Mercoledì, 28 Settembre 2016 13:56

Indebita percezione di contributo post-sisma: maxi sequestro ad aquilana

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Ennesimo caso di indebita percezione di contributi pubblici a seguito del sisma.

Stando all'attività investigativa della Procura della Repubblica dell'Aquila, una cittadina richiedente - Chiara Vittorini - avrebbe percepito un contributo di 470 mila euro per la ristrutturazione della sua abitazione che aveva dichiarato essere quella principale, seppure vivesse a Milano e avesse addirittura affittato l'immobile. Per questo, il gip del Tribunale dell'Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, su richiesta del sostituto Procuratore Simonetta Ciccarelli, ha disposto un sequestro preventivo per la stessa somma contestata.

Il provvedimento cautelare eseguito stamane dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza giunge al termine di indagini delegate dalla Procura della Repubblica dell’Aquila al locale Corpo di Polizia Municipale.

Gli investigatori, a seguito di articolate indagini, hanno accertato che l'indagata, attraverso false autocertificazioni, aveva attestato che l’immobile beneficiario della misura di sostegno pubblico fosse adibito ad abitazione principale/stabile dimora, mentre, in realtà, così come scoperto, la dimora abituale dell’istante, all’epoca del sisma, si trovava a Milano. Gli accertamenti hanno consentito, tra l’altro, di accertare che Vittorini non solo non aveva mai dimorato presso l’abitazione ma l’aveva addirittura concessa in locazione a terzi.

Tale condotta, integrando gli estremi del reato di cui all’art. 316 ter C.P. (Indebita percezione di erogazione a danno dello Stato) ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati della commercialista ed al sequestro nei suoi confronti, della somma pari alla provvidenza indebitamente percepita. I sequestri sono scattati a seguito delle indagini di natura patrimoniale svolte dai militari della Guardia di Finanza che hanno consentito di ricostruire e quantificare i beni e le disponibilità finanziarie riconducibili al responsabile del reato accertato.

Il servizio svolto testimonia la crescente attenzione posta dalla Guardia di Finanza nel contrasto ad ogni forma di spreco di risorse pubbliche, anche attraverso forme sempre più virtuose di collaborazione con l’A.G. e gli altri organismi di vigilanza.

Ultima modifica il Giovedì, 29 Settembre 2016 15:33

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