Lunedì, 31 Ottobre 2016 10:31

Terremoto, oltre 15mila assistiti. Cittadini protestano a Norcia: "Ridateci le tende"

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Prima notte trascorsa in auto o nelle strutture di accoglienza per la popolazione colpita dal violento terremoto che ha sconvolto Umbria, Marche e Lazio [qui, la cronaca della giornata di ieri]. Almeno 114 le scosse registrate dalla mezzanotte nelle aree tra Rieti, Macerata, Perugia e Ascoli Piceno. Nella zona di Norcia, epicentro del sisma di ieri, si è avvertita la più forte di tutte: magnitudo 4.2, registrata alle 4:27 dai sismografi dell’Ingv e percepita nitidamente anche in Abruzzo.

In questo momento, sono oltre quindicimila le persone assistite dal Servizio nazionale della Protezione civile. In particolare, oltre cinquecento sfollati sono accolti in strutture alberghiere nell'area del Trasimeno e oltre quattromila negli alberghi sulla costa adriatica. A queste si aggiungono circa tremila persone in Umbria e altre settemila nelle Marche ospitate in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale.

I numeri, però, sono da considerarsi in continua evoluzione e aggiornamento.

Rimangono, inoltre, tra gli assistiti a seguito del sisma del 24 agosto, oltre 1100 cittadini ospitati in alberghi e strutture ricettive, prevalentemente a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), presso le abitazioni del progetto C.a.s.e. nel comune dell'Aquila o nei M.a.p. localizzati in altri comuni d'Abruzzo nonché nelle residenze sanitarie assistenziali nelle quattro regioni colpite dal sisma.

Tuttavia, sono in molti, in queste ore, a non voler lasciare i propri borghi. A Norcia, in particolare, gli abitanti hanno scelto di restare in città. Stamane, il sindaco Nicola Alemanno ha convocato un'assemblea al campo sportivo, per invitare i suoi concittadini ad accettare il trasferimento altrove, seppur provvisoriamente. E si sono vissuti momenti di tensione. Alcuni cittadini, infatti, hanno contestato la scelta - di qualche giorno fa - di smontare le tende e hanno chiesto, anzi, vengano rimontate per permettere, a chi deciderà di restare, di affrontare meglio le difficoltà di queste ore.

In questo senso, la Regione Umbria ha assicurato che già nelle prossime ore saranno montate tensostrutture collettive dove la comunità potrà passare le prime notti. "Così, nessuno sarà costretto a rimanere in auto", ha sottolineato la presidente Catiuscia Marini che, stamane, ha incontrato a Cascia il capo della protezione civile Fabrizio Curcio e il commissario governativo Vasco Errani.

"Ferma restando l'opzione volontaria da parte dei cittadini di scegliere, per l'immediato, la sistemazione in alberghi o altre strutture ricettive come hanno già fatto centinaia di persone - ha spiegato Marini - la Regione Umbria, anche raccogliendo le istanze degli stessi cittadini, attraverso la Protezione civile nazionale e regionale, è fortemente impegnata per poter garantire già dalle prossime ore anche l'allestimento di tende collettive dove poter trascorrere le prossime notti in condizioni, seppur precarie, di sicurezza".

In Umbria,  così nelle Marche, la situazione resta difficilissima: "Siamo ancora impegnati nella massima emergenza - ha aggiunto la presidente - per continuare ad assistere la popolazione e garantire tutte le necessità minime per quanti hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni. Purtroppo, siamo in presenza di numeri che non hanno più nulla a che vedere con il sisma del 24 agosto: dobbiamo assistere oltre 5.000 persone".

Ultima modifica il Lunedì, 31 Ottobre 2016 22:23

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