Martedì, 20 Agosto 2013 18:56

Chiusura Medicina ospedaliera, Natali vs Silveri: “Da lui risposte sprezzanti”

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“Sulla chiusura del reparto di Medicina ospedaliera abbiamo cercato di far riflettere il Direttore Generale Silveri e di metterlo in guardia nel dare ascolto ai cattivi consiglieri ma la sua risposta è stata sprezzante e infastidita”.

Con queste parole, contenute in una lettera aperta inviata agli organi di stampa, la dottoressa Laura Natali, da settimane in “trincea” contro la chiusura del reparto di Medicina ospedaliera del San Salvatore sancita da un atto aziendale emanato a fine giugno e divenuto operativo il 27 luglio, ha replicato alle affermazioni rilasciate nei giorni scorsi dal manager Silveri a giornali e televisioni locali.

Silveri, in sostanza, ha rivendicato la sua decisione, attribuita ai nuovi dettami imposti dalla revisione di spesa o spending review. In base al nuovo atto aziendale, Medicina ospedaliera sarà sostituita da due nuove unità specialistiche, 'Immunologia e malattie del tessuto connettivo' e 'Area di predimissione ospedaliera'. “Un reparto, quest'ultimo, che non esiste in nessun altro ospedale italiano” precisa però la dottoressa Natali.

Il direttore generale, inoltre, ha minimizzato la raccolta firme promossa dai membri del personale medico e sanitario di medicina ospedaliera che si oppongono alla chiusura (“Non riesco a capire il rammarico delle persone, la sanità non si fa a colpi di referendum”). Sono stati più di 6 mila i cittadini aquilani che hanno aderito all'appello firmando la petizione.

Il fronte del no è pronto a nuove iniziative. E' stato annunciato un probabile ricorso al Tar, il tribunale amministrativo regionale, per impugnare la delibera di Silveri. Il quale, nel frattempo, ha però deciso di “congelare” l'attuazione del provvedimento, rimandandone l'esecutività a settembre, quando, ha affermato, saranno terminate le ferie del personale.


Di seguito il testo integrale della lettera della dottoressa Natali.

Nell’ultima settimana abbiamo assistito a un’escalation di dichiarazioni e interviste rilasciate dal Direttore Generale della Asl, Dottor Silveri, con le quali, forte della sponda offertagli da un ex politico locale ora “opinion man” dichiara che grazie a Lui e ai suoi consiglieri, questa città avrà finalmente la buona sanità e definisce “fuorviante e disonesta” la discussione che si è aperta.

Si omette di dire che più del 10% dei cittadini, la terza commissione consiliare all’unanimità e il costituendo comitato di Difesa della Sanità hanno chiesto al Manager di riflettere e rivedere la sciagurata decisione di chiudere, poiché è di chiusura che si tratta, il reparto di Medicina Ospedaliera, pilastro da tutti riconosciuto dell’Ospedale San Salvatore. La chiusura è sancita nero su bianco nel piano aziendale.

Tutte queste rappresentanze hanno cercato di dimostrare al Dottor Silveri che è sbagliato sacrificare alla politica questa eccellenza, solo perché priva di un Primario effettivo (forse non voluto perché muterebbe i precari equilibri di potere all’interno del Dipartimento), sacrificare questo a fronte della istituzione di reparti cosiddetti “specialistici”che, numeri alla mano, nulla possono apportare al miglior servizio della Sanità (esempio: i ricoveri per patologia reumatologica rappresentano meno del 2% della totalità dei ricoveri effettuati nel reparto, e che tali patologie vengono trattate, per la quasi totalità, in ambito ambulatoriale).

Occorre per questo sacrificare 20 posti letto? Non è forse opportuno ampliare i posti letto in Medicina Ospedaliera vista l’insufficienza ormai cronica (letti aggiunti, letti poggiati) che da anni si lamenta? Non è forse questa carenza che dimostra che il reparto funziona a pieno ritmo tutti i giorni dell’anno e non può permettersi le ferie come succede a reparti “specialistici” di fresca istituzione?

Si è cercato di far conoscere l'enorme mole di lavoro svolto, che con più di 600 ricoveri e migliaia di prestazioni annue, contribuisce al buon report della struttura sanitaria. Si è provato a far capire che un reparto di “Predimissioni”, unico in Italia , non ha ragione d’essere per ovvi motivi di fiducia che il paziente ha il diritto di avere con i medici che lo hanno in cura e che quindi sono questi gli unici deputati alle sue dimissioni. La risposta piccata è stata “non è l’unico, ne apriremo uno anche ad Avezzano”, siamo quindi all’avanguardia nel mondo!

Si è cercato di mettere in guardia il Direttore Generale nel dare ascolto ai cattivi consiglieri...La risposta è parsa sprezzante e infastidita: ormai è tutto deciso, con il benestare dei Sindaci, dei Sindacati, del consiglio di Direzione e dei beneficiati di turno, da settembre, cosi come stabilito, si parte con il nuovo Piano Aziendale. Come dire “non disturbare il manovratore” e...
Buona salute a tutti.

