"Da lunedì 20 novembre torneranno a funzionare i laboratori, le aule e gli uffici amministrativi dell’ I.I.S. 'Da Vinci-Colecchi'".
A comunicarlo è la dirigente scolastica Serenella Ottaviano. Si è concluso stamane l’intervento risolutore degli uomini del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco dell’Aquila che hanno messo in sicurezza la palazzina già inagibile dall'aprile 2009, ulteriormente danneggiata dal sisma del 30 ottobre scorso, con l'eliminazione di tamponature e altri elementi che potessero creare pericolo per la incolumità di tutta la comunità educante dell’istituto.
Come avevamo anticipato, infatti, il sopralluogo dei giorni scorsi ha escluso la necessità di abbattere l'edificio che metteva a rischio anche i locali agibili che ospitano laboratori, aule e uffici, con la conseguente ordinanza di sgombero firmata il 9 novembre scorso dal sindaco Massimo Cialente per la pubblica incolumità. Con la messa in sicurezza appena conclusa, non ci sarebbe più alcun rischio per studenti e personale dell'Istituto che, dunque, potranno tornare a fruire degli spazi da lunedì".
"Apprezzabile l’intervento del Comune dell’Aquila, nella persona del sindaco Massimo Cialente - ha riconosciuto la preside Ottaviano - la collaborazione sinergica con il presidente della Provincia Antonio De Crescentiis e l’azione efficace del Gruppo Tecnico di Sostegno che ha effettuato con celerità le operazioni di ripristino, ravvisando le oggettive difficoltà dell’utenza e la preoccupazione delle famiglie, e consentendo a tutte e tutti di veder garantiti i diritti allo studio e alla sicurezza".
Studenti e genitori [qui], però, avevano chiesto l'abbattimento, anche con manifestazioni di protesta eclatanti [qui e qui]. Dunque, l'appello della dirigente scolastica che, sebbene sia stata risolta la situazione contingente, ha inteso sottolineare la necessità di intervenire in maniera definitiva sul plesso. "Da oltre sette anni le studentesse e gli studenti della sede “da Vinci” (e non solo), sono costrette/i a frequentare le lezioni nei MUSP", ha ricordato. "E’ ora di superare inerzie che potrebbero rivelarsi colpevoli e agire, su tutte le scuole, in maniera organica e non sull’onda del disagio o dell’emergenza".