Il Ministero dell'Istruzione ha diffuso ieri i dati relativi agli esami di maturità dell'anno scolastico che si è appena concluso. Secondo le rilevazioni, i promossi sarebbero in leggero aumento alla maturità, con una piccola crescita anche delle votazioni con lode.
All'esame è stato ammesso il 95,8% dei candidati, di cui il 99,2% dei ragazzi ha superato le prove(era il 99,1% nel 2013). Inoltre, più di 3.400 maturandi hanno portato a casa una lode (0,8% del totale, erano lo 0,7% nel 2013), con Puglia, Campania, Sicilia e Lazio 'sul podio'. Alla Sardegna spetta il record dei bocciati: non è infatti stato ammesso il 14,7% degli studenti. Dati sostanzialmenti invariati rispetto allo scorso anno. Aumentano, invece, le votazioni fra 71 e 80 (dal 28,4% del 2013 al 28,5% di quest’anno) e fra 81 e 90 (dal 17,9% al 18,1%). I voti più alti li portano a casa i ragazzi dei Licei mentre la fascia di voti fra 61 e 70 è più presente nell'istruzione tecnica e professionale, così come la sufficienza secca.
Il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini ha così commentato i dati:"La maturità è un esame conclusivo di un percorso e non un esame con una funzione selettiva di per sé".
"Questi numeri - ha aggiunto Giannini, a margine di una audizione in Senato - dimostrano che la nostra è una scuola che porta a compimento positivamente il percorso di formazione degli studenti".
Il ministro Giannini è noto agli studenti per la volontà di abolire i test d'ingresso universitari, in favore del modello francese. Questa volta, però, fare confronti con gli altri Pesi Europei, secondo il ministro, è inopportuno:"non tutti i Paesi europei hanno un esame di maturità come il nostro".
"Salvo il caso della Puglia, - ha concluso il ministro - che ha una concentrazione di dati positivi (è la regione dove ci sono stati 700 diplomati con cento e lode, il 20% dei 'super bravi' d'Italia, ndr.) non vedo dati disaggregabili".