Domenica, 22 Febbraio 2015 18:38

L'Aquila e Teramo si disinnescano a vicenda sotto il Gran Sasso: 0-0 nel derby

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Finisce a reti inviolate il derby del Gran Sasso con un tempo per parte tra le due contendenti ma senza guizzi risolutori da ambo i lati. Nei primi 45' meglio L'Aquila che è partita spedita come ci si poteva aspettare, mettendo in campo la grinta e la determinazione richiestagli a gran voce dopo il brutto stop di San Marino (da rilevare a tal proposito il 2-0 rimediato dalla Reggiana sabato a Piacenza).

Il Teramo all'inizio "ha tenuto botta" come dirà il tecnico Vivarini negli spogliatoi, per poi uscire nel secondo tempo in concomitanza con il calo atletico dei rossoblù, alzando il baricentro e provando a vincere una partita in cui alla fine il pareggio è il risultato più giusto anche se andando a contare i punti L'Aquila ha avuto qualche occasione in più.

E' mancata però all'Aquila la giocata finale con tante palle sporche lì davanti non concretizzate anche per l'incapacità, col passare del tempo, di sfruttare le cosiddette seconde palle. Con un Pozzebon - oggi mai davvero efficace - che via via si è spento nel tempo e Sandomenico che ci ha provato fino alla fine ma senza colpire. Buona la prova di Pacilli anche sotto l'aspetto motivazionale mentre non ha girato al 100% il motorino Corapi a cui il Teramo ha cercato di lasciare meno margini possibili a differenza dell'Ascoli che un mese fa non prese contromisure perdendo per 3-0.

Nel complesso le formazioni che rappresentano le città ai due lati del Gran Sasso si sono annullate (con i gemelli del gol Donnarumma e Lapadula ben contenuti dalla difesa aquilana), giocando a gran ritmo sotto lo sguardo attento del Corno Grande (2912metri s.lm) che imperioso ha vegliato sulle quasi tremila anime che hanno affollato il Fattori, con una rappresentanza teramana di circa 600 unità.

Certo il pareggio andava più che bene al Teramo, che perde due punti dalla capolista ma resta lì nelle vette della classifica dalle quali invece L'Aquila - che doveva vincere - resta lontana, lasciando inalterato lo svantaggio di 10 punti proprio dai cugini biancorossi e andando sotto di 12 dalla capolista Ascoli. Ma con due partite da recuperare e l'importantissima - a questo punto - trasferta di Lucca di sabato prossimo per iniziare l'ardua scalata. Ed ora è sempre più difficile.

La cronaca del match [clicca qui invece per andare alle pagelle] [qui per le dichiarazione di Zavettieri negli spogliatoi]

Per "scelta tecnica" - ma le ragioni evidentemente vanno ricercate negli aspetti motivazionali di cui si è parlato in settimana - Zavettieri lascia in tribuna Virdis e schiera il tridente con Pozzebon al centro e Sandomenico e Pacilli ai lati.

A centrocampo torna Triarico con Scrugli dall'altra parte e Del Pinto e Corapi al centro. In difesa, a tenere bene a bada Donnarumma e Lapadula, Pomante, Maccarrone e Zaffagnini.

3-4-3 confermato dunque rispolverando una formazione vecchio stampo ad eccezione di Pozzebon e con il talismano Sandomenico (Santo aquilano nella partita di andata) pronto a pungere.

La pressione dell'Aquila si fa sentire subito. La prima vera occasione arriva al 15' quando Corapi seleziona una delle sue punizione modello "rimbalzo davanti al Portiere" che infatti un incerto Tonti non blocca: arriva Pozzebon che sciupa clamorosamente con il guardalinee che intanto segnala un dubbio fuori gioco.

Al 22' a far paura al Teramo è l'uomo più temuto, Sandomenico, che sfrutta un errore di Scipioni, tiene palla ed entra in area ,ma la conclusione viene deviata in angolo

Il teramo si fa vedere al 34' con Donnarumma che gira a rete un passaggio di Amadio che Zandrini blocca distendendosi a terra.

Primo tempo a favore dell'Aquila.

Al rientro in campo il Teramo fa subito più possesso palla spostando il suo baricentro in avanti e all'11' sfiora il gol con Amadio che sorprende tutti battendo velocemente un calcio di punizione a centrocampo: Lapadula si ritrova solo davanti a Zandrini ma tira alto.

Al 14' altra palla gol per L'Aquila: buona combinazione Pacilli-Sandomenico, palla a Triarico al limite dell'area piccola ma l'esterno tira fuori sprecando forse l'occasione più ghiotta di tutto il match.

Al 26' Donnarumma ha l'occasione di portare in vantaggio il Teramo ma sbaglia la conclusione e poi la difesa sventa.

Al 42' altra palla gol per L'Aquila proprio sui piedi del talismano Sandomenico: Tonti, ancora una volta incerto, respinge fuori area un lancio di Pomante su cui si era avventato Perna, la palla finisce sui piedi dello scugnizzo di Sconsigliano che lucido la tiene cercando il corridoio giusto e non lo trova per poco, dato che la sua conclusione rasoterra viene intercettata da una gamba biancorossa che fissa il risultato sullo 0-0.

Ancora Sandomenico che cerca il gol a tutti i costi, ci prova due minuti più tardi accentrandosi dalla sinistra: la conclusione a rientrare finisce alta.

Il Tabellino

L'Aquila: Zandrini, Pomante, Scrugli, Corapi, Maccarrone, Zaffagnini, Triarico (17' st Karkalis ), Del Pinto, Pozzebon(30' st Perna n.g.), Pacilli (26' st Djuric), Sandomenico. All. Zavettieri

Teramo: Tonti, Scipioni, Perrotta, Cenciarelli(44' st Bucchi), Caidi, Speranza, Di Matteo (34' st Petrella n.g.), Amadio, Donnarumma, Lapadula, Masullo (23' st Di Paolantonio ). All. Vivarini

 

Ultima modifica il Domenica, 22 Febbraio 2015 22:07

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