Mercoledì, 09 Marzo 2016 14:28

Ricostruzione delle frazioni, ecco lo stato dell'arte con i dati USRA [Infografiche]

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Ricostruzione delle frazioni, ecco i dati forniti dall'Ufficio speciale per la Ricostruzione.

A seguito della conferenza stampa del gruppo consiliare 'Noi Con Salvini' che, non più tardi di due settimane fa, aveva denunciato la paralisi della ricostruzione delle frazioni che punteggiano la così detta città territorio, stamane, in Commissione Territorio, il titolare dell'Usra Raniero Fabrizi e, con lui, l'ingegner Salvatore Provenzano e l'ingegner Roberta Santaniello, alla presenza dell'assessore Pietro Di Stefano e del dirigente preposto Vittorio Fabrizi, hanno illustrato lo stato dell'arte, al momento.

Come già l'anno passato, il consigliere Daniele Ferella - nelle settimane scorse - ha avanzato richiesta di accesso agli atti sui contributi definitivi che riguardano i centri storici, gli anticipi del 2% sulla Scheda Parametrica parte prima, e i riacquisti di abitazioni equivalenti autorizzati dal Comune dell'Aquila sull'annualità 2015. E se l'anno passato, a leggere i dati riferibili al 2014, i contributi definitivi emessi sui centri storici delle frazioni si attestavano intorno al 5% del totale, quest'anno, dati riferibili al 2015, superano di poco l'8%. Per il 2014, il Comune dell'Aquila aveva erogato 368 milioni di euro, soltanto 20 per i centri storici delle frazioni. Per il 2015, invece, ha erogato poco più di 506 milioni, 41.346.000 per 23 delle 48 frazioni e 465.153.464 per il centro storico della città (il 91.84%).

A farla breve, ci sono 15 frazioni che non hanno visto neppure un euro e le altre si sono dovute accontentare delle briciole.

Il gruppo 'Noi con Salvini' ha dunque abbozzato delle proiezioni matematiche, stante i dati attuali, che hanno fatto molto discutere. Con questo ritmo, suddividendo cioè l'impegno di spesa per ogni frazione, da cronoprogramma approvato in Consiglio comunale, per i fondi effettivamente erogati nel 2015, ci vorrebbero 300 anni per ricostruire Monticchio, 99 anni per ricostruire Camarda e Arischia, 195 anni per rivedere Pianola e 120 anni per Pescomaggiore. Ad Onna, frazione simbolo del terremoto, sono stati impegnati 11 milioni per 8 pratiche di ricostruzione: ci vorrebbero altri 7 anni per ricostruirla. A Paganica, la frazione più popolosa, a fronte di un fabbisogno stimato in 284 milioni, l'anno passato sono stati impegnati 3.7 milioni: di questo passo, per ricostruirla ci vorrebbero 77 anni.

Dunque, il presidente della Commissione territorio, Enrico Perilli, ha convocato la riunione di stamane, per fare il punto con i dati forniti dall'Usra. E cosa è emerso? E' emerso che, in effetti, la ricostruzione delle frazioni è molto indietro e sconta almeno un anno e mezzo di ritardi. Tuttavia, la macchina è finalmente in moto e subirà una accellerazione che significa tempi certamente più brevi rispetto alle proiezioni, provocatorie senza dubbio, dei consiglieri salviniani.

Se nel 2013-2014, le schede parametrice parte prima istruite per i centri storici delle frazioni considerate 'prioritarie' da cronoprogramma erano state soltanto 27, nel 2015 sono balzate a 157 e l'obiettivo dichiarato è concludere l'istruttoria delle vecchie pratiche e delle schede parametriche parte prima entro la fine del 2016. Considerato che, di media, tra l'istruttoria delle parametriche parte prima e seconda passano sei mesi, l'intenzione dell'Usra è arrivare alla piena istruzione delle pratiche, con ammissione a contributo, entro la metà del 2017 con i cantieri in attività già alla fine dell'anno.

Lo ribadiamo, parliamo delle 13 frazioni più seriamente danneggiate e, dunque, considerate prioritarie: Onna, Bazzano, Paganica, Tempera, Camarda, San Gregorio, Civita di Bagno, Colle di Roio, Roio Poggio, Roio Piano, Santa Rufina, Bagno Grande e Ripa, Arischia.

E per le altre 35 frazioni, quelle per intenderci che non hanno un vero e proprio centro storico o che, comunque, hanno un centro storico non completamente distrutto e, per di più, almeno in parte abitato? L'obiettivo è di terminare l'istruttoria delle pratiche entro la fine del 2019. Con una metodologia diversa, però: se fino ad oggi, infatti, i centri storici delle frazioni più danneggiati erano stati divisi in comparti di priorità, stante la delibera programmatoria 122 del marzo 2015, per le frazioni meno danneggiate si procederà, per motivi piuttosto chiari, con l'individuazione di priorità legati semplicemente alle abitazioni principali, con le 'chiamate' del Comune per l'istruzione della scheda parametrica parte seconda che saranno proporzionate al 'peso' delle diverse frazioni.

Partiranno tutte le altre frazioni insieme, in altre parole, con le ultime pratiche istruite che saranno pronte ad essere cantierabili - almeno sulla carta - a metà del 2020. Inutile dire che il condizionale, in questi casi, è più che d'obbligo: se le proiezioni matematiche sul pregresso dei consiglieri comunali di 'Noi con Salvini' erano poco più di una intelligente provocazione, le proiezioni fornite stamane dall'Usra sono riferite al momento e, dunque, suscettibili di cambiamenti pure profondi.

Sta di fatto che i numeri, come sempre, parlano chiaro. Nel 2013-2014, l'Usra ha istruito 89 pratiche riferibili alle vecchie procedure e 27 parametriche parte prima per i centri storici delle frazioni più seriamente danneggiate. Nel 2015, le pratiche istruite sono state 253: 96 vecchie procedure e 157 parametriche parte prima. Nel 2016, l'obiettivo è di istruire 109 pratiche riferite a vecchie procedure, 349 parametriche parte prima e 115 parametriche parte seconda, con la fine delle istruttorie sulle vecchie pratiche e delle parametriche parte prima. Nel 2017, verranno istruite le restanti 273 parametriche parte seconda per i centri storici delle frazioni 'prioritarie'. Entro la fine del 2019 poi, come detto, si dovrebbe arrivare all'istruzione di tutte le pratiche.

Ecco il riepilogo generale, fino ad oggi, con le nostre infografiche.

Ultima modifica il Venerdì, 01 Aprile 2016 15:16

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