Il Direttore Generale, Dr. Silveri, personaggio noto in città per aver rivestito più volte ruoli istituzionali ivi compreso quello di Direttore Amministrativo e di Direttore di Dipartimento quando il Direttore Generale della Asl era il Dr. Mazzocco, vanta numerose amicizie, dovrebbe perciò evitare di offendere professionalità e chi le rappresenta ritenendo che ciò che dicono è disonesto e forviante creando la sensazione che le ormai 6.000 firme raccolte siano messe senza conoscenza del problema, perché , a Suo dire non vengono date le opportune delucidazioni e afferma che: “C’è differenza tra il credere e il conoscere, bisogna conoscere per credere” come se si stesse approfittando della buona fede delle persone. Ma noi non siamo i peggiori politici...

Non sa il Manager, che il costituendo comitato sta facendo un lavoro immane, porta a porta, in una Città in ferie per far conoscere le vere motivazioni, sul perché e sul percome viene stravolta la verità.

Non sa il Manager che i Volontari, che si stanno dedicando anima e corpo affinché questo scempio non avvenga, sono per la maggior parte Operatori sanitari, Medici, Infermieri, Portantini, Pazienti nuovi e vecchi con i loro familiari, ex Dipendenti dell’ Ospedale che hanno avuto modo di conoscere e apprezzare la serietà e l’ abnegazione con cui viene gestito il reparto.

Fa finta di non sapere il Direttore Generale che si accantonano valide professionalità per far posto ai privilegiati di turno che, non faranno le notti, le reperibilità, si riposeranno anche la domenica e avranno un congruo aumento di stipendio pur non svolgendo neanche la metà del lavoro che quotidianamente si svolge nel reparto di Medicina Ospedaliera.

Fa finta di non sapere che nella Sanità c’è bisogno di gente appassionata del proprio lavoro e non di personale demotivato e abulico, non c’è bisogno di gente che ricopre sempre più cariche, spesso in conflitto tra di loro, con il solo scopo di decidere a proprio piacimento il destino dei sottoposti .

Non dice il Direttore Generale che nella prima bozza del Piano Aziendale era prevista, su sollecitazione del Sindaco Cialente e con il parere favorevole del Collegio dei Sindaci, la conferma del Reparto di Medicina Ospedaliera come unità complessa, affiancata dal reparto universitario. Non dice che nella delibera, invece, questo viene sacrificato su pressioni del Collegio di Direzione e nella totale assenza di parere dei maggiori sindacati, dov’era l’ Anaao? (Vive a Teramo , organizza L’Aquila e stranamente ha spazio su Rai 3 Abruzzo).

È un caso che laddove ad Avezzano erano previsti 13 Uoc, così per tagliare... se ne fanno 14 mentre all’Aquila, forse perché non abbiamo politici di riferimento all’altezza, si tagliano reparti eccellenti per creare doppioni di specialistiche a chiamata diretta. Chi sono i componenti di questi Consigli, da chi vengono nominati, si facciano i nomi, così per “conoscere, per credere”!

Il Sindaco nel frattempo ha perso la voce... a forza di parlare di teatri immaginari, lanterne magiche, cani randagi e pressioni mafiose...

Il Manager afferma con enfasi che ha appena firmato (dopo 4 anni) la delibera per la ristrutturazione del Delta Medicina, sottolineiamo la malizia di tale affermazione, cosi a voler far intendere che presto avremo un nuovo e più funzionale reparto di Medicina?

Definire forviante e disonesto il far conoscere ai nostri concittadini tutto questo è Offensivo e Spregiudicato, nei confronti delle Associazioni dei Malati, nei confronti dei cittadini, nei confronti di quella parte delle istituzioni non silente, è offensivo nei confronti di una Comunità che prova e lotta per rialzarsi. Perché è vero che siamo una città terremotata avvezza a sopportare di tutto ad accettare passivamente , ma firmare un documento proposto da persone oneste è testimonianza di partecipazione civile e democratica.

Disonesta e forviante è la trappola con la quale si è provveduto a fondere nel 2009, anno del terremoto, la Asl dell’Aquila in attivo nei conti, con quella di Avezzano in forte passivo a causa dei debiti accumulati dalla debordante Sanità privata, domandiamoci chi era preposto al controllo di questi conti? Chiediamoci perché in maniera semplice e chiara a tutti, la Dirigenza non presenta il Consuntivo del 2008? “Conoscere per credere”. Ovvio... L’ospedale era un gioiello raro, i conti erano in attivo, era un esempio in Italia, non poteva durare. I molti che ora vanno in giro a raccoglier firme erano gli Operai e in parte gli Onesti artefici di questo miracolo.

Ci dica la Dirigenza chi ha gestito e che fine hanno fatto i soldi dell’Assicurazione, quelli dell’articolo 20 (fondi per la ristrutturazione) e delle tante donazioni , sono finiti all’Ospedale dell’Aquila o a quello di Avezzano?

E Collemaggio e l’ex Ospedale Psichiatrico e già sede degli uffici amministrativi che fine farà? Sarà venduto? Si dovranno tappare altri buchi?
Ci dica la Dirigenza perché si continuano a pagare centinaia di migliaia di euro per l’affitto di strutture dirigenziali-amministrative, quando i locali di Collemaggio sono classe B e quindi facilmente e celermente ristrutturabili con modica spesa...

Sono passati quattro anni, si vuol forse favorire qualcuno? Non saranno mica quei potenti, quelle lobbies di cui favoleggia il Sindaco che hanno contribuito allo spolpamento della Sanità negli anni passati?

Sono queste le domande che aspettano Risposte, è la Città che aspetta Risposte, non una città che alimenta lotte di campanile ma una Città defraudata del suo diritto alla normalità.

Buona Sanità a Tutti

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