Lo University Summer Fest, organizzato dalla Mutua Studentesca L'Aquila - in collaborazione con l'Udu, le associazioni "Laboratorio dietro le quinte" e "Cittadinanze L'Aquila" - inizierà oggi alle 18, a piazza Duomo.
La tre giorni si aprirà con un dibattito sull'attuazione della Legge 240 del 2010, nonché sul sistema AVA (Autovalutazione, Valutazione periodica, Accreditamento), nuovi provvedimenti ministeriali in materia di cultura e istruzione.
La volontà è quella di riflettere sulla spinosa questione nazionale dei sotto finanziamenti al mondo dell'Università e della Ricerca. In particolare, nella realtà dell'Ateneo aquilano - gravemente ferito dal sisma del 2009 - i tagli di fondi a Università e Ricerca assumono risvolti ancor più pesanti, se paragonati alle altre realtà italiane.
Ospiti dell'incontro di oggi saranno Ferdinando Di Orio, Rettore uscente dell'Univaq, Paola Inverardi, la Rettora entrante, gli Onorevoli Gianluca Vacca (deputato e membro delle VII commissione della Camera per il M5S) e Andrea Ranieri (Senatore della Repubblica del PD), Michele Orezzi, coordinatore nazionale Udu, e Francesco Sinopoli, della segreteria nazionale di FLC-CGIL.
StudenTown ha incontrato Giancarlo Iezzi, di Mutua Studentesca L'Aquila, e Andrea Fiorini, coordinatore dell'Udu L'Aquila e rappresentante al Consiglio nazionale degli Studenti Universitari.
Giancarlo, che valore assume lo University Summer Fest a L'Aquila?
"Il dibattito curato dall'Udu sarà sull'applicazione delle riforme universitarie, a livello nazionale e locale, e tratterà anche la questione dell'autonomia degli atenei. E la volontà è anche quella di discutere del cronico sotto finanziamento degli atenei pubblici italiani. Poi ci saranno i concerti, slegati dai cambiamenti che interesseranno l'Univaq nei prossimi mesi. Sarà il momento più aggregativo, pensato per esaltare l'espressività degli studenti, in questo caso musicale".
Tra gli invitati figurano anche i nomi degli Onorevoli Vacca, M5S, e Ranieri del PD. Perché la scelta di rivolgersi proprio a loro e non ad altri esponenti o schieramenti partitici?
"Abbiamo scelto Vacca e Ranieri perché sono stati e sono entrambi impegnati nelle commissioni parlamentari che riguardano i temi cari all'Università. Sono stati scelti parlamentari di area centro-sinistra, o comunque progressista, perché queste sono le forze politiche che negli anni hanno sempre avuto a cuore il tema dell'istruzione e della ricerca pubblica. Inoltre ci sarà anche un membro della segreteria nazionale della FLC-CGIL che è il sindacato di riferimento all'interno degli atenei. Con loro si discuterà del futuro delle università pubbliche, considerando la continua emorragia di risorse da cui è colpito l'intero sistema pubblico italiano. E gli studenti sono quelli che maggiormente ne pagano le conseguenze.
Significativa sarà anche la presenza di Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell'Udu".
Per quali motivi il dibattito con il presidente Gianni Chiodi è stato rimandato a settembre o ottobre, e ne è stata delegata l'organizzazione a Cittadinanze?
"Non si parla propriamente di delega, poiché la festa è il prodotto della collaborazione di diverse associazioni, dovuta anche alla condivisione della sede e di opinioni comuni riguardo svariati temi sociali e politici. Per quanto ne so, l'incontro è stato rimandato per defezioni dovute ad altri impegni degli invitati. Così abbiamo preferito rimandare per avere più attori politici e garantire una più ampia partecipazione e discussione".
Andrea, perché la scelta di non partecipare a L'Aquila Bene Comune, la festa del Pd, e portare in quell'occasione questi temi all'attenzione dell'opinione pubblica?
"Lo University Summer Fest e L'Aquila Bene Comune sono due cose completamente separate. Oltretutto siamo venuti a conoscenza dell'iniziativa solo dopo che era stata organizzata. Il PD era intenzionato a dare un'impronta soprattutto locale al dibattito, incentrata su L'Aquila e il rapporto con la Regione. C'è stata anche la presentazione di un candidato per la presidenza regionale... Insomma, il loro dibattito era orientato in una direzione diversa rispetto alla nostra. E poi l'USF si sarebbe tenuto a prescindere. Quello di cui ci rammarichiamo è il fatto che il Comune ci abbia 'spezzato le gambe' dal punto di vista organizzativo. Sicuramente, se ci fosse stata più partecipazione da parte dell'amministrazione comunale la festa sarebbe stata molto più bella".