Mercoledì, 10 Giugno 2015 09:38

Calcioscommesse, altri 5 indagati: sotto inchiesta la partita Savona-Teramo

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Altri cinque avvisi di garanzia per il calcio scommesse in Lega Pro. La Polizia di Stato ha eseguito stamane decreti di perquisizione con contestuali avvisi di garanzia, disposti dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, a dirigenti delle squadre di calcio del Teramo e del Savona con riferimento all'incontro di calcio di Lega Pro - Girone B, disputato tra le due compagini il 2 maggio scorso. E' stata la partita conclusiva del girone B di Lega Pro, con cui gli abruzzesi si sono aggiudicati la promozione in serie B.

Tra gli indagati il presidente ed il direttore sportivo del Teramo ed il direttore sportivo del Savona, nonché altre persone gié indagate nell'ambito della precedente operazione del 19 maggio scorso quando furono arrestate 50 persone, e furono recapitati 70 avvisi [leggi l'articolo]. Ai dirigenti, secondo quanto si apprende, viene contestato di aver alterato il risultato della partita che ha consentito al Teramo di guadagnare la promozione diretta in Serie B con una giornata di anticipo rispetto alla conclusione del campionato.

Sono in tutto cinque i nuovi indagati per Teramo-Savona. Contestualmente alle perquisizioni domiciliari, in mattinata sono stati notificati avvisi a Marcello Di Giuseppe, 47 anni, direttore sportivo del Teramo, al presidente della stessa squadra Luciano Campitelli di 59, e al direttore sportivo del Savona, Marco Barghigiani di 52; Giuliano Pesce, 50 anni, ex direttore sportivo della Ternana e attualmente collaboratore tecnico del Parma e Davide Matteini, 33 anni, calciatore del San Paolo Padova.

Sarebbe stato di 30mila euro, secondo gli inquirenti, il prezzo della "combine" organizzata per truccare la partita di calcio Savona-Teramo. I cinque sono accusati, secondo le indagini della squadra mobile di Catanzaro e dello Sco, di avere alterato l'esito dell'incontro. Secondo gli inquirenti, sarebbe stata la dirigenza del Teramo calcio a dare mandato a Ercole Di Nicola, direttore sportivo dell'Aquila, già indagato nella prima fase dell'operazione Dirty Soccer, di combinare il risultato dell'incontro procurando la vittoria alla loro squadra.

Di Nicola si sarebbe avvalso anche della complicità di Ninni Corda, allenatore del Barletta, anch'egli già indagato, e di Giuliano Pesce, collaboratore tecnico del Parma, destinatario oggi di uno degli avvisi di garanzia. Il prezzo di 30mila euro sarebbe stato pagato da Campitelli e Di Giuseppe per "truccare" la partita. Nel corso dell'attività, secondo quanto si è appreso, sono stati sequestrati ad alcuni indagati supporti informatici sui quali saranno svolti approfondimenti investigativi.

Ultima modifica il Giovedì, 11 Giugno 2015 05:03

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