E' stata ufficializzata dalla Federazione Italiana Rugby (Fir) la composizione dei campionati nazionali della palla ovale, che vedranno impegnate diverse squadre abruzzesi a partire dal prossimo autunno e per tutta la stagione 2017-2018.
Come ampiamente anticipato dalla stampa di settore nelle scorse settimane, la novità più importante emersa dal Consiglio federale dello scorso weekend riguarda il blocco delle retrocessioni nel massimo campionato nazionale, l'Eccellenza, che nella stagione 2018-2019 verrà portato da 10 a 12 squadre. Per il secondo anno consecutivo l'Eccellenza sarà priva di una compagine abruzzese.
Due, invece, le squadre - massime espressioni del rugby regionale - in Serie A: L'Aquila Rugby Club, finalista e perdente a giugno, e Gran Sasso Rugby. Entrambe sono state inserite nel girone 4, con Primavera Roma, Cus Perugia, Prato Sesto e Benevento. Una prima fase territoriale non impossibile per le due aquilane, che punteranno dritte a conquistare le poule promozione (seconda fase) e poi i play off, cui per la prima volta potrà arrivare anche l'Accademia federale "Ivan Francescato". Due saranno le squadre promosse nella massima serie.
La Federazione ha imposto anche il blocco delle retrocessioni dalla Serie A alla Serie B (dalla quale saliranno in 8), in modo che per la stagione 2018-2019 la seconda divisione nazionale passerà da 24 a 30 squadre. Senza l'eventualità della retrocessione, chi non arriverà tra le prime tre dei gironi territoriali andrà a fare una "Pool II Fase" totalmente priva di appeal e interesse. Senza obiettivi, insomma.
Sarà dunque una stagione di forte transizione, che sortirà l'effetto di un successivo allargamento da 34 a 42 squadre nelle prime due categorie nazionali, e probabilmente - non essendoci il pericolo della retrocessione - sarà una ghiotta occasione per molti club di giocare campionati a bassissimi budget, anch'essi di transizione e salutari per i bilanci societari. Si darà insomma spazio ai giovani dei vivai, in modo da sistemare i bilanci e rilanciare i progetti. Così potrebbero fare alcune compagini in Eccellenza e la stessa L'Aquila in Serie A. Ma non è un mistero, comunque, che la crisi sia ormai organica in diversi club nelle due categorie.
Passando alle altre abruzzesi, novità anche per la Serie A femminile, che passa a 20 squadre, con due gironi territoriali. Le Belve Neroverdi, una sorta di franchigia abruzzese con base a Poggio Picenze (L'Aquila), giocheranno contro Cus Ferrara, Rugby Bologna, Cus Pisa, I Puma Bisenzio, Donne Etrusche, Montevirginio, Frascati Rugby, Amatori Torre del Greco e Old Napoli.
In Serie B maschile confermato il girone 4 per Paganica e l'Avezzano, che troveranno UR Capitolina, Civitavecchia Rugby, Rugby Roma Olimpic, Frascati RC 2015, Colleferro Rugby, Arvalia Villa Pamphili, Rugby Napoli Afragola, CUS Catania, Amatori Catania e Amatori Messina. Le due abruzzesi, se sapranno attrezzarsi, potranno tentare il salto in A, considerando anche il numero alto di promozioni nella serie cadetta. Ci saranno inoltre 8 retrocessioni in Serie C.
Anche per la prossima stagione saranno divise le abruzzesi in Serie C. Nel Girone E (pool 2) Polisportiva Abruzzo e Gran Sasso cadetta se la vedranno con Jesi, San Benedetto, Macerata e Fano, mentre nel girone G (pool 2) la Polisportiva L'Aquila e il neopromosso Pescara sfideranno Capitolina cadetta, Frascati Union, Amatori Civita Castellana e Us Roma 1947.