La Cgil e la Fp-Cgil della provincia dell’Aquila si erano già espresse, in passato, sulle scelte da compiere circa la localizzazione e il reinsediamento degli uffici pubblici nel centro storico del capoluogo, così da incentivare non soltanto il ritorno dei residenti ma anche quello delle attività direzionali, commerciali e terziarie. Restando sul tema, hanno inteso sottolineare la vicenda, "sconcertante e paradossale", legata alle sede del Distretto Provinciale dell’Arta Abruzzo, in viale Nizza, che a seguito del sisma del 2009 ha subito danni con il conseguente trasferimento temporaneo presso la struttura (ex stabilimento Ravit) di proprietà della società Ploven.Re con la corresponsione di un canone di locazione di 83.000 euro annui.
"Va chiarito che in favore dell’Arta Abruzzo è stata liquidata dall’assicurazione una somma di circa 1.300.000 euro a titolo di risarcimento del danno subito dal sisma", hanno spiegato Umberto Trasatti, segretario provinciale Cgil, e Francesco Marrelli, segretario provinciale Fp Cgil; "inoltre, con delibera Cipe del 10 agosto 2016, è stato approvato il Piano Stralcio con l’attribuzione alla stessa Arta di un finanziamento pari a 3.721.000 euro, finalizzato al ripristino dell’immobile in viale Nizza".
I sindacalisti hanno evidenziato che nella riunione di insediamento del nuovo direttore generale, datata 21 febbraio 2017, "lo stesso aveva ribadito tra le priorità di mandato la ristrutturazione dell’immobile di viale Nizza, una posizione che come organizzazione sindacale abbiamo apprezzato e condiviso. Una priorità però che rischia di venire meno a seguito degli incomprensibili ritardi finora riscontrati". Non solo: "l’attuale sede provvisoria non corrisponde alle reali esigenze dell’Agenzia (criticità relative ai servizi, alle barriere architettoniche e all’ubicazione) con disagi per l’attività lavorativa del personale".
Trasatti e Marrelli denunciano che con delibera del 26 aprile 2017 "è stato approvato un contratto tra la Asl di Pescara e l’Arta Abruzzo, per la concessione in uso di un immobile a Pescara, con durata di 20 anni prorogabili e con una previsione di spesa pari a 600.000 euro per il risanamento e la ristrutturazione edilizia dell’immobile".
Per questo, la Cgil ha chiesto agli enti preposti la convocazione di un incontro urgente finalizzato alla soluzione del problema con il ripristino della sede nel centro storico della città, e in particolare in viale Nizza. "Tale trasferimento dovrà avvenire in tempi certi dato l’esborso di denaro pubblico per pagare il canone di affitto, nonostante la disponibilità dei fondi Cipe e della copertura assicurativa, somme utili alla ricostruzione dell’immobile danneggiato. È evidente che eventuali ulteriori ritardi potrebbero comportare, oltre che un danno erariale, un grave danno per la collettività, il territorio e i lavoratori, anche con il rischio che alla sede aquilana vengano sottratte funzioni in favore di altre sedi nella Regione Abruzzo".
L'Aquila chiama: "Non è più tempo di chiacchiere: i soldi ci sono, il centro deve tornare a vivere con uffici e scuole"
"Che per tornare a vivere il centro storico sia necessario anche riportarci gli uffici pubblici lo diciamo da tempo; ripristinando e regolando la viabilità, che è attualmente ostaggio della più totale anarchia, e garantendo la possibilità di raggiungere il centro con la mobilità pubblica".
Si legge in una nota della coalizione civico-sociale 'L'Aquila chiama', che esprime la candidatura a sindaco di Carla Cimoroni. "Sarebbe stato doveroso cominciare dalla sede unica del Comune, per cui sono fermi da oltre tre anni nelle casse del comune 32 milioni di euro, e che invece l'attuale amministrazione vorrebbe costruire ex novo all'autoparco in zona stazione. Che fine farebbero gli immobili di proprietà pubblica in centro storico, poi, non lo dice nessuno. Nemmeno il cantiere del Palazzo di città è stato ancora avviato: una precisa responsabilità di questa amministrazione che ha fallito totalmente la ricostruzione pubblica. Per noi questa sarà la priorità".
