Giovedì, 09 Marzo 2017 10:20

Fondi post-sisma, truffa ai danni dello Stato: sequestro di 400mila euro a società aquilana

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I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza hanno appena eseguito un decreto di sequestro di beni immobili e disponibilità finanziarie per un valore di circa 400.000 euro emesso dalla locale Autorità giudiziaria nei confronti di Ettore e Tito Spaziani, responsabili della società aquilana Spaziani Valentino & C, operante nel settore della commercializzazione di autovetture nuove e usate, percettrice di ingenti finanziamenti nazionali e comunitari stanziati a favore delle imprese danneggiate dagli eventi sismici del 2009.

La misura cautelare appena eseguita giunge al termine di complesse investigazioni di polizia economico-finanziaria autonomamente avviate dai finanzieri del capoluogo abruzzese e successivamente sfociate in articolate indagini di Polizia Giudiziaria, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, volte a far luce sulle procedure diconcessione dei contributi riconosciuti alla detta impresa dalla Regione Abruzzo (a valere sul bando POR-FESR Abruzzo 2007-2013 destinato agli interventi di riattivazione dell’attività produttiva delle imprese) e dal Comune di L’Aquila (a valere sull’OPCM 3789 del 2009) a titolo di indennizzo per le conseguenze economiche sfavorevoli all’attività produttiva causate dagli eventi sismici, la ricostruzione dei beni mobili registrati, delle materie prime e dei prodotti finiti distrutti o danneggiati a seguito del terremoto.

I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria hanno proceduto ad accertare la sussistenza delle condizioni legittimanti l’ottenimento del detto contributo a favore dellasocietà percettrice; tali accertamenti hanno fatto emergere numerosi e gravi illeciti consistenti in artifici e raggiri commessi dagli indagati che, avvalendosi anche di perizie false, hanno istruito le domande di indennizzo dichiarando fatti non rispondenti al vero. 

Ciò ha consentito agli indagati di percepire indebitamente provvidenze pubbliche per un importo complessivo pari ad € 400.000 circa. Più in particolare, le indagini sviluppate dai finanzieri hanno permesso di appurare che uno degli immobili asseritamente destinati all’attività d’impresa, gravemente sinistrato a seguito del terremoto, non rientrava, in realtà, nel complesso aziendale della società, in quanto concesso in locazione a terzi; inoltre, gli indagati hanno violato il divieto di cumulo previsto dal Bando POR-FESR Abruzzo 2007-2013, avendo richiesto - e ottenuto - un ulteriore contributo (ex O.P.C.M. 3790/2009) dal Comune dell’Aquila per la riparazione dell’immobile utilizzato per l’attività d’impresa danneggiato dal sisma che era stato già indennizzato dalla Regione Abruzzo, omettendo di comunicare tale circostanza all’Ente Comunale. A tale Ente veniva inoltre comunicato un periodo di sospensione dell’attività d’impresa causato degli eventi sismici non corrispondente al vero. 

Tali irregolarità, integrando gli estremi del reato di cui all’art. 640 bis c.p. (truffa ai danni dello Stato), hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati degli amministratori della società nonché al sequestro, nei loro confronti, della somma pari alla truffa perpetrata, pari, come dinanzi detto, a 400.000 euro circa.

Ultima modifica il Giovedì, 09 Marzo 2017 13:18

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