Venerdì, 23 Dicembre 2016 11:20

Strage di Berlino: il killer Anis Amri ucciso dalla polizia a Milano

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E' il killer di Berlino Anis Amri l'uomo morto la scorsa notte nel Milanese, durante un conflitto a fuoco con la polizia.

Amri, durante un normale controllo stradale in piazza I Maggio a Sesto S.Giovanni, intorno alle 3 di questa notte, ha estratto una pistola e sparato agli agenti di una volante che hanno risposto al fuoco uccidendolo. La conferma è arrivata anche dal ministro dell'Interno Marco Minniti. "L'attentatore della strage di Berlino - ha spiegato - ha cercato riparo in Italia, è arrivato a Sesto San Giovanni. Sceso da un treno che aveva preso in Francia è incappato in un controllo di polizia. Alle tre di notte due agenti gli hanno chiesto i documenti, lui ha tirato fuori una pistola e ha sparato. L'agente Cristian Movio è stato colpito e ora si trova in ospedale ma non è in pericolo di vita; Luca Scatà, il secondo poliziotto, è illeso. Sono stati loro a uccidere, reagendo pronti, Amis Amri".

Dagli accertamenti dalla Digos, coordinati dal capo dell'antiterrorismo milanese Alberto Nobili, Anis Amri, è arrivato in Italia dalla Francia, in particolare da Chambery, in Savoia, da dove ha raggiunto Torino. Dal capoluogo piemontese ha preso poi un treno per Milano dove è arrivato attorno al'una di notte. Infine dalla Stazione Centrale si è spostato a Sesto san Giovanni dove attorno alle 4 ha incrociato i due agenti della volante che poi, durante una sparatoria, lo hanno ucciso. "Consentitemi di esprimere la mia più totale soddisfazione per l'esito dell'operazione", ha aggiunto Minniti.

Amri è stato identificato dalle impronte digitali e dalla misura del volto. Che si tratti di lui lo dicono anche gli esperti dell'antiterrorismo della digos di Milano. Se avesse una rete alle spalle ancora non è chiaro: "Ci saranno anche a sviluppi futuri".

Il Governo Italiano ha già informato la cancelliera Angela Merkel. "La nostra attenzione resta massima ma sicurezza e coesione devono andare di pari passo", ha inteso sottolineare il premier Paolo Gentiloni. "Un Paese lacerato rischia di essere meno sicuro" ha aggiunto, ricordando Fabrizia Di Lorenzo. "Questo governo c'è, voglio ricordarlo a tutti i cittadini".

Ultima modifica il Venerdì, 23 Dicembre 2016 12:15

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