E' stato presentato stamane il Piano triennale delle Opere pubbliche 2017-2019 che, domattina, arriva alla discussione del Consiglio comunale; il sindaco Massimo Cialente, l'assessore alla Ricostruzione pubblica Maurizio Capri e la dirigente del settore Enrica De Paulis hanno colto l'occasione per fare un punto sullo stato d'attuazione dei lavori pubblici.
"La ricostruzione pubblica va a rilento", ha riconosciuto Capri; "ci sono dei ritardi evidenti che meritano, però, chiarimenti specifici". Dal 2013 ad oggi - ha spiegato l'assessore - "da quando sono arrivati i fondi, insomma, l'ufficio Opere pubbliche ha impostato una mole enorme di lavoro. Con le difficoltà già denunciate: l'insufficienza dell'organico in dote agli uffici e, soprattutto, i lacci e lacciuoli imposti da una burocrazia soffocante". Piuttosto che snellire le procedure, "il nuovo Codice per gli appalti ha ritardato ulteriormente l'applicazione delle norme e, in più, ci ha costretto a ricominciare daccapo i procedimenti già avviati e che avevamo quasi portato a termine. Si è trattato di una vera e propria mannaia", l'affondo di Capri. Per non parlare delle difficoltà riscontrate con gli altri Enti sovracomunali, "per controlli e pareri", col Genio civile che "sta ritardando financo la ricostruzione privata".
Stante le difficoltà, il Piano triennale prevede interventi per 280 milioni complessivi, così ripartiti: per il 65% si tratta di nuove opere, per il 30% di riparazioni e per il 5% di manutenzioni, "su cui abbiamo investito oltre 1 milione e mezzo per il 2017".
"In tre anni - ha aggiunto l'architetta De Paulis - abbiamo concluso opere per 100 milioni, messo in cantiere lavori per 120 milioni, 12 milioni d'interventi sono in fase di gara d'appalto e, nel 2017, contiamo di mettere a gara altri 56 milioni. Insomma, abbiamo trattato opere per 300 milioni. Inoltre, sono stati anni di intensa progettazione e, tra il 2018 e il 2019, avvieremo appalti importanti: d'altra parte, in Italia il ciclo di vita di un procedimento si attesta tra i 5 e i 10 anni".
E il Comune dell'Aquila, sebbene affronti la ricostruzione - ha inteso sottolineare la dirigente comunale - "non ha mai avuto la possibilità di procedere in deroga, ha sempre lavorato in regime ordinario; basti pensare che il Comune di Roma ha un piano triennale da 167 milioni, con 120 persone dedicate e che lavorano per una società in house. Il mio settore, invece, ha una decina di Rup per un piano da 230 milioni".
De Paulis ha tenuto a chiarire che sono in corso due gare d'appalto per la ricostruzione di altrettante scuole comunali: "per la Mariele Ventre di Pettino, settimana prossima dovremmo aprire le buste; anche la scuola di Arischia è a gara. E per la scuola di Paganica, siamo a buon punto". Inoltre, settimana prossima potremmo inaugurare il campo sportivo di Arischia e, oggi, prenderemo possesso del terreno su cui realizzare l'impianto di Paganica; a breve apriremo anche il Centro polivalente Caritas, ancora a Paganica, e abbiamo impegnato 2 milioni di euro per il ripristino delle strade a seguito dei lavori di ricostruzione privata. Inoltre, sono in corso di svolgimento quattro gare per la manutenzione straordinaria del Progetto Case ed è già redatto il progetto per l'intervento di finitura del Pala Japan per 6 milioni di euro".
Una elencazione di opere che, tuttavia, non cancella i ritardi, evidenti. "Dobbiamo chiedere scusa agli aquilani", le parole del sindaco uscente Massimo Cialente; "per questo, ho avviato una battaglia nazionale - facendo nomi e cognomi - sull'allucinante situazione dei lavori pubblici: non è possibile andare avanti così. Alla complessità burocratica delle procedure, aggravate dal nuovo Codice degli Appalti, si aggiungono, infatti, i ricorsi al Tar che vengono istruiti sempre e comunque. Oramai, le imprese hanno più avvocati riservisti a busta paga che operai. Purtroppo, non vedo consapevolezza sulla reale entià del problema".
Stato di attuazione del programma di ricostruzione
Il settore Ricostruzione pubblica ha gestito direttamente, dal 2012 ad oggi, interventi di riparazione, ricostruzione e manutenzione di beni pubblici per circa 300 milioni di euro, e ha seguito indirettamente interventi gestiti da altre Stazioni appaltati, quali Mibact e Provveditorato alle Opere pubbliche, Eni Servizi, JICS e altri, per interventi di importi complessivi di circa 160 milioni di euro, per un totale di circa 460 milioni di euro. Sono ricomprese anche opere pubbliche attualmente gestite da altri settori, come i Beni monumentali, gli impianti, le piste ciclabili e opere di riqualificazione urbana.
