E' un parere dell'Avvocatura dello Stato a sbloccare le gare d'appalto per la ricostruzione del Duomo, di Santa Maria Paganica e di altre 20 chiese del cratere.
A seguito dell'approvazione della legge 125 del 2015, che andava a sanare il conflitto di competenza tra Stato e Curia su chi dovesse essere il soggetto attuatore per la ricostruzione dei beni ecclesiastici danneggiati dal sisma del 2009 affidando l'incarico agli uffici periferici del Mibact, è servito l'intervento dell'Avvocatura per risolvere le criticità legate all'applicazione del dettato normativo.
Si è tenuto un tavolo decisivo in Regione, lunedì scorso, con i rappresentanti della Curia e della Soprintendenza alla presenza del segretario regionale Stefano Gizzi, del vicepresidente della Giunta Regionale Giovanni Lolli, dell'assessore alla Ricostruzione del Comune dell'Aquila Pietro di Stefano e del sindaco Massimo Cialente; il tavolo ha preso atto del parere stabilendo le procedure d'acquisizione dei progetti e sbloccando, di fatto, le gare d'appalto.
A darne notizia è stato l'architetto Berardino Di Vincenzo, responsabile della programmazione dei lavori pubblici del segretariato regionale, sulle pagine de 'Il Messaggero'. Per quel che attiene agli edifici sacri già finanziati - ha chiarito Di Vincenzo - le gare saranno istruite nel 2017; entro gennaio, infatti, l'avvocatura definirà il parere, seguiranno, dunque, gli atti consequenziali di Mibact e Curia; nel frattempo, i progetti già redatti dovranno essere adeguati al nuovo Codice degli Appalti per essere poi verificati adeguatamente.