E' scaduto il 30 novembre scorso il mandato del numero uno dell'Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere abruzzese (Usrc), Paolo Esposito. E dopo due settimane di vacatio, stamane è arrivata la proroga del contratto, a sorpresa fino al 31 dicembre. Per altri 15 giorni, insomma.
Una decisione che non sottende a stravolgimenti in seno all'Usrc: non è in discussione, infatti, la conferma di Esposito, nativo della provincia di Chieti e nominato dal governo Monti nel 2012. La proroga provvisoria tuttavia, in attesa del rinnovo definitivo, ha scatenato parecchi mal di pancia, e non soltanto negli uffici di Fossa.
Era noto da tempo, infatti, che il contratto di Paolo Esposito fosse in scadenza alla fine di novembre, eppure il Ministero dell'Economia si è mosso con colpevole ritardo, scontando, ora, i tempi lunghi della burocrazia.
La proroga fino al 31 dicembre ha risolto, almeno, l'impasse degli ultimi giorni, con il titolare impossibilitato ad apporre la firma ad alcun documento. E con le nuove normative, la cassa della ricostruzione è gestita dall'Usrc: è chiaro come i Comuni non avrebbero potuto accedere ai fondi se non fosse arrivata la proroga.
Resta l'amaro in bocca però, per la scarsa attenzione riservata dal Ministero alla ricotruzione dei Comuni fuori e dentro cratere.