerdì, 09 Settembre 2016 17:04

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