Lunedì, 31 Marzo 2014 11:04

Mensa e borse di studio, la svolta? Intervista a D'Ascanio dell'Adsu

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Nuovi sviluppi per quanto riguarda la questione del servizio mensa nel Dipartimento di Scienze Umane dell'Università dell'Aquila.

L'ultimo capitolo dell'aggrovigliata vicenda, che abbiamo più volte seguito, porta con sé, finalmente, sviluppi positivi.

Ci eravamo fermati alla raccolta firme avvenuta nel mese scorso, dove gli studenti ed i loro rappresentanti chiedevano il rimborso dei tesserini mensa per i beneficiari di borsa di studio, privati del servizio. Fortunatamente, gli sviluppi lasciano intravedere uno spiraglio di buone speranze, nonché un modo più organico per affrontare la problematica situazione che vivono quotidianamente studenti di Scienze Umane.  

Intervistato da NewsTown, il presidente dell'Azienda per il Diritto allo Studio (Adsu) Francesco D’Ascanio ha rivelato importanti sviluppi a riguardo: "Il CDA dell’Adsu ha preso in carico le due mozioni presentate tramite la petizione firmata dagli studenti - afferma D'Ascanio - i nostri uffici hanno già fatto una stima quantificando la monetizzazione delle borse di studio. La cifra si aggira intorno ai 50mila euro, denaro che l’azienda ha già incamerato effettivamente. A fronte di queste somme, ci è sembrato giusto e corretto ristorare gli aventi diritto. L’Adsu si è dimostrata pronta e disponibile a risolvere il problema. Credo che le cose giuste vadano fatte, e ci siamo adoperati a tal fine".

Quali sono i tempi necessari all'effettiva monetizzazione delle borse: "Questo è un problema leggermente più complesso - sottolinea il presidente dell'Adsu - in questo momento la situazione interna all’Azienda è particolarmente difficile. Ci stiamo adoperando per garantire la risoluzione del problema nel minor tempo possibile, le resistenze e le tensioni interne dovranno essere risolte velocemente, per snellire il procedimento di rimborso al quale gli studenti hanno diritto. Promettiamo il massimo impegno per adempiere ai nostri doveri".

Grande soddisfazione anche da parte degli studenti, come dichiara il rappresentante studentesco di Scienze Umane Claudio Vernarelli, che si è occupato della petizione e della consegna delle mozioni all’Adsu: "Sono molto contento dell’esito positivo della petizione. Perché 635 persone hanno mostrato la volontà di combattere questa battaglia che è di tutti. Soprattutto di coloro che sono tornati a studiare all’Aquila o che hanno scelto il nostro Ateneo e vedono nel problema della mensa un’ingiusta mancanza".

Vernarelli dichiara che l’Adsu si è sempre dimostrata favorevole e disponibile ad affrontare e appianare i problemi legati al disservizio: "Questo è il primo passo verso una svolta positiva che possa giovare alla salute del nostro Dipartimento, ma anche di tutto l’Ateneo. Noi chiediamo un confronto continuo con le autorità competenti, in modo che gli studenti partecipino in maniera attiva al miglioramento delle condizioni".

Sui tempi dei rimborsi, si parla di giugno o luglio, in concomitanza con la seconda rata della borsa di studio.

"Ci tengo a precisare - sottolinea Vernarelli - che questa non è stata una mossa politica, ma ci siamo uniti per risolvere un problema di tutti. E' una battaglia comune, ed io sono stato solo un tramite tra gli studenti e l'Azienda".

Il presunto e auspicabile epilogo della vicenda dimostra quanto conti la voce degli studenti se agiscono all’unisono: la partecipazione è sempre il mezzo migliore per il miglioramento delle condizioni della collettività.

Ultima modifica il Martedì, 01 Aprile 2014 01:07

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