Un'altra cooperativa 'rossa', la bolognese Coop Costruzioni, impegnata anche nel cratere sismico aquilano, è in liquidazione coatta amministrativa per insolvenza.
Legacoop Emilia Romagna infatti, nel novembre scorso, ha inoltrato richiesta al ministero dello Sviluppo economico.
La procedura - secondo la Regione e la città metropolitana di Bologna - puntava a salvaguardare la continuità aziendale e occupazionale. Gli enti hanno chiesto "l’accesso ad ammortizzatori sociali consoni allo stato di crisi attuale dell’azienda", che, la primavera scorsa, aveva comunicato di non poter rinnovare i contratti di solidarietà dei 380 lavoratori. E alla fine di dicembre, è stato in effetti raggiunto l'accordo tra il Commissario di Coop Costruzioni in liquidazione e le Organizzazioni Sindacali: prevede un periodo di CIGS della durata di 12 mesi. A renderlo noto Maurizio Maurizzi, Segretario Generale Fillea Cgil Emilia Romagna, che ha aggiunto: "Risultato per niente scontato, in quanto dal primo gennaio 2016 – con la riforma degli ammortizzatori sociali voluta dall'attuale Governo – non sarebbe più stato possibile utilizzare ammortizzatori sociali di tipo conservativo per i lavoratori dipendenti di aziende in procedure concorsuali".
"Abbiamo dovuto prendere atto che proseguire avrebbe comportato nuovi rischi senza alcuna certezza di potere riemergere da questa situazione di fortissima criticità", ha detto il presidente Luigi Passuti. "Non ci sarà nessun problema per quanto riguarda il prestito sociale, che è stato interamente restituito".
L’azienda di costruzioni aveva chiuso il 2014 con una perdita di 58 milioni di euro.
Al finire dell'ottobre 2015, Passuti ha fatto sapere che i 12 milioni di euro di mancati pagamenti da parte della pubblica amministrazione hanno causato una crisi di liquidità e fatto saltare il piano di risanamento varato la scorsa primavera con il supporto della finanziaria Fibo di Legacoop, che ha messo sul piatto 23 milioni. I soldi freschi sono bastati a pagare soltanto i debiti scaduti verso i fornitori e a rientrare dai fidi bancari.
Luigi Passuti, come detto, è nome noto, anche a L'Aquila. Nella primavera 2012, partecipò ad un incontro pubblico sulla "Ricostruzione pesante possibile", a seguito dell'avvio dei lavori di costruzione ex novo a seguito di abbattimento di alcuni palazzi siti a Pettino, in via Francia, ai civici 26-28-30.
Accanto a Passuti, quel giorno, erano seduti il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, l'allora assessore comunale Vincenzo Rivera, oltre al presidente dell'Ance Gianni Frattale.