Martedì, 19 Luglio 2016 12:52

Riciclaggio, indagato funzionario del Governo: si occupava di ricostruzione

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Indagato per riciclaggio.

Succede a Renato Mazzocchi, funzionario della presidenza del Consiglio, finito nella bufera a seguito dell'inchiesta 'Labirinto' condotta dalla Procura di Roma che ha portato all'arresto di 24 persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere, frode fiscale, truffa aggravata ai danni di enti pubblici, corruzione, falsa fatturazione, traffico di influenze illecite, ricettazione e finanziamento illecito. L’indagine ha svelato una presunta rete ideata dal 'faccendiere' Raffaele Pizza per controllare gli affidamenti degli appalti pubblici e le nomine di importanti dirigenti nelle società pubbliche strategiche. Inoltre è stato accertato un vorticoso giro di false fatturazioni che avrebbe consentito di creare fondi neri finiti su un conto corrente 'collettore' gestito da Alberto Orsini, consulente fiscale, anch'egli arrestato.

I finanzieri del Nucleo valutario della Guardia di Finanza, nei giorni scorsi, hanno sequestrato in casa di Mazzocchi 230 mila euro in contanti, già 'imbustati', ed immediata è scattata l'accusa di ricliclaggio. Le spiegazioni del funzionario sulla provenienza dei soldi, infatti, non sono apparse convincenti, e si è deciso, così, di chiedere al gip che li ritenesse "proventi di reato". Tesi accolta ieri: il provvedimento è stato già notificato a palazzo Chigi che ha allontanato il funzionario "con effetto immediato".

Adesso bisognerà capire chi fossero i destinatari dei soldi e soprattutto quale sia esattamente il ruolo di Mazzocchi nella presunta rete. Nel provvedimento gli viene contestato il riciclaggio, ma le nuove verifiche delegate ai finanzieri dovranno stabilire se in realtà sia proprio lui il 'tramite' della corruzione. Se cioè abbia avuto il compito di smistare una parte delle tangenti. Il sospetto è che il denaro servisse ad 'aggiustare' alcuni processi, come del resto viene detto più volte nelle intercettazioni ambientali degli ultimi due anni.

Mazzocchi è l'ex capo della segreteria dell'allora ministro all'Ambiente, Pecoraro Scanio, ed è approdato a Palazzo Chigi, per collaborare con la 'Struttura tecnica di missione' coordinata da Giampiero Marchesi che si occupa, tra le altre cose, dei processi di ricostruzione dell'Aquila e dei comuni del cratere. Giusto chiarire che Marchesi non c'entra nulla con la scelta di Mazzocchi che non ricopre, in altre parole, incarico fiduciario ma è stato assegnato, come collaboratore, alla Struttura di missione.

Ultima modifica il Mercoledì, 20 Luglio 2016 00:20

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