L’Unione Rugby L’Aquila disputerà il campionato nazionale di serie A anche il prossimo anno ma lo farà con una struttura e un assetto societari rinnovati.
Sono queste le principali novità emerse al termine della riunione dell’assemblea dei soci, svoltasi mercoledì sera all’Aquila nella sede del club. I cambiamenti sulla composizione interna erano già stati annunciati nei giorni scorsi ma l’altro ieri sono stati discussi nei dettagli.
Ecco cosa accadrà: nascerà una società unica (che manterrà sempre il nome di Unione Rugby L'Aquila) le cui quote, attualmente possedute dalle quattro società fondatrici – Gran Sasso (40%), Polisportiva (40%), Vecchie Fiamme (10%) e L’Aquila Neroverde (10%) - saranno detenute da persone fisiche.
Queste ultime sono state individuate, per il momento, all’interno del consiglio d’amministrazione ma sarà modificato lo statuto - che ora come ora consente di far parte della società solo ad affiliati Fir – per permettere l’ingresso di nuovi soci, compresi, dunque, anche eventuali imprenditori e investitori privati. In questo modo, spiega il presidente Francesco Annibaldi, che conserverà la carica anche nel nuovo assetto, "non ci saranno più alibi" per chi ha sempre detto di voler sostenere la società (che a livello giuridico rimarrà sempre una società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata) ma non lo ha fatto lamentando un’eccessiva chiusura.
La ‘nuova’ UR disputerà anche i campionati Under 16 e Under 18.
Le quattro società fondatrici, invece, continueranno a esistere e a svolgere ciascuna la propria attività. Tutti questi passaggi dovranno essere formalizzati davanti a un notaio prima della scadenza dei termini per l’iscrizione in serie A, fissati per il 10 luglio. Una volta sistemata la parte societaria, l’Unione potrà dedicarsi alla costruzione della squadra e dello staff in vista del campionato 2019/20, il cui inizio è previsto il 20 ottobre.
Per quanto riguarda la rosa, l’intenzione è quella di puntare, come si è fatto la scorsa stagione, su giovani giocatori aquilani, con qualche rinforzo esterno in alcuni ruoli chiave. Sullo staff tecnico, invece, se ne saprà di più nei prossimi giorni: al momento non si sa ancora se saranno confermati Luigi Milani e Robeto D’Antonio, che sono riusciti comunque a conquistare al primo colpo una salvezza non scontata senza passare per i playout.
C'è poi da definire tutta la parte delle sponsorizzazioni. Il campionato di serie A costa all’incirca 300mila euro e l’Unione, che ha chiuso la passata stagione in lieve perdita, al momento non ha un main sponsor. “Con le nostre forze” afferma Annibaldi “confidiamo di coprire almeno la metà del budget. Speriamo si faccia avanti qualche soggetto importante”.
Un'altra incognita sarà quella dello stadio: con il Fattori che quasi sicuramente rimarrà chiuso per buona parte della prossima stagione a causa dei ben noti problemi di sicurezza, è praticamente certo che la società dovrà giocare nell'impianto di Villa Sant'Angelo, l'unico omologato per la serie A oltre al Fattori.