Lunedì, 29 Febbraio 2016 16:11

Le storture che si annidano intorno alla ricostruzione privata: la denuncia di Paolo Tella

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Storie di ricostruzione, a quasi sette anni dal terremoto del 6 aprile 2009.

Storie che raccontano le storture che si annidano intorno alle pratiche di ricostruzione privata, una giungla che necessiterebbe di regole ben più stringenti - l'hanno detto tutti, non ci ha ancora pensato nessuno -, e l'inadeguatezza, per non dire altro, di alcuni presidenti di Consorzio - nel caso dei condomini spesso si tratta degli amministratori - che pur svolgendo incarico di pubblici ufficiali, gestendo fondi della collettività, troppo spesso non hanno le capacità di svolgere ruoli così delicati.

Paolo Tella, presidente del Consorzio di ricostruzione etica 'L'Aquila 2009', ha denunciato sul suo profilo Facebook, e poi raccontato a NewsTown, una di queste storie.

"Sabato mattina, ho ricevuto la telefonata di un amico: mi avvisava che alle 16 si sarebbe tenuta una riunione di condominio per scegliere l'impresa cui affidare i lavori di ricostruzione. Ho controllato la posta e scoperto, così, che mi era stata inviata una Pec alle 21 di venerdì. Forse, l'amministratore del condominio non ha il mio numero di telefono".

Sta di fatto che il presidente del Consorzio 'L'Aquila 2009' viene convocato venerdì sera, alle 21, per una assemblea che si sarebbe tenuta il giorno dopo, alle 16. I proprietari degli immobili sono chiamati a scegliere tra il Consorzio presieduto da Tella e un'altra impresa. Valore delle opere: un milione e mezzo di euro. 

Altra anomalia: il condominio ha conseguito il buono contributo nel mese di dicembre e avrebbe dovuto consegnare il progetto di ricostruzione stamane. In altre parole, l'assemblea è convocata a due giorni dalla prescritta consegna del progetto.

Racconta ancora Tella: "La graduatoria con i punteggi indicava il Consorzio 'L'Aquila 2009' al primo posto, con molti punti di distacco sulla seconda impresa classificata. In sede di riunione, però, apprendo che l'amministratore ha un contenzioso in corso con un'altra impresa, il CME - Consorzio imprenditori edili - e mi chiede di assumere gli oneri dell'eventuale risarcimento danni". A farla breve: l'amministratore di condominio chiede al Consorzio se fosse disponibile, in cambio dell'affidamento dei lavori, ad assumere i costi del contenzioso.

Come non bastasse, il presidente di 'L'Aquila 2009' capisce che il progetto non c'è ancora: "Mi è stato chiesto l'impegno a realizzarlo senza che mi fosse consegnato neppure il computo metrico. Scopro, inoltre, che l'amministratore ha invitato nuove imprese dopo aver chiuso la fase di gara e che, nei verbali del condominio, non sono rispettati i più elementari criteri fissati dal codice civile". Tella racconta di essere stato tenuto "per tre ore sotto torchio" e di aver avuto la netta sensazione che "si stesse cercando la minima pagliuzza per non affidargli il lavoro". 

Non viene trovata alcuna 'pagliuzza', però. "Così, li ho lasciati alla loro scelta. Io non so se sono stato scelto o no, ma ieri mi ronzava in mente una strana sensazione: quel lavoro non lo voglio fare, non mi piace imporre la nostra presenza se non sono gradito; ma non mi piace che un amministratore si possa sentire onnipotente e non rispettare norme emanate a fatica per la legalità nella ricostruzione. Allora ho deciso: ho preso il computer, ho aperto la Pec, ed ho segnalato il caso al Comune ed all'USRA, diffidando l'amministratore dal procedere a qualsiasi affidamento perché la sua procedura è viziata nella forma e nella sostanza. Ho chiesto al Comune ed all'USRA di intervenire in quanto garanti istituzionali del corretto utilizzo di indennizzo pubblico erogato ad un funzionario di pubblico servizio. Ho anche chiesto di indicarmi, nel caso di impossibilità di loro intervento, quale procedura adottare a tutela del corretto utilizzo di fondi pubblici".

Anche perché, se stamane il progetto è stato effettivamente consegnato, viene da chiedersi: come ha fatto, l'impresa scelta, ad accettare di realizzarlo senza un progetto e senza computo metrico? Ha preso una decisione tanto importante sabato pomeriggio per lunedì, in un'assemblea convocata la sera precedente? E ancora: l'impresa che si è aggiudicata i lavori ha accettato di assumere gli eventuali oneri del contenzioso in corso con CME senza aver appurato la vicenda e consultato, magari, un legale di fiducia?

Strano, a dire il vero.

Ultima modifica il Lunedì, 29 Febbraio 2016 19:52

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