E' durata a lungo ed è stata attraversata da diversi momenti di tensione la Commissione consiliare dell'Aquila che si è tenuta in mattinata, dedicata al delicato tema della gestione degli impianti sportivi di proprietà comunale (si è parlato poco di Piazza D'Armi e tanto di Verdeaqua) ed alle relative convenzioni con società e associazioni.
Ne abbiamo scritto più volte: ci si trova spesso in un cul de sac, con un'amministrazione comunale incapace di imporre regole eque per tutti - nei casi in cui ci si prova - società che gestiscono gli impianti che litigano con quelle che ne usufruiscono, convenzioni scadute e non prorogate, ma anche rimodulate quando sono ancora in essere. E dirigenti comunali che, investiti dal Consiglio comunale, riassegnano spazi facendo mugugnare assessori della giunta guidata da Massimo Cialente.
E' il caso della piscina comunale nel quartiere di Santa Barbara (6 corsie), da sempre una delle più utilizzate in città. Tra comunicati, accuse reciproche e minacce di denunce, l'impianto sta facendo discutere da settimane: gestore dal 1996 è la cooperativa sociale Verdeaqua, che concede gli spazi anche a 99 Sport, che a sua volta li utilizza per fini agonistici.
L'11 ottobre scorso una delibera di giunta aveva ridimensionato l'utilizzo delle corsie per 99 Sport, da tre a una, fissando la tariffa oraria a 9 euro (per "attività agonistica nazionale") ed 11 euro (per "attività agonistica regionale"). Verdequa ha proposto poi un prezzo all'ora di 21 euro per ulteriori spazi dedicati alla scuola di nuoto, oltre alle corsie già assegnate dal Comune. In tutto questo, c'è in ballo la rimodulazione di un mutuo da oltre 2 milioni di euro contratto - sotto garanzia fidejussoria del Comune proprietario dell'immobile - da Verdeaqua con l'Istituto di credito sportivo e, come spesso succede all'Aquila, il mancato pagamento dei canoni di locazione dell'impianto, perché "scalati" dai lavori di manutenzione straordinaria pagati dalla società al posto del Comune, che nel corso degli anni avrebbe dovuto realizzarli.
Dopo la delibera una mozione in Consiglio proposta dal consigliere di maggioranza Giustino Masciocco aveva di fatto permesso al Consiglio stesso di dare mandato alla dirigente comunale Enrica De Paulis di rivedere le assegnazioni, dopo le proteste. Un fatto che sostanzialmente aveva esautorato di potere l'assessora comunale allo Sport Emanuela Iorio. Ieri, infine, una lettera di De Paulis indirizzata a Verdeaqua, che vi proponiamo in esclusiva qui, ha nuovamente modificato l'assegnazione delle corsie, cambiando per la terza volta le carte in tavola, questa volta a favore di 99 Sport. Insomma, un pasticcio nel quale l'amministrazione ha cambiato idea più volte in poche settimane.
Nonostante le temperature glaciali, oggi in Comune gli animi erano caldissimi, per via della presenza di tutte e tre le società coinvolte nell'impianto di Santa Barbara: Verdeaqua Smile, Polisportiva Verdeaqua e 99 Sport, i cui rappresentanti sono stati più volte auditi dal presidente Adriano Durante.
Alcuni dei consiglieri sono poi balzati sulla sedia, quando Gianni Padovani (Psi) ha mostrato la lettera di De Paulis a Verdeaqua, datata 30 novembre. E mentre Angelo Mancini accusava la giunta Cialente di non "riuscire mai a redimere le controversie" tra le associazioni sportive cittadine, l'esponente di opposizione Luigi D'Eramo (giustamente) affermava: "E' bene che i cittadini presenti oggi in Commissione (più di 30 persone, ndr) sappiano che questa è la terza volta che ci riuniamo su questo tema, e non abbiamo mai concluso nulla. E' doveroso ammettere che qui non si decide nulla, si producono solo parole".
Ed in effetti la sensazione di impotenza di una commissione, che neanche viene messa a conoscenza di atti recenti dell'amministrazione su un tema che affronta, appare piuttosto evidente. Ci si è limitati ad intraprendere una discussione lunga quasi quattro ore, durante la quale alcuni consiglieri si sono schierati da una parte e dall'altra, in modo più o meno strumentale perché, in fondo, siamo in pre-campagna elettorale.
Se ne usciti con un nuovo, ennesimo, investimento informale della Commissione verso Emanuela Iorio, che dopo aver perso il controllo sul problema a causa del Consiglio (e della sua stessa maggioranza), pare voler risolvere la situazione tentando una difficile mediazione tra le parti, pensando persino all'assegnazione di spazi alla Piscina Comunale, dove attualmente ci sono comunque altre tre società. Ma questa è un'altra storia.