Martedì, 15 Novembre 2016 10:35

Dirigente 'Asl' curava lavori post-sisma: Gdf sequestra 340mila euro

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I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza dell’Aquila hanno eseguito un sequestro conservativo disposto dalla locale Corte dei Conti per un valore di € 340.000 nei confronti di un dirigente  della “ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila”, l'ing. Mauro Antonello Tursini, che ha svolto, in modo continuativo e non occasionale, una rilevante attività professionale privata, inizialmente senza la prevista autorizzazione dell’amministrazione di appartenenza e poi in difformità della stessa.

Le investigazioni delle fiamme gialle hanno permesso di appurare che Tursini, dal 2007 al 2015, sebbene titolare di un incarico a tempo pieno, ha curato incarichi relativi a progettazioni, collaudi e direzione lavori nell'ambito della ricostruzione post-sisma per conto di numerosi soggetti privati. Per diversi anni, l’attività professionale extra-istituzionale è stata inoltre svolta in totale assenza della prevista autorizzazione da parte dell'Amministrazione d'appartenenza, essendo stata questa richiesta solo nel 2012.

Le indagini hanno consentito di appurare inoltre che, dopo tale data, il dirigente, sebbene autorizzato, ha continuato ad esercitare l'attività extra-istituzionale con regolarità, sistematicità e ripetitività nei confronti di una moltitudine di committenti, non rispettando il limite dell'occasionalità imposto sia dalla normativa di settore che dalla stessa autorizzazione.

La prevalenza dell'attività libero professionale esercitata dall'ing. Tursini rispetto a quella pubblica è emersa dalla quantificazione dei compensi complessivamente percepiti. Rapportando le due diverse tipologie di introiti, risulta infatti che l'attività extra-istituzionale non è stata solo adeguatamente lucrativa ma, in alcuni anni, addirittura prevalente rispetto a quella svolta alle dipendenze dell'ente pubblico.

Pertanto, il dirigente pubblico, esercitando in modo continuativo e non occasionale una rilevante attività professionale privata, inizialmente in assenza dell'autorizzazione dell'Amministrazione d'appartenenza e, successivamente, in difformità della stessa, avrebbe violato il precetto normativo di cui all'art. 53 del D.Lgs n. 165/2001 che, sanzionando le condotte descritte, prevede anche l'obbligo di versamento del compenso indebitamente ricevuto dal dipendente pubblico su un conto corrente dedicato dell'Amministrazione d'appartenenza, per essere destinato ad incrementare il fondo di produttività dell'ente medesimo.

Le investigazioni delle fiamme gialle hanno portato alla luce, dunque, un danno erariale patito dalle pubbliche finanze, a causa dei mancati versamenti dei suddetti compensi da parte del dipendente pubblico, per un importo complessivo di circa 335.000 euro. Tale danno, prontamente segnalato dai finanzieri alla magistratura contabile, cui vanno aggiunti interessi, rivalutazioni e spese accessorie, è stato quantificato dalla locale Corte dei Conti in euro 340.000; valore corrispondente al sequestro conservativo appena eseguito.

Il contrasto all’illegalità nella pubblica amministrazione rientra oggi, più che mai, tra gli obiettivi prioritari perseguiti dalla Guardia di Finanza, che, nel salvaguardare l'integrità dell'apparato pubblico, garantisce legalità, equità ed efficienza nella gestione delle risorse destinate alla collettività.

Tordera: "Plauso alla Guardia di finanza"

"Intendo rivolgere un plauso alla Guardia di finanza per il lavoro che svolge nelle pubbliche amministrazioni al fine di prevenire e individuare casi di irregolarità nella condotta individuale dei dipendenti".

Così il Manager della Asl 1 Abruzzo, Rinaldo Tordera, alla notizia dell'indagine condotta dalla Guardia di Finanza. "Naturalmente non entro nel merito della vicenda specifica - ha aggiunto Tordera - ma mi auguro che la persona interessata possa dimostrare tutta la propria estraneità. Da parte nostra, ovviamente, continueremo a mantenere alta la guardia, nei limiti dei poteri che ci sono assegnati dalla legge, e ovviamente a collaborare con organi di vigilanza e investigatori su eventuali comportamenti sospetti contrari al perseguimento dell’interesse pubblico".

Ultima modifica il Mercoledì, 16 Novembre 2016 09:04

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