Mercoledì, 26 Marzo 2014 15:46

Open Days 2014, Univaq abbraccia gli studenti del futuro: Inverardi tra internazionalizzazione e orientamento

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Si è svolta stamane presso la sala consiliare del rettorato, in via di Vincenzo, la conferenza stampa sul programma degli Open Days 2014 - giornate in cui l'Università dell'Aquila sarà presentata agli studenti degli istituti medi superiori - che si svolgeranno dal 1° al 3 aprile presso il Dipartimento di Scienze Umane. Durante l'incontro sono stati forniti i dettagli illustrativi delle attività che l’Ateneo propone a fini orientativi e i percorsi che verranno offerti ai diplomandi.

Sono intervenuti la rettrice Paola Inverardi e il delegato della rettrice alle attività di orientamento, tutorato e placement Giulio Antonini. Inverardi ha illustrato lo svolgimento delle giornate durante le quali l’università si aprirà agli studenti delle scuole medie-superiori. L’obiettivo è presentare all’esterno l’offerta formativa, con un occhio di riguardo al lavoro svolto negli ultimi mesi, legato alle strategie che l’Ateneo vuole perseguire.

"Il futuro – ha dichiarato la Rettrice - riguarda il rapporto territorio-studenti. La popolazione studentesca deve essere il fulcro partecipativo alla ricostruzione e alla rivalorizzazione culturale del territorio aquilano e abruzzese".

"Crediamo che questo sia un messaggio importante – ha specificato la professoressa Inverardi – perché venire a studiare a L’Aquila non è come andare a studiare in qualsiasi altro posto. Ci sono dei disagi maggiori e non possiamo negarlo. Questo deve però spronarci a valorizzare il contributo dello studente, che non deve essere passivo: il nostro obiettivo è formare studenti che siano anche e soprattutto cittadini, in un progetto che li coinvolga come fautori della crescita del nostro Ateneo e della ricostruzione del territorio".

Queste le linee strategiche della nuova governance, oltre ad un’offerta formativa d’eccellenza e una internazionalizzazione costante e continua. Strategie confermate dal professor Giulio Antonini, che è entrato in merito alle questioni tecniche riguardanti lo svolgimento degli Open Days, durante i quali si attesta la partecipazione di oltre 400 studenti per ogni giornata e di 25 scuole provenienti dalle regioni Abruzzo, Lazio e Molise. L’evento sarà aperto anche a tutti coloro che vogliano informarsi sull’offerta formativa dell’ateneo aquilano.

"La scelta di tenere gli Open Days nel Dipartimento di Scienze Umane non è casuale – afferma Antonini – oltre ad essere una sede di pregio del nostro ateneo, è anche il simbolo della sinergia tra il centro dell’Aquila e il mondo accademico. Abbiamo pensato a questa sede per dimostrare che la città sta rinascendo, auspicandoci che ciò possa essere un elemento di traino per la ripartenza di tutte le attività cittadine e studentesche".

La Rettrice ha sottolineato l’importanza della partecipazione di tutte le sfere della conoscenza, volta ad una continua crescita dell’Ateneo, che si è dimostrato (nelle ultime classifiche nazionali) all’avanguardia e competitivo, nonostante le difficoltà uniche che L’Aquila sia costretta ad affrontare. A tal proposito, la dirigenza manifesta - fin dall'inizio del mandato - una forte volontà di affrontare i punti deboli di cui soffre l'Ateneo: "L’internazionalizzazione, l’orientamento e la competitività nel mondo del lavoro – continua Antonini – restano i nostri obiettivi primari. Far godere il nostro Ateneo di respiro internazionale è una necessità fisiologica che abbiamo intenzione di soddisfare entro i prossimi due anni accademici".

Internazionalizzazione. Gli obiettivi illustrati oggi da Antonini e Inverardi riguardano l’incentivo e la promozione dei corsi multipli a doppio titolo (validi sia in Italia che all'estero), con accordi internazionali che premino il merito degli studenti. "Il nostro scopo non è solo di formare studenti in grado di fare carriera all’estero – precisa Inverardi – ma è anche e soprattutto far diventare l'Univaq un oggetto ambito di scelta accademica in campo internazionale".

