Sabato, 11 Febbraio 2017 10:11

Campotosto, 50 edifici da abbattere. Pietrucci scrive a Piano: "Ricostruire ex novo"

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Prosegue la conta dei danni, a Campotosto, dopo i forti eventi sismici dello scorso 18 gennaio.

Il paese e le sue tre frazioni – Mascioni, Poggio Cancelli e Ortolano – sono stati letteralmente messi in ginocchio dal sisma: dai primi sopralluoghi emerge che sono almeno 50 gli edifici da demolire nell’intero comprensorio. Un numero ancora provvisorio, che, tuttavia, aiuta a comprendere i contorni del dramma strutturale di quattro paesi "inagibili all’80%", come emerge dalle prime ordinanze di istituzione zona rossa emesse dal sindaco Luigi Cannavicci.

Nonostante le gravi difficoltà, la popolazione però non demorde. Già dal 18 gennaio – giorno del dramma – gli abitanti di Campotosto si sono rimboccati le maniche per salvare il salvabile, offrendo un aiuto fondamentale ai soccorritori intervenuti per tamponare l’emergenza. "Il 18 gennaio, il paese era alle prese con una situazione drammatica: uno sciame sismico in corso, cittadini impossibilitati ad abbandonare le proprie abitazioni a causa della neve e strade rese impraticabili dalla coltre nevosa", spiega il consigliere comunale Alberico Quintiliani. "Nessuno, però, si è perso d’animo; fondamentale, in particolare - aggiunge il consigliere, "è stato l’intervento del collaboratore della Provincia Massimo Calandrella, che è riuscito, con i propri mezzi, a creare un importante varco verso una delle due strade di ingresso al paese (quella che proviene da Aringo)".

Da sottolineare, "anche l’ottimo lavoro di coordinamento del vicesindaco Gaetana D’Alessio che, nonostante fosse bloccata in casa, è riuscita a tenersi costantemente in contatto, in questa prima drammatica fase di emergenza, con i diversi Enti coinvolti per organizzare le varie fasi dei soccorsi"; e così, "l’impegno di Pietro e Mattia Calandrella che, ingaggiati dal Comune per la rimozione della neve, non si sono fermati al compito loro affidato,  impegnandosi ben oltre i tempi di lavoro standard".

Un vero e proprio lavoro di squadra, dunque, quello andato in scena a Campotosto, che ha visto la popolazione in prima linea in supporto dei soccorritori: un aiuto fondamentale per gli alpini, i poliziotti, i vigili del fuoco e il personale dell’Esercito Italiano giunti sul posto per soccorrere i cittadini intrappolati nelle case e per portare viveri ai residenti, grazie anche alla presenza, già dal 18 gennaio, dello stesso consigliere Quintiliani e del consigliere Ercole Di Girolami.

Il paese, a causa dell’emergenza sisma, ha dovuto rinunciare anche ad uno dei suoi luoghi simbolo: la piazza principale. Il Primo cittadino ha infatti stabilito, tramite un’ordinanza, lo "sgombero totale della piazza della Chiesa", al fine di fare spazio ai mezzi dell'emergenza e alle attività commerciali, al momento prive di mura agibili. Una volta superati i periodi della stretta emergenza, le attività commerciali "saranno temporaneamente sistemate nell’area 'ex Comune/Asilo', dove sono già in corso i lavori di demolizione della struttura", conclude Quintiliani. C’è tanta tristezza per la perdita di abitazioni e luoghi-simbolo, ma la popolazione di Campotosto, sguardo rivolto al futuro e mani pronte ad aiutare, non ha nessuna intenzione di perdere anche la speranza di rinascita.

Intanto, Pierpaolo Pietrucci 'tira dritto' sull'idea di rendere il borgo dell'Alta Valle dell'Aterno "un centro montano attrazione per tutto il simbolo, simbolo della rinascita e della dimostrazione che in questi territori si può vivere".

L'aveva proposto qualche giorno fa, ad un tavolo con il commissario Vasco Errani: ricostruiamo Campotosto (L’Aquila) ex novo, con tecniche innovative antisismiche e con case in legno, pietra e cotto, sotto la regia di Renzo Piano, per un progetto pilota collegato a quelli già pronti sulla pista ciclabile e sulla illuminazione intorno all’omonimo lago; d'altra parte, “solo con queste iniziative si può ripartire ed evitare lo spopolamento che già c’era prima dei terremoti. Tra l’altro, i costi per abbattere e ricostruire sarebbero inferiori rispetto ad interventi di ristrutturazione".

