Tre punti d'oro conquistati contro una squadra dal tasso tecnico importante e che rilanciano L'Aquila verso una posizione in classifica, e si spera un campionato, più tranquillo.
Arrivati anche grazie al fatto che, come ci si poteva aspettare, i toscani sono giunti al Fattori per fare la partita, aiutando L'Aquila a sviluppare il proprio di gioco.
Rossoblù bravi prima a sbloccare subito il risultato e poi - dopo il gol preso per l'ennesima ingenuità - a ritrovare il vantaggio nel secondo tempo, proprio nel momento di massima pressione della Carrarese che aveva preso anche un palo.
A fissare il risultato sul 2-1 ci ha pensato un Salvatore Sandomenico in giornata super, servito in ripartenza da De Sousa che, dalla tre quarti, è avanzato in profondità palla la piede col passo della pantera servendo lo scugnizzo di Secondigliano.
Menzione straordinaria anche per il buon vecchio (nel senso di stagioni in rossoblù) Vittorio Triarico che dopo due anni (suo il momentaneo pareggio a Perugia, nella prima divisione di Pagliari) è tornato al gol, ponendosi sempre più come uomo chiave della formazione di Perrone.
Tutto bene insomma quel che finisce bene: oggi L'Aquila ha vinto e bisogna sorridere. Eppure, il clima intorno al Fattori continua a non essere dei migliori, vista la contestazione della Curva verso una società apparsa sin troppo permalosa: è stato fatto rimuovere infatti, verso l'ora di pranzo, lo striscione "Chiodi e Mancini andatevene" apposto dalla tarda mattinata in Curva Sud.
I periodi di 'crisi' nelle relazioni, si sà, possono anche servire. Si capirà se per rompere definitivamente o crescere insieme. Per il bene dell'Aquila sarebbe cosa buona comunque comunicare con estremezza chiarezza senza dare adito a inutili veleni. Ci può stare che la proprietà abbia perso parte del consenso, la migliore risposta è dimostrare di saper fare, e anche meglio, in ogni caso. Anche in quest'annata difficile in cui a parlare in definitiva sarà il campo e il mantenimento (o meno) della categoria.
La curva comunque non ha smesso di incitare un secondo la squadra, nel contesto di uno stadio semivuoto, una disaffezione sulla quale bisognerebbe riflettere a lungo ma che coinvolge non solo il cuore calcistico della città.
Tornando al calcio giocato, Perrone sorprende all'ingresso in campo schierando Sanni terzino e Cosentini al centro insieme a Maccarrone. Sull'altra fascia resta invece Di Mercurio. Una scelta quella del tecnico dettata dal passaggio logico dal 4-3-3 al più difensivo 5-3-2 con l'ingresso di Bigoni dopo il 2-1.
Pronti partenza via e Sandomenico dal limite impegna il portiere toscano che sventa in angolo.
Al 12' il gol dell'Aquila: schema su punizione, Mancini tocca per Sandomenico che arrivato di fronte il portiere tira. Sulla respinta c'è Triarico che prima tira e poi, sulla respinta corta del portiere, trascina il pallone in rete.
Al 23' occasione per la Carrarese con un tiro da dentro l'area che Zandrini sventa forse con l'aiuto del palo.
Al 32' il gol dell'1-1: la Carrarese fa male su ogni verticalizzazione e su una di queste l'ex Infantino riesce a girare alla grande di testa. Ma forte è l'incertezza della difesa aquilana con Zandrini poco deciso in uscita e Maccarrone che non riesce ad ostacolare veramente l'ex rossoblù.
Al ritorno dagli spogliatoi, la Carrarese preme e al 5' prende un palo con Gyasi che conclude un uno-due che aveva spiazzato la retroguardia.
Al 12' Infantino ancora pericolosissimo, riesce a sgusciare tra Zandrini e Cosentini ma spreca mandando la palla di poco al lato.
Ma è in quel momento che va in scena una delle classiche leggi del calcio, quella del 'gol mangiato gol subito'. Così al 13' la palla finisce sui piedi di De Sousa, stop a seguire sulla tre quarti della pantera e passaggio stretto per Sandomenico che fa il suo classico movimento a rientrare, la palla sbatte leggermente sulla gamba dell'avversario e finisce in rete.
E' il momento dei cambi: Bigoni per Ceccarelli, Perna per De Sousa e Milicevich (esordio assoluto per lui) per Triarico.
Non succede quasi più niente fino alla fine, salvo un finale da thriller con un rigore chiesto dalla Carrarese all'ultimo minuto.
Ma oggi il pendolo della fortuna cade dalla parte dell'Aquila. Speriamo sia un buon segno.