A tal fine saranno incrementati i livelli minimi di conoscenza dell’inglese, superando l’ormai inadeguato livello di inglese A2 per raggiungere un livello B1, come richiesto da quasi tutti i centri accademici europei. Questa rivoluzione non riguarderà solo gli studenti. Tutti gli organi amministrativi di ateneo, infatti - nonché il personale tecnico - dovranno adattarsi, in vista di un apporto maggiore alla mobilità internazionale incentivata dai nuovi fondi (oltre 100mila euro).

Orientamento. Antonini ha inoltre illustrato quali siano i punti salienti dell’orientamento studentesco: "Ci muoveremo su tre punti fondamentali: in primis, diminuire il numero dei ritiri nei primi anni accademici tramite un rapporto diretto con le scuole superiori e attraverso progetti di autovalutazione. In un secondo momento favorire l’ingresso nel mondo accademico tramite corsi formativi che provvedano a colmare le lacune rilevate durante il percorso di studi. In questo modo vorremmo raggiungere una percentuale del 20%, entro la fine del 2014, di corsi di laurea con test d’ingresso e un 50%, entro il 2015. I risultati dei test verranno utilizzati per indirizzare lo studente nei pre-corsi, al fine di affrontare i corsi veri e propri". In quest’ottica, verranno proposti incentivi alla frequenza, e si cercherà di immettere dei traguardi minimi di crediti formativi tra un anno accademico e l’altro, ed esoneri legati alla frequenza e alla presentazione di lavori durante lo svolgimento delle lezioni.

Mondo del lavoro. Il terzo punto fondamentale riguarda l’orientamento in uscita: la direzione del rettorato targato Inverardi fa ben sperare per una spinta verso il mondo del lavoro di tutto l’Ateneo aquilano. Antonelli spiega in linee generali come si intende percorrere questo cammino: "Di importanza cruciale è la crescita in ambito dei tirocini formativi e sbocchi lavorativi, realizzando degli accordi quadro con tutte le realtà locali: l’imprenditoria, il sistema finanziario, le aziende pubbliche, le banche, i professionisti e le associazioni. Tutto ciò deve mirare a garantire delle convenzioni che giovino alla salute delle aziende e alla realizzazione in campo professionale di chi sceglie l’Università dell’Aquila come trampolino per la propria carriera lavorativa".

Durante gli Open Days sono previste le visite nei laboratori didattici e di ricerca dei sette Dipartimenti dell’Università. Si vogliono far conoscere da vicino ai futuri studenti universitari le attività didattiche e di ricerca attualmente attive, come i centri di eccellenza d'Ateneo Dews e Cetemps.

Ad impreziosire la manifestazione l’adesione dell’Accademia delle Belle Arti, il Gran Sasso Science Institute, i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, il Conservatorio di Musica "Casella", l’Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato e L’esercito Italiano, che saranno presenti con stand espositivi.

Inverardi ha, inoltre, lasciato trapelare anche qualche indiscrezione sul futuro del Dipartimento di Scienze Umane, a proposito di una costituzione (che sarebbe unica in Italia) di un "Politecnico di Scienze Umane”. La proposta, ideata dal direttore di Dipartimento Simone Gozzano e illustrata nell'intervista rilasciata a StudenTown nel dicembre scorso, sembra in fase di sviluppo, come ci conferma la Rettrice: "La novità riguarda la partenza con un curriculum di studi del corso di lettere. Questo ci darà il tempo di lavorare di più alla nascita del "politecnico". Questo processo riguarda sia l’amministrazione che i colleghi di Scienze Umane. Personalmente, la ritengo un’idea affascinante ed unica in Italia, molto moderna e per la quale vogliamo adoperarci, in modo che abbia le gambe per sorreggersi per costruirsi un futuro. Perciò è importante che abbia una larga condivisione del Dipartimento. Il progetto c’è e, con la volontà e l’impegno comune, può essere realizzato".

Ultima modifica il Mercoledì, 26 Marzo 2014 18:26

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