Non ci sono però solo gli uffici del Comune in centro storico. "Anche altri Enti a cui è già stato riconosciuto il necessario contributo economico dovrebbero affrettarsi a ripristinare le loro sedi, anche perché nel frattempo corrispondono a privati affitti a fondo perduto". E' il caso dell'ARTA, l'Agenzia regionale per l'ambiente, per cui in questi giorni la CGIL lamenta ritardi nelle procedure legate alla ricostruzione nonostante i fondi siano ormai stanziati e lo stesso Direttore generale, da poco insediato, abbia indicato come prioritario per il suo mandato il re-insediamento nella vecchia sede di Viale Nizza. "E' noto che i ritardi di questi anni, anche solo nel richiedere i fondi, sono dovuti a un rimpallo tra ARTA (ex Direzione) e Amministrazione Cialente che ha continuato a fare melina rispetto alla ricollocazione negli uffici originari, prospettando in alternativa quelli dell'ex Parco scientifico in zona San Sisto e dell'ex Accademia dell'immagine presso il parco del complesso di Collemaggio", sottolinea 'L'Aquila chiama'.
"La stessa sede dell'ARTA in viale Nizza, sarebbe potuta diventare, a seconda dei giorni e degli umori, un edificio a servizio dell'università, una sede per istituzioni culturali o addirittura una piazza verde. Tutte chiacchiere, comunque: in questi anni non un atto, un accordo di programma, un indirizzo definito, a dimostrazione della mancanza di una visione complessiva e dell'incapacità di stimolare e raggiungere una qualsiasi intesa tra le parti in gioco nell'interesse collettivo. Solo pompose riunioni in cui i lavoratori, tra l'altro, non sono mai stati coinvolti. Non è più tempo di chiacchiere, i soldi ci sono. E il centro deve tornare a vivere con uffici e scuole al più presto".
M5S: "Mancanza di capacità di programmazione degli interventi nella ricostruzione pubblica"
"La mancanza di una capacità di programmazione degli interventi nella ricostruzione pubblica da parte dell’amministrazione comunale uscente diviene di giorno in giorno sempre più evidente, assumendo aspetti anche grotteschi".
Si legge in una nota del M5S L’Aquila che sostiene la candidatura a sindaco di Fabrizio Righetti. "Gli intenti, peraltro solo a parole, di rilanciare il centro storico riportandovi anche gli edifici pubblici, stride con la realtà: riteniamo urgenti e non più prorogabili – hanno sottolineato i pentastellati - i chiarimenti da parte del Comune di L’Aquila circa la volontà o meno di rilevare la sede attualmente inagibile sita in Via Nizza e classificata "E" di proprietà dell’ARTA Abruzzo per concedere, in permuta, altro immobile in area diversa. Nel tempo si è letto più volte di incontri tra i vertici comunali e regionali per risolvere tale situazione, ma nessuna decisione è stata fino ad adesso assunta dall'amministrazione comunale".
A preoccupare M5S sono le dichiarazioni dei sindacalisti della Cgil e la Fp-Cgil della provincia dell’Aquila, che segnalano la presenza di finanziamenti già nelle cassa dell’Agenzia pari a circa 1.300.000 euro conseguenti al premio assicurativo per il risarcimento dei danni causati dal sisma nonché un ulteriore finanziamento di importo pari a 3.721.000 euro recentemente approvato con delibera CIPE del 10 agosto 2016 che presto sarà disponibile nelle casse dell'Ente.
"Non vorremmo che a causa delle incertezze e ritardi dell’amministrazione comunale nel prendere decisioni in merito all'acquisizione o meno della sede in oggetto, l’Agenzia non possa dare inizio alla progettazione dei lavori di riparazione dell’immobile il tutto in beffa dei contribuenti, in quanto l'edificio dell’ARTA attualmente preso in affitto ha un costo di circa 83.000 euro annui. Appena eletti provvederemo ad effettuare una immediata ricognizione di tutti gli edifici di proprietà comunale e delle altre pubbliche amministrazioni presenti nel centro storico al fine di verificare lo stato dei finanziamenti e di avanzamento delle progettazioni se iniziate con lo scopo di garantire un pronto rientro nelle sedi di origine e garantire la rivitalizzazione del centro".