LE INTERVISTE
Il vice presidente Mancini: "Fine di un incubo, contestazione non necessaria"
Per il vice Presidente Mancini, quelli con la Carrarese "sono tre punti fondamentali, la fine di un incubo dopo tanta sfortuna che aveva condizionato le scorse giornate".
Sulla contestazione: "Non riusciamo a comprenderla. E' molto demotivante per chi lavora ma non solo per noi dirigenti ma a cascare per tutti, anche per la squadra. Non è necessaria".
Sullo striscione rimosso, Mancini è lapidario: "Ci siamo offesi, facciamo molti sacrifici per esser mandarti a quel paese. Non va bene".
Resta comunque incomprensibile la scelta a-democratica della rimozione.
Sandomenico: "Vittoria importante, la Carrarese non ci ha mai messo davvero in difficoltà"
In sala stampa, lo scugnizzo rossoblù entra con gli occhi luccicanti della gioia e il sorriso di chi sa di aver fatto una gran partita: "Se Sandomenico fa bene - esordisce - il merito è della squadra. La vittoria di oggi è importante non abbiamo mai davvero sofferto la Carrarese".
"Dedico il gol al mister dei portieri che sta passando un brutto periodo per questioni familiari".
Oggi 'San Domenico', come a L'Aquila lo chiamano in molti, in alcune fasi del match ha fatto anche il terzino: "I primi difensori devono essere gli attaccanti come ci dice sempre il mister. Ma tutti sono stati bravi, da Triarico, a Ceccarelli, da De Sousa a Mancini"
Perrone: "Quanto mi sono arrabbiato sul gol subito..."
Per il tecnico rossoblù questi sono "punti pesanti contro una squadra quadrata e fisica. Forse - per Perrone - questa è stata la partita peggiore giocata al Fattori dal punto di vista della qualità e del possesso palla. Ma abbiamo trovato subito il vantaggio come speravo e loro sono dovuti venire nella nostra meta campo".
"Poi c'è stata la grande ingenuità del gol preso e lì mi sono molto arrabbiato. Nel secondo tempo siamo riusciti a rientrare in campo tranquilli e Sasá è stato bravo".
"Ho deciso di cambiare mettendo i tre centrali come avevo programmato per una partita più difensiva ed è andata bene. Abbiamo avuto le nostre occasioni e dietro abbiamo subito poca cosa".
Cosa è piaciuto di più al mister? "Mi è piaciuto lo spirito con il quale abbiamo lottato. Normale che qualche giocatore come Sandomenico si esalta dopo il gol e raddoppia le energie".
Sul gol subito: "Dovevamo stare più alti sulla linea in modo da mettere Infantino in fuori gioco... e poi su quella palla non ci siamo proprio andati".
Sanni terzino: "Perché loro avevano più fisicità e con Bigoni avremmo sofferto in centimetri".
L'esordio di Milicevich: "Si sta ritagliando spazio in allenamento e sta crescendo. Spero di potergli dare ulteriori possibilità".
Infantino: "Qui a L'Aquila ho passato un anno e mezzo bellissimo mi sembrava giusto non esultare"
Dopo Virdis, al Fattori è arrivato un altro gol dell'ex. Un gol meno pesante di quello preso contro il Savona ma realizzato da un attaccante che a L'Aquila più di Virdis ha lasciato il segno: "Abbiamo fatto un'ottima partita - esordisce - purtroppo non abbiamo fatto il secondo e L'Aquila ha vinto"
"Sul gol non ho esultato - racconta Infantino - qui a L'Aquila ho passato un anno e mezzo bellissimo mi sembrava giusto non esultare".
"Mi trovo bene a Carrara, sono solo due settimane che riesco a giocare con continuità ma siamo sulla buona strada".
Come ti è sembrata L'Aquila?: "Da parte loro si avvertiva un po' di preoccupazione nei primi minuti, poi si sono lasciati andare ed hanno vinto".
Triarico: "Dedico il gol a mia figlia Aurora"
In sala stampa anche Vittorio Triarico, uno degli uomibn più rappresentativi di questa L'Aquila: "Son passati due lunghi anni da quando non segnavo ma l'importante è la vittoria che ci da fiducia nel futuro".
"Ho iniziato questo ritiro convinto di andar via - ammette Triarico - mi son messo a disposizione del mister e della squadra e i risultati adesso si stanno vedendo, sono contento per me e per la squadra. Dedico il gol a mia figlia Aurora".
Mister Recondita: "Predominio senza concretezza"
"Ci hanno giocato contro gli episodi" afferma il mister della Carrarese. "Abbiamo fatto la partita, L'Aquila ha sfruttato al massimo le occasioni che ha avuto. Sotto l'aspetto del gioco abbiamo fatto bene ma siamo stati troppo leziosi e presuntuosi perdendo di vista concretezza e cattiveria".