Come detto, all'analisi dello stato attuale di attuazione degli interventi, dal 2013 ad oggi, emerge che quasi 300 milioni di investimenti riguarda interventi conclusi, in corso o i gara d'appalto, attualmente ed entro il 2017, ed in particolare: sono stati conclusi 80 interventi per un totale di 100milioni di euro; sono in corso d'esecuzione 30 interventi per un totale di 120milioni; sono in gara d'appalto 10 interventi per un totale di 12milioni di euro; possono essere inviati a gara entro il 2017 ulteriori 30 interventi per 56 milioni di euro.
Appaiono più in sofferenza, invece, le opere maggiormente rilevanti, la cui attività di progettazione si presenta maggiormente complessa e ad una scala che l'ufficio tecnico al suo interno fatica a gestire.
Opere pubbliche concluse, in corso e in gara d'appalto
Gli importi più significativi riguardano gli interventi su immobili destinati a servizi, per lo più costituiti da edifici vincolati di valore monumentale (143 milioni, concluse opere per 63 milioni, sono in corso lavori per 71 milioni e altri 8 milioni e mezzo verranno appaltati entro il 2017); seguono gli interventi relativi alle scuole (41 milioni e mezzo, concluse opere per 3 milioni e 783mila euro, sono in corso lavori per quasi 17milioni, altri 9 sono in gara d'appalto e opere per 11milioni e 770mila dovrebbero essere appaltati entro il 2017) e le opere sulla viabilità.
Lavori conclusi
Tra i lavori conclusi da Enti terzi spiccano, per rilevanza, quelli relativi alla riparazione del Tribunale, dell'ex Onpi, dell'ex Mattatoio che ospita il Munda, del Teatro San Filippo; tra le opere concluse gestite dal Comune, invece, viene evidenziato il completamento dello Stadio d'Acquasanta, la sistemazione di viale Corrado IV (primo e secondo lotto), l'ammodernamento della funivia del Gran Sasso, la nuova pista d'atletica e il campo da rugby a Piazza d'Armi, la riparazione della Camera mortuaria e del nuovo loculario nel cimitero del capoluogo, il nuovo asilo nido di Tempera, la strada di collegamento di via Cappuccini a Gignano, così come le opere di messa in sicurezza delle pareti rocciose delle strade Aragno-San Giacomo, via Fontesecco e via Fontegrossa.
Lavori in corso
Spiccano gli interventi di riparazione, restauro e consolidamento relativi a Basilica di Collemaggio, palazzo Margherita, Teatro Comunale, Cinema Massimo, Mura civiche, Palazzo ex Littorio, scuola De Amicis e l'ex convento di Santa Caterina. Tra le nuove opere in corso di realizzazione, invece, da evidenziare i lavori di costruzione del Palazzetto dello sport a Centi Colella, il terzo lotto di viale Corrado IV, il palazzetto di viale Ovidio.
Lavori in gara d'appalto entro il 2017
Tra i lavori che potrebbero andare a gara entro l'anno, la demolizione e ricostruzione dell'edificio residenziale di via Di Vincenzo, e ancora la demolizione e ricostruzione della scuola media Mazzini, la ricostruzione dell'Erp in via Milonia e la riparazione del Liceo Scientifico. Tra le nuove opere, spicca la ricostruzione della scuola media di Paganica, il completamento del palazzetto dello sport a Centi Colella, la realizzazione della strada di fondovalle Gignano-Sant'Elia, il Parco della Memoria in piazzale Paoli. Di non meno rilievo il recupero del Teatro Tenda di Paganica, il restauro di San Giuseppe dei Minimi, l'ampliamento della palestra di basket a piazza d'Armi, la sistemazione del parco di Murata Gigotti ed il nuovo campo di calcio di Paganica.
Il programma triennale delle Opere pubbliche
Il programma triennale 2017-2019 prevede investimenti per circa 230 milioni, come detto per il 65% relativo a nuove opere.
Il 30% delle opere programmate riguarda edifici a servizi e beni monumentali, il 20% opere di riqualificazione urbana, il 14% la ricostruzione delle scuole, il 12% per l'Erp ed il 10% la viabilità. Il resto - in percentuali minori - sono stanziati per interventi su cimiteri, impianti sportivi, verde ed impianti.
Tra gli interventi programmati spiccano 23 interventi per i quali si dispone già di un progetto esecutivo e che, come detto, potranno andare in appalto nel 2017. Per 8 interventi i progetti esecutivi sono in corso e per 21 interventi ci sono i progetti definitivi e si presume, dunque, possano andare in appalto nel 2018.