Dunque, ha preso carta e penna e scritto una missiva a Renzo Piano, inviandola allo stesso Errani, al premier Paolo Gentiloni, al governatore Luciano D'Alfonso, al vice Giovanni Lolli, alla senatrice Stefania Pezzopane, al presidente della Provincia Antonio De Crescentiis e, per conoscenza, ai sindaci di L'Aquila, Campotosto, Capignano.

"Da questo progetto trarrebbe giovamento tutto il territorio dell’Alta Valle dell’Aterno - ha sottolineato Pietrucci - la vicina Amatrice e la stessa L’Aquila che ha la vocazione di città territorio".

 

Di seguito, il testo della lettera:

Preg.mi,

 

chiedo con urgenza la Vostra concreta collaborazione per verificare le condizioni di fattibilità della mia proposta progettuale da attuare nel Comune di Campotosto di ricostruzione ex-novo del Paese e delle sue frazioni con tecniche innovative antisismiche, secondo un progetto pilota da elaborare congiuntamente con le migliori professionalità in ambito di progettazione tecnica ed architettonica, impiegando la competenza di giovani talenti locali in sinergia con un grande esponente del settore quale Renzo Piano, ed in armonia con le esigenze che gli abitanti locali esprimeranno in un percorso di partecipazione condivisa.

Riconosco in Renzo Piano uno straordinario ed il migliore interlocutore sull’argomento perché nel suo approccio operativo nei confronti del terremoto ha l’intelligenza di pensare ad un progetto generazionale di ampio respiro, che fa appello al nostro senso di responsabilità per investire la giusta energia nella messa in sicurezza delle  case per rendere meno fragile il patrimonio che abbiamo il dovere di custodire, dal momento che possediamo le conoscenze e le tecniche d’avanguardia per prevenire un danno altamente probabile in una zona sismica come la nostra.

Nel territorio in oggetto abbiamo già da tempo avviato un’opera di conservazione, tutela e valorizzazione del comparto, con un intenso lavoro che ha portato alla sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa da me promosso condiviso da Regione, Comuni ed Enti interessati.

In questo momento di massima emergenza legata al manifestarsi dello sciame sismico si impone la necessità di intervenire fattivamente giocando d’anticipo, attraverso un’iniziativa importante ed incisiva che, rendendo sicure le costruzioni della zona di Campotosto e delle sue frazioni, possa evitarne lo spopolamento e contestualmente consentirne la rinascita come polo di attrazione turistica montana e modello di urbanizzazione sicura e architettonicamente gradevole. Infatti l’importanza della mia idea progettuale sta nel fatto che oltre al beneficio del rilancio turistico di un territorio di bellezza incommensurabile, unico al mondo, con un bacino lacustre che è il secondo invaso artificiale più grande in Europa inserito nello scenario del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga nel crocevia di quattro regioni, Campotosto ed il suo comparto dovrà in prospettiva rappresentare speranza per le nostre genti ed essere simbolo di rinascita, resistenza e resilienza della popolazione locale in questa ”Guerra Appenninica all’Appennino”.

Vorrei inoltre condividere con Voi  la valutazione di come un intervento di prevenzione radicale del rischio sismico attraverso l’abbattimento e la ricostruzione integrale degli edifici che insistono nell’area interessata sia economicamente conveniente rispetto alla mera ristrutturazione degli stessi.

Non da ultimo ritengo rilevante il fatto che tale iniziativa sia espressione  a livello politico ed amministrativo della ferma volontà di sostenere il territorio e la sua popolazione attraverso un significativo intervento di tutela ed investimento, specie in questo delicato contesto emergenziale, per evitare lo spopolamento delle aree interne dell’Appennino, così come esplicitato anche dal Presidente Mattarella che nel discorso di fine anno ci ha esortato a non perdere la speranza augurando la sollecita ricostruzione dei nostri paesi così belli e carichi di storia.

Certo della Vostra sensibilità, auspico un tempestivo riscontro alla mia proposta, e Vi auguro Buon Lavoro

 

Ultima modifica il Sabato, 11 Febbraio 2017 17:22

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