Autocertificazioni false per ottenere contributi post-sisma: con questi capi d'accusa, i finanzieri del nucleo di Polizia tributaria dell’Aquila, coordinati da Sergio Aloia, hanno deferito all'autorità giudiziaria il rappresentante legale di una società cui erano stati affidati i lavori di ricostruzione di un condominio gravemente danneggiato dal terremoto del 6 aprile 2009.
Stando alle accuse delle Fiamme Gialle, l'impresa avrebbe ottenuto indebitamente il pagamento di due Sal, stati di avanzamento dei lavori, per oltre 350 mila euro, attestando falsamente l’avvenuto pagamento di un subappaltatore.
L’imprenditrice - Gianna Di Carlo, legale rappresentante della 'Domus F.lli Gizzi srl' - è stata denunciata per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato e nei suoi confronti è stato disposto il sequestro di 14 mila euro circa, somma corrispondente all’importo della fattura non pagata all’impresa subappaltatrice, pur avendo quest’ultima regolarmente svolto e concluso i lavori affidati.
L’attività di servizio si inquadra nel più ampio contesto investigativo che vede le Fiamme Gialle, coordinate dal pool di magistrati della procura della Repubblica nell’ambito del progetto Crasi (Centro di raccordo, analisi e sviluppo informativo), impegnate già da tempo in accertamenti per verificare l’autenticità delle autocertificazioni prodotte dagli affidatari dei lavori di ricostruzione sull’avvenuto pagamento dei sub-appaltatori o dei fornitori. Le imprese che omettono il pagamento non assumono alcun rischio d’impresa mentre i pagamenti per i lavori da loro svolti vengono elargiti puntualmente dall’amministrazione comunale a ogni Sal e, trattenendo per sé tutti gli utili, privano di preziose risorse finanziarie le imprese più piccole, portandole spesso al fallimento o, quantomeno, alla sofferenza.
Nel mirino dei pm e della Guardia di finanza sono finiti, fino ad ora, una ventina di costruttori che sono indagati per una prassi, quella del falso pagamento, in parte o totalmente, di subappaltatori, denunciata negli anni scorsi da decine di piccoli imprenditori entrati in grandi difficoltà. Pagamento che è condizione necessaria perché venga sbloccato da parte dei Comuni il saldo dei Sal.