Dopo l'1-0 contro la Carrarese mister Nunzio Zavettieri si presenta in sala stampa raggiante: Sono tre punti importantissimi perché queste sono le partita che aiutano la squadra a crescere. Mi è piaciuta la maturità della squadra nell'aspettare e nel soffrire e non perdere la testa come successo contro il Pisa".
Zavettieri ha statistiche alla mano: "Sull'epressione di gioco possiamo far meglio ma le mie statistiche parlano di 11 tiri di cui 5 nello specchio e sei fuori per L'Aquila, mentre la Carrese ha calciato otto volte, una nello specchio della porta e sette da lontano come avevamo previsto. Il vero pericolo lo abbiamo corso ad inizio secondo tempo con l'azione della traversa".
Ma cos'è successo ad inizio ripresa? "Nel secondo tempo i ragazzi erano carichi per fare meglio, proprio in quel momento abbiamo rischiato ma abbiamo saputo soffrire. Più che un calo di concentrazione è stato il tendere, da parte della mia squadra, ad allungare troppo il gioco. Loro giocavano su più linee avendo un mediano basso e un trequartista mentre noi giocando solo su tre linee così ci siamo messi in difficoltà. Poi ci siamo riordinati e pur non facendo tantissimo siamo stati più compatti e abbiamo giocato più corto. Partite come queste le decidono le giocate di giocatori importanti. Corapi è stato bravissimo nel tempo di inserimento e poi con il piede che ha, ha fatto il resto.
Il Mister ha poi spiegato le scelte della formazione iniziale: "Di Mercurio è stata una scelta tecnica perché con questo sistema mi da più equilibrio rispetto a Scrugli che in più non si è potuto allenare pienamente in settimana. Inoltre non avendo altri centrali a disposizione, tenendolo in panchina avevo la possibilità di utilizzarlo in corso sia come centrale che come laterale".
Ma la difesa ha tenuto: "Sapevamo il rischio che correvamo con la loro mezza punta. Gli abbiamo dato la possibilità di calciare da lontano. Ottima è stata anche la prestazione di Karlalis che ha giocato con personalità. Può crescere molto. Io lo vedo più come difensore centrale che come esterno, anche se ha caratteristiche diverse da Maccarrone".
FRANCESCO CORAPI
Della squadre a scendere in conferenza stampa non poteva che essere l'eroe della giornata Franceso Corapi: "Sono soddisfatto perché sono tre punti importanti contro una squadra ostica che fino alla settimana scorsa non aveva mai perso".
Forse un passo indietro in fase di concretizzazione: "Non sempre si possono concretizzare l'80% delle occasioni così come successo a Ferrara. La Spal ci lasciava un po' più giocare mentre oggi abbiamo fatto più fatica nell'impostare il nostro gioco".
Cos'è cambiato con la gestione Zavettieri? "Ora c'è una mentalità diversa di gestire la partita. Con Mister Pagliari aspettavamo abbastanza, ora siamo più propositivi. Ma l'anno scorso siamo andati bene perché avevamo dei bravi contropiedisti quest'anno abbiamo giocatori diversi che puntano e saltano l'avversario".
Campionato equilibrato, chi ti è piaciuto di più finora?: "La Regigana mi ha dato un buona impressione al livello di gioco ma anche la Carrarese e la Lucchese, insomma nessuno è da prendere sotto gamba. C'è equilibrio, qualsiasi squadra può perdere con l'ultima e questa è stata anche la nostra fortuna".
Sul gol e l'assist di Scrugli: "Devo una cena a Scrugli in settimana. Ci conosciamo da parecchio tempo, gli voglio bene".
Poi Corapi lancia un messaggio importante, teso a far crescere la cultura sportiva locale: "Voglio dire ai tifosi della tribuna che dovrebbero smorzare un po' i toni perché non è giusto - in una partita che non vinciamo subito per 2-0 - sullo 0-0, lamentarsi per un passaggio sbagliato e poi esultare sull'1-0. Ognuno dice quello che vuole ma questo atteggiamento non ci aiuta se ad ogni minimo errore ci si grida contro".
ERCOLE DI NICOLA
Negli spogliatoi anche il direttore dell'area tecnica Ercole Di Nicola, stra contento per i tre punti: "Le partite al Fattori saranno tutte così, dobbiamo avere la pazienza e la lucidità per scardinare le difese avversarie come succede anche alle altre squadre, guarda il Pisa con la Lucchese. Ora dobbiamo essere bravi a sfruttare questa scia".
Poi il direttore torna sulla protesta degli ultras e sul tentativo di mediazione: "Quando non vedo la nostra curva in curva mi dispiace: ho provato insieme a Chiodi e Mancini in tutto i modi di cercare di trovare un accordo, ma la presa di posizione da entrambe le parti è rimasta immutata. Non sono contento voglio la tifoseria in curva. In futuro cercheremo che una cosa del genere, ad un'ora dall'inizio della partita, non accada più. Il pubblico è fondamentale e può dare sempre quel qualcosa in più in un momento di difficoltà .