Si sarebbe ristrutturato con il "solo" miglioramento sismico, rispetto alla previsione iniziale di adeguamento sismico. E' quanto sostiene l'opposizione nel Consiglio comunale di Navelli (L'Aquila), paese di riferimento dell'altipiano ominimo, a proposito dei lavori cui è stata recentemente sottoposta la scuola elementare.
Lo scorso 12 settembre, primo giorno di scuola, il rinnovato edificio scolastico del borgo aquilano è stato inaugurato, alla presenza di diverse personalità politiche, dal vice presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli al titolare dell'Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere (Usrc), Paolo Esposito, passando per i coordinatori delle aree omogenee del cratere, Francesco Di Paolo e Sandro Ciacchi.
Sono stati spesi 1,2 milioni di euro per provvedere, tra le altre cose, anche al miglioramento sismico della struttura. Oggi il plesso scolastico ha un indice (convenzionale) di sicurezza sismica dello 0,63 nell'unità A (aule e segreteria), 0,60 nell'unità B (edificio di transito) e 0,64 nell'unità C (palestra).
Ma il progetto preliminare, approvato definitivamente nel 2014 dalla giunta della sindaca Paola Di Iorio - rimpiazzata dall'attuale primo cittadino Paolo Federico, vincitore delle elezioni dello scorso anno - parlava di "adeguamento sismico dell'edificio sede della scuola primaria di Navelli".
Come è noto agli addetti ai lavori - se ne parlò molto nell'immediato post-sisma aquilano - la differenza tra adeguamento e miglioramento sismico è sostanziale, e affatto sottile. L'adeguamento, secondo le normative vigenti, prevede interventi sull'edificio per il raggiungimento di un indicatore di sicurezza sismico convenzionale pari a 1 (il grado massimo). Il miglioramento, invece, prevede lavori per un coefficiente di sicurezza più basso rispetto all'adeguamento, stabilito in base al tipo di edificio (pubblico o privato) e all'attività in esso effettuata (scuole, ospedali, etc.).
Per quanto riguarda Navelli, invece, non si raggiungerebbe addirittura il minimo di sicurezza imposto dal Decreto del commissario delegato (Dcd) 89 del 2011, che indica un coefficiente di 0,65 come standard minimo per il miglioramento sismico degli edifici scolastici.
La vicenda è emersa attraverso un'interrogazione al Sindaco della consigliera comunale di opposizione Giulia Giampietri: "Quanto è sicura la nostra scuola? - ha chiesto - l'esperienza del terremoto ci ha insegnato che l'unica maniera per convivere e sopravvivere ai terremoti è costruire bene, ma perché per la scuola di Navelli ci si è accontentati di questa soluzione con la quale non si raggiunge neanche il minimo?".
La tema assume un'importanza rilevante, alla luce dei tanti controlli (dai risultati non edificanti soprattutto nel marsicano e nel peligno) sulla sicurezza sismica delle scuole effettuati nell'Abruzzo interno dopo il terremoto del 24 agosto. Inevitabilmente, con uno sguardo alla scuola crollata ad Amatrice (Rieti), di cui questo giornale scriveva già la sera del 24 [leggi l'articolo].
Sempre secondo la consigliera navellese il plesso del paese sarebbe l'unica scuola del piano "Scuole d'Abruzzo - il futuro in sicurezza" a non raggiungere i requisiti minimi, assieme a quelli di Pianella e San Valentino in Abruzzo Citeriore (Pescara).
L'opposizione ha annunciato la richiesta formale per un consiglio comunale sull'argomento, mentre il sindaco Federico ha, per ora, contrabbattuto informando di "aver chiesto ai tecnici tutte le informazioni necessarie per rispondere all'interrogazione".
Intanto, ad oggi, sono stati spesi, oltre ai già citati 1,2 milioni per la scuola elementare, altri 500mila euro per l'asilo, oltre che 200mila euro per interventi urgenti finanziati nel primo post-sisma: "Con quasi 2 milioni di euro in totale, si sarebbe potuto costruire un unico plesso, demolendo l'attuale palazzo e ricostruendo in piena sicurezza", ha sottolineato Giulia Giampietri.